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La regione Lombardia scrive a MOW: Mahmood sarà premiato

Un paio di settimane fa avevo scritto su MOW che a Mahmood non sarebbe andato il premio Rosa Camuna della Regione Lombardia: “Troppo giovane”. Contrordine: mi ha chiamato Pierfrancesco Gallizzi, ufficio stampa in Regione, per dirmi che avevano cambiato idea e il Presidente della Regione Attilio Fontana, visto che è nelle sue facoltà, ha deciso di premiare Mahmood. Non credo che sia merito di Novella 2000, ma la cosa mi rende felice. Ed ecco lo stralcio della lettera che mi ha scritto Gallizzi: “L’artista Alessandro Mahmoud, in arte Mahmood, riceverà il Premio Rosa Camuna, la più alta onorificenza della Regione Lombardia”. Lo ha deciso il presidente Attilio Fontana che, nell’ambito delle proprie competenze, ha ritenuto il giovane milanese meritevole del riconoscimento. Questo il testo della motivazione che portato alla scelta di attribuire a Mahmood il prestigioso premio: “I suoi album hanno registrato milioni di copie vendute e innumerevoli riconoscimenti artistici. Non fa mancare il suo sostegno per progetti a favore di chi è in difficoltà”. Che dire? Sono felice, un premio meritatissimo.

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Caro Giovanni Angiolini, lavorare è meglio che fare solo il bellone in tv

Ha un master di secondo livello in Aesthetic & Antiaging Medicine, è un medico specializzato in medicina estetica e antietà, lavora tra Londra, Milano, Torino, Roma e la Sardegna, la sua terra. Parlo di Giovanni Angiolini, ex bellone del Grande Fratello, ex fidanzato, giusto per un’estate (ma che estate!) di Michelle Hunziker. Oggi ha gettato la spugna: basta essere un personaggio tv (ma non un bellone). Come medico chirurgo Giovanni Angiolini, ha scritto un libro dal titolo Il mio metodo wellness, “per indirizzare gli adulti e i giovani verso il percorso di benessere più adatto a loro”. Nonostante sia un chirurgo in medicina estetica, Angiolini spiega che chi soffre di dismorfofobia (chi non si accetta e vede il difetto anche quando non c’è) può risolvere i suoi disagi in modo naturale. Angiolini scrive sui fondamentali “4 pilastri del benessere” che aiutano a mantenere un corpo sano. Non è che illustri tante novità, parla di stile di vita, alimentazione, attività fisica. Non è certo una rivoluzione, però mi fa piacere che uno come lui (di famiglia benestante, bello a più non posso), abbia lasciato lo spettacolo per il lavoro. Avrebbe potuto continuare, ma mancando il sacro fuoco, meglio rientrare in una vita “più normale”. Direi che il 90% di chi ci prova dovrebbe pensare a un lavoro “vero”, Si fa più fatica, vero, ma prima o poi si è anche costretti a scendere dalla giostra. Bravo dottore.

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Amadeus & Giovanna. Ama? Quasi molestato dalle aspiranti showgirl

“Mi ricordo una volta in macchina. Uno fece un apprezzamento a Giovanna – Civitillo, sua moglie – e io ho fatto una cosa veramente terribile da Starsky & Hutch: ho accelerato, sgommato e gli ho tagliato la strada. Sono sceso dalla macchina come a dire “Adesso ti gonfio”. Giovanna urlava “No no no!”. È quello che Amadeus ha raccontato a Diletta Leotta nel podcast Mamma dilettante. “Siamo sempre stati gelosi”, ha confermato la moglie di Ama, Giovanna Civitillo, “Io però sono una gelosa razionale, lui è completamente irrazionale. Nessuno mi poteva neanche salutare, adesso è migliorato tantissimo”. Comunque la sparata di Amadeus è finita a tarallucci e vino come spiega lui: “A un certo punto, questo è sceso che non aveva capito e mi fa “oh, Ama, ciao!” e mi ha disarmato. Cioè, a quel punto con questo sorriso è stato carinissimo e io gli ho detto “Ciao” e lui “Facciamo una foto”. Esilarante. Quello che fa meno ridere è invece che la povera Giovanna debba per forza essere razionale, perché Amadeus non è solo corteggiato, ma ci sono vere e proprie “ragazze che anelano allo spettacolo”, che si butterebbero su di lui come api sul miele arrivando quasi alle molestie e allo stalking. La cosa più divertente? È che Amadeus nemmeno si accorge di loro preso com’è da lavoro e famiglia. Alla domanda specifica risponde: “Ma figurati, sei tu che pensi sempre male”. Beata ingenuità.

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Lapo e Joana a 150 gradi sotto zero per tre minuti, i più lunghi della loro vita

Lapo Elkann e la moglie Joana Lemos ci si sono buttati. La spiegazione sul sito è invogliante: “Ridurre l’infiammazione per la longevità. La crioterapia è conosciuta come il modo più veloce per ridurre l’infiammazione poiché restringe i vasi sanguigni e diminuisce la circolazione nelle aree infiammate... È il ristoro di cui la tua salute mentale e fisica potrebbe aver bisogno: la vera crioterapia per tutto il corpo, senza azoto”. Fino a qui è molto invogliante, ma ecco la doccia fredda, anzi congelata: “Questa terapia avanzata del freddo raggiunge temperature fino a -150 gradi Fahrenheit in soli tre minuti”. Oltre -100 °C. Citando Albanese: cose da pazzi. Ci si deve rimanere per due o tre minuti, ma credo che per Lapo e Joana siano stati i più lunghi della loro vita.

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Matteo Salvini per Francesca più dell’amore poté la voglia di fumare

Sarà populista e concreto, ma a una cena in un hotel a cinque stelle come l’Hotel Principe di Savoia con il “tout Milan” non si dice di no. E così Matteo Salvini è stato applaudito da trecento ospiti dell’alta borghesia, della nobiltà, della politica e dell’imprenditoria che son corsi a comprare il libro del ministro delle Infrastrutture nell’evento organizzato da Daniela Iavarone, presidente dell’Associazione Amici della Lirica e regina degli eventi. E anche se non era una serata granché sovranista: al posto del vino nostrano 'è stato offerto champagne', mi scrivono. La presentazione del libro di Salvini, Controvento-L’Italia che non si arrende, ha visto in prima fila la sua fidanzata Francesca Verdini. Ma al momento di iniziare a parlare la sua poltrona vuota è stata notata più della mise di Salvini (un beige che scappa poco adatto a una serata). Dove era Francesca? “Era semplicemente uscita in giardino a fumare, non ne poteva più. Più dell’amore per Matteo, poté la voglia di fumare”.

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Nancy Dell’Olio presidente Emiliano ti stimo e ti denuncio… forse

Leggo sul web: “Vuole giustizia in tribunale Nancy Dell’Olio che per il suo negato incarico di ambasciatrice della Puglia nel mondo intende ora fare causa alla Regione. Difende Emiliano che le aveva dato l’incarico, ma attacca i suoi collaboratori”. La signora oggi ha sessant'anni e passa, ma rimane bella come quando stava con Sven Goran Eriksson: “Anche se non gli ho perdonato alcune scappatelle pubbliche e ora soffro perché so che è malato terminale”. E rivela che con Sven “faceva all’amore anche tre volte al giorno”. Nancy Dell’Olio, avvocata d’affari, ne ha parlato a Monica Setta a Storie di donne al bivio, dove ha annunciato (forse) una vera guerra alla Regione Puglia. “Lascio il mio incarico di ambasciatore della Puglia nel mondo e forse farò causa alla Regione... Fu Michele Emiliano a volermi e la mia, secondo molti osservatori, fu una delle sue scelte più azzeccate... Se fosse solo lui a decidere, senza influenze esterne, non sbaglierebbe un colpo essendo molto bravo”. Tradotto: i sui collaboratori non son bravi.

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Alessandro Cecchi Paone con mio marito vergini e martiri è astinenza da campagna elettorale

Alessandro Cecchi Paone ha confessato a La Zanzara, da Giuseppe Cruciani, che quando va a letto con il marito Simone Antolini questi si gira da una parte e lui dall’altra. Già finita? “No, è che lui fa campagna elettorale per Forza Italia e io per Emma Bonino, sempre per le Europee”. E quindi? domando io: “Per ora è una relazione vergine e martire, ma dopo l’8 giugno si riprende. In pratica la nostra è un’astinenza da campagna elettorale. Fatte le Europee si ritorna a fare all’amore a pieno ritmo come prima”.

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Francesco Moser, il suo Ignazio preferisce la Toscana alla sua tenuta di famiglia

Cecilia Rodriguez era a Marbella per l’addio al nubilato con dieci amiche (anche la madre Veronica e la sorella Belen); Ignazio Moser, il fidanzato, è rimasto a Milano, sconsolato con gli amici, al ristorante Novecento. Ha fatto sapere che si sposerà in Toscana, festa a Carmignano, il 30 giugno. In una villa medicea, ‘La Ferdinanda’, affacciata sui colli e sui vigneti del Montalbano. Nulla da dire sulla location del 1596: splendida. “I futuri sposini sono rimasti estasiati dalla location intrisa di storia e di cultura e con un panorama mozzafiato”, ci fanno sapere. Certo è che chi ha il pane non ha i denti: il papà di Ignazio nel 1987, parlo del mito Francesco Moser, terminata la sua straordinaria carriera ciclistica, ha acquistato un maso vicino a Trento e ha creato la tenuta di Maso Villa Warth. È un antico podere vescovile che si estende su una superficie di 25 ettari, di cui 10 vitati, sulle colline che sovrastano la città di Trento, dove produce Moscato, Chardonnay e Lagrein. Perché non sposarsi lì? Come direbbe il mio collega Alberto Dandolo: ah saperlo.