Non è la prima volta che scriviamo di loro, anzi. Panatta e Bertolucci stanno rendendo decisamente più pop, piacevole e diversa la narrazione che è stata fatta di questi Australian Open. Nel loro podcast “La telefonata” hanno analizzato la finale vinta da Sinner a Melbourne contro Zverev e “Panattone”, come lo chiama Bertolucci, ha esordito dicendo che “tutti questi giocatori devono tornare a scuola e non riescono assolutamente a metterlo in difficoltà. Lui è cresciuto, colpisce la palla meglio di loro, si muove meglio di loro nei meccanismi del suo gioco, scivola meglio di loro. La volée è migliorata, così come il servizio e anche la palla corta. Mentre gli altri sono rimasti uguali. Lui oggi potrebbe perdere forse con Alcaraz se gioca da fenomeno. Poi, e questo lo dico per il grande rispetto che ho nei confronti di Djokovic, l’unico che potrebbe metterlo in difficoltà in un due su tre, è Nole”. E adesso tutti si chiedono se riuscirà a vincere anche sulla terra battuta, dove non ha mai vinto un torneo importante. Secondo Bertolucci “sì, perché non c’è Nadal e gli specialisti terraioli come Ruud e compagnia cantante se li fuma con la tazzina di caffè in mano. L'unico che lo può tenere lì secondo me è Alcaraz e un pochino lo stesso Zverev, per il resto gli altri è inutili che scendano in campo”.
Ma quale, secondo loro, il segreto di Sinner? “Il team di due tecnici tennistici molto bravi, un bravissimo fisioterapista così come anche il preparatore. Ecco, tutti e quattro, ogni giorno, pensano dove può migliorare Sinner nel tennis, nella preparazione atletica e mentalmente. Ed è esattamente quello che hanno fatto, ma bisogna anche trovare uno come Sinner che consenta loro di farlo, perché se trovi una capa fresca, che non ha la stessa dedizione che ha lui, non bastano gli allenamenti”. Secondo Berolucci “Sinner proprio mentalmente tritura l’avversario, ed è quello che ha sempre fatto Djokovic. Ecco, lì davvero rivedo Nole a 23 anni e lui è addirittura un’evoluzione sua”. Ed è per questo che Panatta “non vedo avversari, perché giocano tutti uguali, senza evoluzione tecnica non vanno da nessun parte. Sulla rampa di lancio c’è Fonseca, anche un altro paio, ma bisognerà aspettare qualche anno”. Poi lo sfottò: “Comunque oramai siamo nella seconda fase. Sinner non li batte e basta, li batte consola pure e intanto ha la coppa in mano. Gli ha detto continua a lavorare che la prossima volta andrà meglio e che prima o poi ce la farai”.