Almeno per ora una buona notizia dal Master 1000 di Cincinnati per Sinner: al terzo set è riuscito a battere Rublev, ma non con pochi problemi. Il suo stato di forma non sembra ottimo, non sembra davvero uscito dalla crisi che lo sta vedendo protagonista, nonostante abbia fatto risultato. Ma ha vinto contro lo stesso Rubelv che aveva fatto uscire Jannik al torneo precedente, quello di Montreal. Ma come sta davvero l’azzurro? Era lui stesso ad aver parlato (anche) di una stanchezza mentale, anche se per l'azzurro è un altro ottimo risultato quello di Carlos Alcaraz che, nel medesimo torneo, è uscito al primo turno contro Monfils, quando l’anno scorso aveva, invece, fatto finale e doveva difendere i punti. Punti che ha perso e che hanno causato una reazione alquanto scomposta dello spagnolo che ha rotto in campo una racchetta, motivo per cui poi si è scusato anche con un post sui social. Pressione? Non ha ancora digerito la sconfitta in finale alle Olimpiadi contro Novak Djokovic che gli ha strappato l’oro? Lo abbiamo chiesto a Daniele Bracciali, che ha analizzato anche il comportamento in campo di Rublev, molto sopra le righe, e l’uscita prematura di Matteo Berrettini da Cincinnati, proprio nel momento in cui il tennista romano era nel suo miglior momento di forma dopo un periodo molto turbolento.
Sinner ha vinto contro Rublev, ma lui non era in gran forma. Come lo vedi? E l’ha vinta Sinner o l’ha persa Rublev?
Sicuramente Sinner non è al massimo della forma fisica, su questo non c’è alcun dubbio. Però il match era duro, giocava contro uno con cui aveva perso la settimana precedente, per cui direi che l’ha vinta Sinner più che persa Rublev. Lui è stato lì, non era partito benissimo, ma non ha mai mollato, che poi è la sua caratteristica forte. Lui nelle difficoltà si esalta, mentre gli altri molto meno. La differenza è che gli altri sono in difficoltà e perdono, mentre Jannik, che non è nel suo momento migliore, vince e questo fa la differenza quando poi si va a vedere la classifica. Come avversario oggi Zverev non è facile da affrontare, ma auguriamoci che riesca a sfruttare questa occasione e che porti a casa il torneo, allungando anche in classifica.
Alcaraz, che ha perso, ha fatto un gesto non bellissimo rompendo una racchetta in campo. Poi ha chiesto scusa.
Alcaraz ha fatto una grande sbroccata. Penso che abbia fatto la sua peggior partita da quando è nel circuito Atp. Ha perso contro Monfils che oramai è uno dei vecchietti del circuito, giocava con me, ed è vicino ai quarant’anni. L’anno scorso aveva finale, per cui perde circa 600 punti e va fuori di testa, ma ci sta. Anche lui è umano e questo è successo un po’ a tutti, chi più e chi meno.
Ma che cosa si prefigura per Alcaraz? Dopo che ha perso anche contro Djokovic in finale. Forse ha accusato quello?
Il morale e la fiducia hanno avuto una bella botta e su questo ha influito molto il fatto che Alcaraz ha perso la finale alle Olimpiadi contro Djokovic. Lui questa cosa l’ha sentita e l’ha accusata molto, per cui magari ancora a Cincinnati, a livello mentale, non era al massimo, perché altrimenti non si spiega, non può perdere contro Monfils. Ora deve essere bravo a mettersi lì e prepararsi per gli Us Open, cosa che anche lui ha detto, peraltro, in conferenza stampa. Ha un po’ di tempo per prepararsi, ma sicuramente la finale delle Olimpiadi ha influito e molto anche. Comunque il risultato di Carlos lascia riflettere. Si è scusato, sì, era in un momento di tensione massima in cui scadevano per lui dei punti importanti e ci può stare quindi che abbia avuto quel momento di “follia”. Non dimentichiamoci che sono ragazzi e ci sta che qualche volta possano andare in ebollizione. Tutto ciò va in favore di Sinner.
E Matteo Berrettini che è uscito subito da Cincinnati? Eppure, è in ottima forma.
Il fatto che Berrettini sia uscito subito non mi preoccupa. Come primo turno è stato davvero scomodo perché ha incontrato subito Rune, un giocatore che era a livelli top, anche se ora è un po’ sceso. Alla fine Berrettini ci ha perso 6-4 al terzo lottando, ha avuto un calo nel secondo set, non so se più fisico o mentale, anche se credo più mentale. Poi però nel terzo ha ripreso a giocare e ha comunque perso 6-4. Ci può stare che perda così con Rune, è un risultato tutt’altro che scandaloso.
Abbiamo visto Rublev che ha buttato a terra la racchetta 2 volte in 2 minuti al terzo set. È comunque il 6 al mondo.
Che lo faccia Rublev è “normale” perché non è la prima volta che sbatte le racchette a terra. Chi lo conosce sa del suo passato. Ci sono state volte in cui se l’è anche data addosso la racchetta facendosi i segni sulla pelle, quindi è recidivo. Alcaraz, invece, non l’avevo mai visto sbattere la racchetta a terra in quel modo. Lì significa che il momento non è proprio dei migliori per lui.