Nel video del “pezzo di m*rda” in questione, Big Gosha prende per esempio un peperone - allegramente definito come “stamm*rda” - che inizia a tritare, tra un rutto libero e l'altro, mentre trangugia una bibita in lattina e si lancia in un ballo di Tecktonik casalingo, che ci riporta dritti dritti alla moda, e soprattutto al disagio del 2010 e dei truzzi. Gli ingredienti del panino da “pezzo di m*rda”, vengono chiamati “cose da tossici” da lanciare in una ciotola, mentre la carne - anzi “il filetto” - é rigorosamente già tagliato perché “sono pigro” e quindi lo si compra così. Segue anche un peculiare consiglio per la preparazione proprio il filetto, con indicazioni su come tagliarlo: “Andate un po' laterali che almeno vi tagliate le dita in caso, io lo faccio a caso perché sono un pezzo di m*rda”. Espressione dopo cui il nostro Big Gosha decide di mettersi a ringhiare e abbaiare in modo canino. (Chissà se anche questo rientra nei passaggi necessari per eseguire correttamente la ricetta).

Ovviamente, però, non finisce qui, perché le video ricette di Big Gosha sono in realtà tantissime, tra cui ci colpisce in particolare un altro video, in cui il nostro “chef” annuncia: “Oggi qualcuno beve e cucina, e quel qualcuno potrei essere io”, per poi procedere subito dopo a bere un bel bicchierone di liquido trasparente, che sembra a tutti gli effetti vodka, cui seguono - ormai potremmo dire immancabilmente - smorfie e conati, di fianco a una salsiccia ancora cruda. Non a caso il video in questione si chiama “cucino brillo”, anche se ci sentiamo di sconsigliare al "pubblico a casa" di provare a cucinare da brilli (figurarsi sbronzi) se non si è “esperti”.

In un altro video ancora, intitolato “Costine asiatiche”, vediamo Big Gosha mettersi a scatarrare rumorosamente mentre mette dei tagli di carni a marinare in una casseruola che ricorda molto una scatola di cancelleria o un contenitore per giocattoli. Ci sono poi altri video in cui annuncia di cucinare “seafood in hangover” o in cui va caccia di “funghi allucinogeni”, ma la sensazione è che, se andassimo avanti a scavare, potremmo trovare decine, forse anche centinaia di queste e altre “perle”. A pensarci bene, più che Benedetta Rossi, Tessa Gelisio e le altre cuoche provette, ci vengono in mente le luride e laide cucine dei camionisti di chef Rubio, nel programma di qualche anno fa “Camionisti in trattoria”, dove, forse proprio allo stesso modo di Big Gosha, si univano cibo grasso, lardoso (ma anche saporito) con zozzume e atteggiamento da grezzi di periferia. Ma cosa pensano però gli utenti dell’atteggiamento perennemente scazzato di Big Gosha (anche visto che ha centinaia di migliaia di follower)? Un utente commenta: “Ma se non ballo e sbraito come un cane il panino esce buono lo stesso??”. “No” risponde secco Big Gosha. Chissà. Probabilmente ha ragione.