Non sono ancora le 11 del mattino. Siamo appena scesi alla stazione ferroviaria Higashimukojima, nel quartiere di Sumida, nella parte nord-orientale di Tokyo, in Giappone. Ci incamminiamo verso un bar diverso da tutti gli altri, almeno per noi che viviamo dall’altra parte del mondo. Si chiama Cafe Capyba, ed è un locale nel quale poter effettuare una consumazione allo stesso modo di come si potrebbe fare in qualsiasi altro luogo analogo, ma con un’importante particolarità: i clienti, qui dentro, hanno la possibilità di bere un caffè o un succo di frutta circondati da due enormi capibara, liberi di circolare in un’apposita stanza separata dal resto della struttura dotata di tavolini e divanetti. Avevamo letto numerose recensioni positive di questo bar e abbiamo così scelto di effettuare un’esperienza diversa dal solito. Arrivarci non è difficile, il posto dista una ventina di minuti dal cuore della capitale nipponica ed è incastonato in un quartiere residenziale. In mezzo a un dedalo di stradine, circondato da case dove vivono persone ormai abituate a convivere con un continuo pellegrinaggio di capybara lovers, ecco spuntare il Cafe Capyba. È un edificio minimale, facciata bianca, porta a vetro e una scritta nera che riporta il nome del locale. Avevamo una prenotazione (è consigliabile farlo visto l’enorme afflusso di clienti) e i proprietari ci chiedono di aspettare il nostro turno in una sala d’attesa dislocata al piano superiore.
Prima di salire le scale diamo un’occhiata all’area adibita per la consumazione. I due capibara del bar, Kohaku e Pisuke, sono già attivissimi. Uno dei due (non sappiamo distinguerli) si sta facendo accarezzare la schiena da una ragazza australiana, mentre l’altro sta rosicchiando il cibo gentilmente offerto da una coppia americana. Prima di tutto, cosa diavolo sono i capibara? Abbiamo dato per scontato che li conosceste perché la loro presenza sui social network è diventata abbastanza comune. In ogni caso, stiamo parlando del più grande roditore vivente del pianeta. Originario dell’America Latina, questo mammiferi semiacquatici abita le savane e le fitte foreste, vivendo per lo più nei pressi di grandi specchi d’acqua. È una specie altamente sociale e i suoi parenti più stretti, per darvi un’idea, includono le cosiddette cavie peruviane e i porcellini d’India, i cincillà e le nutrie.
È intanto arrivato il nostro turno. Depositiamo bracciali, collane e orologi negli armadietti di servizio e scendiamo al piano di sotto. Poche le regole da seguire. La più importante: i capibara, seppur docili e mansueti, sono comunque degli animali selvatici, ed è dunque bene prestare attenzione ad eventuali graffi o morsi. Abbiamo ordinato un succo di frutta e dei dolcetti per nutrire i nostri amici pelosi. Il tempo a nostra disposizione? Mezz’ora di orologio, al prezzo di 1.250 yen, circa 7,50 euro. A questo bisogna aggiungere 550 yen per il succo e 330 per il cibo destinato ai roditori. In totale, con circa 13 euro potrete gustarvi l’intera esperienza.
“I capibara vagano liberamente nel nostro bar. Prenditi il tuo tempo per rilassarti osservando la loro piacevole presenza”, si legge sul sito del Cafe Capyba, aperto nell’aprile 2023 e oggi diventato una sorta di fenomeno social. L’esperienza è senza ombra di dubbio divertente, anche perché non capita tutti i giorni di accarezzare un “leggendario” capibara. Se però vi aspettate in cambio una reazione da parte del simpatico animaletto, vi sbagliate di grosso. Kohaku e Pisuke sono abbastanza apatici, danno entrambi la sensazione di rilassarsi quando ricevono dei grattini lungo la schiena, ma non emettono versi o segnali di affettività. Il loro pelo è ispido: accarezzandoli sembra quasi di toccare una scopa di saggina. Se avete fortuna, comunque, i due amici pelosi possono anche decidere di sedersi sopra le vostre gambe. Dipende tutto da loro e da cosa hanno voglia di fare nel momento esatto in cui vi trovate nel locale.
Diciamo subito che dovrete condividere l’esperienza con altri clienti, e che dunque non sempre avrete le bestiole nei vostri paraggi. In ogni caso, i capibara sono animali fantastici e appaiono proprio come li vedete nelle clip diffuse sul web. Il loro carattere, docile ma apatico, potrebbe essere la chiave giusta per affrontare meglio la quotidianità. Ah, nel caso in cui desideriate lavorare in questo locale, sul sito di Cafe Capyba è apparsa un’assunzione di lavoro part-time. Le mansioni? Prendersi cura dei capibara, accogliere la clientela e occuparsi della pulizia del locale. La paga? Cinque ore al giorno a 1.200 yen all’ora (e fino a 1.000 yen al giorno di spese di trasporto coperte). Fatevi sotto con i cv. I capibara vi aspettano.