Si conclude la serie di video “48h con Graziano Rossi” dello youtuber Siw_993, in cui viene svelato e mostrato come mai fatto prima d’ora, il padre dell’uomo che è riuscito a essere il volto dell’intera MotoGP, un vero e proprio idolo per milioni di fan delle due ruote, e ancora oggi, nonostante il suo ritiro, perlomeno dal mondiale di moto, viene considerato come uno degli sportivi più iconici di sempre. Insomma, stiamo pur sempre parlando del Dottore, sei volte campione del mondo nella massima categoria; e si sa, dietro un grande campione c’è sempre un grande maestro (e genitore). Questo video è sicuramente diverso dal primo pubblicato solamente una settimana fa. Niente auto, nessun traverso sul circuito del ranch di Tavullia, né tantomeno i vecchi scooter di Vale che abbiamo raccontato su MOW; ma soltanto una lunga chiacchierata quasi tra due amici, in cui parlare dell’infanzia del Dottore e della propria, delle prime gare di motocross e poi nel mondiale durante gli anni ’70 di Graziano, quell’incidente che sembrava aver messo fine a tutto, e poi l’incredibile carriera di Valentino. Ma cosa si prova ad avere un campione del genere come figlio?
Beh, a questa domanda Graziano quasi non riesce a rispondere. Una sensazione che il settantenne pesarese non sa spiegare, in fin dei conti, dice a Siw_993, “non c’è una terminologia per spiegare cosa si prova”. Eppure, di cose ce ne sono tante da raccontare, e sempre con la solita schiettezza e genuinità che contraddistinguono il papà del Dottore, e anche di sensazioni, come quella paura che non ti abbandona mai quando tuo figlio corre in pista; quella, dice Graziano, “ce l’hai sempre”. Comunque sia, il racconto comincia da quando il Rossi che correva in sella a una due ruote era proprio lui, erano gli anni ’70, un altro mondo; partito dal nulla, passando per il motocross e poi arrivando al mondiale di velocità, in cui Graziano è riuscito a strappare una vittoria. Tutto, però, terminato “a Imola in un volo con la 750 a 260 chilometri all’ora” in cui ha rischiato la vita. Ma Rossi senior è uno che vede sempre il lato positivo nelle cose, e quindi si va avanti, fino al successo: “Il mio successo ammette è arrivato dopo, quando è arrivato un bimbo che invece ha cominciato a vincere quanto ce n’era”. E quanto ha vinto quel bimbo…
In fin dei conti, la carriera di Valentino è stata unica, e a renderla tale sono state anche le varie rivalità che hanno contraddistinto le gare del Dottore; ma a quelle Graziano ci badava poco, “semplicemente - ha sottolineato - non sono un tifoso di (Marc) Marquez”. E adesso che in MotoGP non c’è più suo figlio, ci sono quelli che definisce “i ragazzi di Valentino”. Al posto del pilota spagnolo della Gresini Racing, Graziano preferisce parlare di Pecco Bagnaia, “il più forte secondo me” ammette, e Marco Bezzecchi, che “può diventare uno da podio”, pensiero condiviso anche da Valentino a quanto pare. E poi ci sono le sfide papà contro figlio sul circuito di Tavullia a bordo delle Ford Focus Rs bianche, e della Subaru e la “Mitzu”; Graziano assicura che la prima l’ha vinta lui, ma la seconda Vale, e adesso non resta far altro che attendere “la bella”. Insomma, un piccolo spaccato di uno dei più grandi piloti della storia della MotoGP, raccontato proprio da chi lo ha visto nascere e da chi lo ha cresciuto, anche professionalmente. Siw_993 si lascia andare a un piccolo spoiler per il futuro, a quanto pare arriveranno altri video in compagnia di Graziano, e a una piccola riflessione sul ritiro di Valentino; e forse, da quando Rossi non corre più non è più domenica… Ecco l’intervista.