Jannik Sinner è il re di Cincinnati: dopo aver battuto in finale Tiafoe nel Master 1000 americano forse anche gli scettici si stanno ricredendo dopo le critiche. C’è altro, però, che non sono le sue performance a preoccupare, ed è il ritorno del fastidio all’anca, di cui avevamo parlato con il professor Zasa. Superato il problema della tonsillite che gli aveva impedito di partecipare alle Olimpiadi, ora il vecchio dolore (o una nuova versione del problema in quella zona) sembra essere tornato. Era molto evidente già nella semifinale contro Alexander Zverev, in cui Jannik continuava a fare esercizi di allungamento e smorfie poco rassicuranti, come è stato un fattore anche nella finale che comunque gli ha regalato il quinto trofeo dell’anno. Lo stesso tennista ha parlato del problema fisico: “Non metterò a rischio la salute prima degli Us Open o di altri tornei più grandi. Di sicuro a volte sento questa cosa all'anca. Devo capire esattamente di cosa si tratta ora, perché mi sembra un problema diverso da prima”. Ma che cosa può essere allora? È qualcosa di lieve o c’è da preoccuparsi? Ne abbiamo parlato con il professor Matteo Bassetti che ci ha anche spiegato dal punto di vista medico perché l’atleta paralimpica trans Valentina Petrillo non dovrebbe gareggiare con le donne, sulla questione della pugile Imane Khelif e ha bacchettato Gimbo Tamberi sul comportamento che sta mostrando sui social e sulle frasi non necessariamente attendibili da un punto di vista scientifico in merito al suo stato di salute e ai calcoli renali.
È polemica per Valentina Petrillo, l’atleta che gareggerà alle Paraolimpiadi tra le donne pur essendo trans. Che cosa ci dice la scienza in merito?
È evidente che chi è trans nella realtà, dal punto di vista fisiologico, è un maschio. Quindi, sia geneticamente, che per quanto riguarda la sua produzione di ormoni e la sua corporatura, è un uomo. Il fatto che sia trans non cambia la sua natura e rimane uomo con tutte le caratteristiche di un uomo. Quindi ha la prostata, una produzione di testosterone diversa rispetto a una donna e questo è incontestabile da un punto di vista medico e scientifico. Per quanto riguarda, invece, il discorso estetico o dell'orientamento sessuale, è un'altra questione, ma dal punto di vista fisico e fisiologico non penso proprio che si possa classificare come donna una persona transessuale.
Questo soprattutto per quale motivo dal punto di vista propriamente medico?
Lo dico in primis per la performance fisica. Negli sport vengono classificati e divisi i maschi dalle femmine e questo lo si fa naturalmente perché la capacità degli uni è diversa da quella degli altri. Mi sembra abbastanza evidente che debbano essere stabiliti dei parametri specifici all'interno delle diverse individualità. Anche le capacità, i tempi di percorrenza e la forza sono diversi, altrimenti non ci sarebbe stata da sempre questa differenziazione, ma mi sembra una cosa abbastanza evidente, non penso che ci sia bisogno di essere medici. Basterebbe avere del buon senso e applicarlo.
Continua a generare polemica anche la questione di Gimbo Tamberi. Lei è stato molto netto nell'evidenziare che l'atleta abbia avuto un'importante perdita di peso.
Questo si lega anche alla questione precedente. Siamo in un anno particolare in cui tutti vogliono fare il nostro mestiere, come nel caso della pugile Imane Khelif in cui tutti hanno dibattuto sulla questione dei cromosomi. In questo caso siamo arrivati addirittura a Tamberi che, dopo aver detto una serie di stupidaggini proprio dal punto di vista medico, continua imperterrito a dire che la sua è una predisposizione genetica e che non ha mai fatto la dieta, negando l'evidenza.
Lui stesso aveva pubblicato una foto del Tamberi più in carne.
Esatto, l'aveva pubblicata facendo vedere di aver avuto un forte dimagrimento ed è evidente che nel momento in cui lui dice che i calcoli renali vengono agli obesi si stia arrampicando sugli specchi e che stia camminando in un terreno che non è suo. Lui in questo momento l'unica cosa che dovrebbe fare è tornare ad allenarsi per riconquistare il tetto del mondo, punto. Il resto non lo deve fare lui, non deve stare lì a giustificarsi perché nessuno è lì con l'intento di criticare. Non è riuscito a fare la performance come avrebbe voluto a causa di un problema fisico, ma che non continui su questa linea che non fa altro che portarlo a un contrasto continuo.
Sta gestendo male la sua comunicazione?
Non so come la stia gestendo lui, ma so che questo inebriamento da social fa male, soprattutto quando si parla di cose non proprie e di argomenti che non si conoscono. Non so se abbia fatto una dieta equilibrata o squilibrata, ma, quando si perde così tanto peso, bisogna farlo nel modo corretto perché altrimenti si rischia di incorrere in gravi problemi.
Sappiamo che certe diete vanno di moda…
Sì, e a maggior ragione quello che non deve passare è che qualcuno, scimmiottando questi idoli, possa fare la stessa cosa. Diete fatte male ci rovinano la salute per sempre, alterano il nostro metabolismo e possono avere conseguenze devastanti. Per cui, bisogna essere idoli in tutto e per tutto, non solo dal punto di vista sportivo. Un idolo è tale nella vita di tutti i giorni, questa è la grande responsabilità che hanno questi atleti e queste figure che diventano idoli della popolazione.
Jannik Sinner ha vinto a Cincinnati, ma la sua forma fisica non convince.
Penso che Sinner abbia avuto un’infezione abbastanza importante con una tonsillite, che si sia curato e qualcuno abbia pensato che fosse una scusa, ma non lo era affatto, diversamente non avrebbe vinto. È, di nuovo, una di quelle situazioni paradossali in cui lui dice che aveva una tonsillite per cui lo curavano con farmaci e antibiotici e non gli credono. Ma perché non gli si deve credere? I social e il web si dividono, fanno discutere e invadono sempre il campo. Sinner ha sicuramente ancora i suoi problemi fisici all’anca, ma è sempre un grande talento che è riuscito a battere anche la tonsillite e l’importante dolore all’anca. Per cui io credo che Jannik sia molto più idolo di tanti altri, sia come modo di fare, che di comunicare. Lui è un esempio molto più di tanti altri.
Ma l’anca, quindi, può essere un problema cronico?
Non lo so, ma sembra una cosa seria perché anche ieri ne ha sofferto.