“Sono stron*ate, a me non importa”. Pecco Bagnaia l’ha detto nella conferenza stampa di Le Mans, sorprendendo un po’ tutti. Perché il campione del mondo ha sempre toni pacati e una certa eleganza anche nelle dichiarazioni. Ma questa volta devono essergli seriamente girate le scatole, perché l’argomento è di quelli antipatici (il mercato piloti, ndr) e essersi ritrovato al centro di una notizia secondo cui lui avrebbe messo un veto in Ducati per scongiurare l’arrivo di Marc Marquez (che un piano ce l'ha già) è qualcosa che proprio non gli va giù. E lo dice chiaramente: “Ho visto un video spagnolo in cui si dice che io non voglio Marc Marquez nel team ufficiale. Sono stron*ate, a me non importa. Voglio solo battere tutti ed essere sempre il migliore, onestamente non ho preferenze. Lavoro bene con Enea e sappiamo esattamente il tipo di lavoro che stiamo facendo, cambiando compagno di squadra dovremo cambiare approccio, ma io vorrò sempre essere più forte”.
Proprio come aveva fatto già due anni fa, quindi, Pecco Bagnaia ci tiene a ribadire che un conto è spendere una parola per il compagno di squadra del momento, come aveva fatto anche nel 2022 ribadendo di trovarsi molto bene con Jack Miller, e un altro è arrivare a dire che non si vuole questo piuttosto che quell’altro pilota. Se sarà Bastianini sarà contento, visto che i due lavorano già insieme, se saranno, invece, Martin o Marquez non gli cambierà nulla e cercherà in ogni caso di instaurare il miglior rapporto possibile. Un chiarimento quasi doveroso, quello di Pecco, tanto che nella stessa sala stampa il giornalista spagnolo protagonista di quel video è arrivato a scusarsi con il campione del mondo, spiegando di aver evidentemente avuto una soffiata fuorviante.
E’ chiaro, comunque, che Pecco in testa e nel cuore una preferenza ce l’avrà sicuramente. Ma non la dirà mai. Ciò che invece non s’è fatto problemi a dire – prestandosi a un gioco sulle verità – è che le Sprint gli stanno sullo stomaco. Non tanto per come sono strutturate, ma perché diventano l’impegno in più di fine settimana impegnativi già di loro. “Le giornate di prove mi piacciono, le qualifiche anche e ancora di più la gara della domenica, ma le Sprint, tra tutto, un po’ le odio” – ha ironizzato. Ci ha messo ironia, ma un po’ più amara, anche parlando di ciò a cui dovrà rinunciare con il nuovo regolamento a partire dal 2027: la velocità. Di abbassatori, aerodinamica, carburanti sintetici gli importa poco, ma ciò che proprio non gli piace è che tutto questo comporterà qualche km/h in meno. “Un pilota – ha spiegato – vorrebbe andare sempre più forte”. Come ha già detto Michele Pirro nell’intervista esclusiva di MOW, comunque, le differenze non saranno mostruose e anche Pecco Bagnaia sembra pensarla così. “Alla fine il potenziale sarà più o meno lo stesso – ha infatti aggiunto - Sono molto curioso di provare la 850cc, sarà anche bello. Quello che sembra strano è che siamo al top del motorsport e dobbiamo essere i più forti in tutto, invece andiamo a ridurre la velocità: è strano, ma ci abitueremo. Per battagliare di più andrebbe tolta l’aerodinamica, perché il resto è per la sicurezza”.
Nessuna paura, quindi, per il futuro immediato, che potrebbe riservargli un Marc Marquez sulla stessa moto e dentro lo stesso box, e nemmeno per quello prossimo, quando la MotoGP cambierà radicalmente. “Penso che uno dei miei punti forti – ha concluso - è che non mi importa se il giorno prima ho perso tempo, punti o se sono caduto. Perché so perfettamente che se tutto è a posto posso lottare per la vittoria. È sempre stato così, specialmente l’anno scorso: ogni venerdì soffrivo e siamo stati in grado di lottare per le posizioni giuste in gara. Mi si chiede se a Jerez sarei stato in grado di battere Marc Marquez con la stessa moto e la risposta è che non lo so, perché con i ‘se’ e con i ‘ma’ non si fa niente. In gara credo che sarebbe andata esattamente allo stesso modo: le differenze tra GP23 e GP24 sono molto, molto piccole. Alcune cose migliori nella 24 sono peggiori nella 23. È vero che guido la Ducati da tanto e che Marc ce l’ha solo da quattro gare, però penso che il risultato a Jerez sarebbe stato lo stesso”.