Matteo Berrettini continua la sua corsa all’Atp 500 di Doha e torna, due anni dopo Acapulco 2023, nei quarti di finale di un torneo sul cemento. Dopo l'impresa all'esordio contro Novak Djokovic, il tennista romano ha superato in tre set l’olandese Tallon Griekspoor in un match durato oltre due ore. Una sfida combattuta, decisa da dettagli e giocata punto a punto, con i primi due set risolti al tiebreak: nel primo, un gran passante di Berrettini ha fatto la differenza, mentre nel secondo alcune sbavature dell’azzurro hanno permesso all’olandese di allungare la partita. Nel terzo parziale, Matteo ha trovato il guizzo decisivo nel nono game, strappando il servizio a Griekspoor e chiudendo poco dopo con autorità. Berrettini ha mostrato i suoi soliti numeri impressionanti nel servizio: 23 ace, 75% di prime palle in campo con una resa dell’89% e il 67% di punti vinti sulla seconda. Ora, nei quarti di finale, troverà il britannico Jack Draper in un match in programma giovedì pomeriggio non prima delle 16:40. Se dovesse superare anche questo ostacolo, l’azzurro potrebbe incrociare in semifinale il vincente della sfida tra Carlos Alcaraz, testa di serie numero 1 del torneo, e il ceco Jiri Lehecka.
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Intanto, per Draper ci sono “problemi” fuori dal campo, perché la difesa di Sinner sulla questione della squalifica per doping gli è costato uno scontro con Kyrgios. “Conosco Jannik, è un caro amico e sono sicuro che non abbia fatto nulla di intenzionale in questa vicenda. Ma ovviamente, questo è lo sport e dobbiamo essere responsabili di ciò che succede nei nostri corpi. Ovviamente ora ha subito una squalifica per qualche mese. Sinceramente non penso che questa sospensione sia un bene per il tennis. Non penso che sia un bene per lo sport che il giocatore numero uno al mondo e qualcuno che sta facendo cose incredibili sia stato fermato da una squalifica. Ma so che tornerà presto, spero che si riprenda e gli auguro il meglio”, queste le parole del britannico, ma Kyrgios gli ha prontamente risposto su X: “Allora non avere steroidi in circolo (se non vuoi che ti squalifichino ndr)?”. Ma Dreper, Berrettini o Sonego non sono stati gli unici a prendere le difese di Jannik. Anche Casper Ruud è dalla sua parte: “Conosco molto bene Jannik. Sono dalla sua parte. Penso che sia un bravo ragazzo. Naturalmente, dopo questo periodo di sospensione, sarà ancora il miglior giocatore del mondo”.
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Ma se Berrettini sorride, non tutto il mondo del tennis può dire lo stesso. Jasmine Paolini ed Emma Raducanu, infatti, stanno vivendo momenti difficili per motivi molto diversi. Per l’azzurra, il Wta 1000 di Dubai si è chiuso nel peggiore dei modi: un infortunio alla caviglia subito durante il match degli ottavi di finale contro Sofia Kenin ha segnato la sua eliminazione. Sul punteggio di 6-4, 0-30, nel tentativo di recuperare una palla laterale, la toscana ha subito una distorsione alla caviglia destra. Nonostante il dolore e le lacrime, ha scelto di rimanere in campo, ma nel secondo set non è riuscita più a competere al massimo delle sue possibilità, lasciando il parziale per 6-0 all’americana. Per Paolini, inoltre, niente doppio con Sara Errani, con le due campionesse olimpiche costrette al ritiro per il problema fisico della toscana.
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Situazione drammatica anche per Emma Raducanu, ma per motivi che esulano dal campo. La tennista britannica è scoppiata in lacrime durante il suo match a Dubai dopo aver riconosciuto tra gli spettatori il suo stalker. Nel terzo game del primo set contro Karolina Muchova, visibilmente scossa, si è avvicinata all’arbitro di sedia per segnalare la presenza dell’uomo, scoppiando poi a piangere. Il giorno prima, lo stesso individuo l’aveva avvicinata in un luogo pubblico mostrando comportamenti ossessivi. Dopo la denuncia, è stato immediatamente allontanato e la Wta ha annunciato che verrà bandito da tutti i tornei fino a nuova valutazione della minaccia. Nonostante lo shock, Raducanu ha deciso di continuare il match, che ha poi perso con il punteggio di 7-6, 6-4. Purtroppo, non è la prima volta che la britannica deve affrontare situazioni del genere: già nel 2021, dopo la vittoria agli Us Open, era stata perseguitata da un uomo che si era addirittura introdotto nella sua abitazione a Londra, rubandole alcuni oggetti. Il responsabile, in quell’occasione, ha ricevuto un ordine restrittivo di cinque anni.
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