Domenica 5 novembre a Firenze è andata in scena una partita che di spettacolare ha avuto ben poco, prima, durante e dopo il suo svolgimento. La Juventus ha battuto la Fiorentina per 1-0 con il suo sesto clean sheet consecutivo; una gara ben riassunta dal portiere bianconero Wojciech Szczęsny nelle interviste dopo il match: “Abbiamo passato momenti difficili, circa 89 minuti”. Più che difficili, molto noiosi. Sempre meglio, comunque, di quanto successo nei giorni precedenti Juventus-Fiorentina. Premessa. Un tifoso bianconero – con tutta la buona volontà – fatica davvero a capire perché i tifosi viola attendano la partita contro la Juventus per dare un senso all’intera loro stagione. Lo stesso discorso allora deve valere per tutte le squadre iscritte alla Serie A: la Juventus è la squadra più titolata in Italia, batterla diventa sempre un qualcosa da tramandare ai posteri. Sono in tutti i casi rivalità unilaterali. Ce ne si faccia una ragione. Massimo rispetto per il Milan e le sue sette Champions, questo sì: sana rivalità, niente di più, niente di meno; senza Calciopoli uno juventino non avrebbe mai preso in considerazione di odiare l’Inter, prima era soltanto un argomento per le barzellette. Il Toro? Un derby è sempre un derby, tenendo presente che la tragedia di Superga ha cancellato una delle squadre più forti di tutti i tempi e questo uno juventino anche il più fazioso non se lo deve dimenticare. Mai. Il Napoli? Sempre con tutto il rispetto di questo mondo, la Juventus ha vinto il suo terzo scudetto nel 1931, il Napoli nel 2023. Di che cosa stiamo parlando?
Ecco perché non si può prendere in considerazione una società il cui ultimo scudetto risale al 1969. Negli anni successivi il massimo che la Fiorentina è riuscita a ottenere è un secondo posto, per la precisione nel 1981-82, quando il Campionato Italiano fu vinto – indovinate un po’ – dalla Juventus per la ventesima volta. Nella stessa stagione il Milan retrocesse in serie B per meriti sportivi, a luglio la Nazionale si sarebbe laureata Campione del Mondo grazie al blocco Juve. Ne abbiamo già scritto. Aver perso lo scudetto all’ultima giornata contro la Juventus il 16 maggio 1982 generò la solita reazione tipica del perdente, che trova sempre una scusa per le sue sconfitte, a differenza del vincente, che invece trova sempre una soluzione. La Juventus vinse all’ultima giornata a Catanzaro per un rigore (nettissimo), mentre la Fiorentina non andò oltre lo 0-0 a Cagliari: ci fu un gol annullato a Graziani (giustamente) e il Cagliari pareggiando si salvò a discapito del Milan. Ovviamente anche allora i tifosi anti-juventini si trasferirono in un universo parallelo – altro che il multiverso dei supereroi della Marvel - dove il gol di Graziani era valido, come quello di Turone in un Juventus-Roma della stagione precedente. Torneremo sull’argomento.
Negli anni poi l’odio viola è stato incrementato dalla finale di Coppa Uefa persa nel 1990 sempre contro la Juventus e soprattutto dalla frustrazione nel vedere i loro migliori giocatori come Roberto Baggio, Federico Chiesa e Dušan Vlahović trasferirsi dalla Fiorentina alla Juventus. Tutto questo è spesso e volentieri degenerato nell’inneggiare ai morti dell’Heysel prima della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool con tanto di striscioni “-39 nessun rispetto”, padri di famiglia con la maglia del Liverpool fatta indossare anche ai loro figli giusto per educarli come non si deve, senza ovviamente esimersi dai cori contro Gaetano Scirea, campionissimo amato e rispettato come pochissimi altri al mondo. Tranne che a Firenze. Tutto decisamente ripugnante.
Come ci è stato insegnato, la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. E in questi giorni prima di Fiorentina-Juventus è andata in scena una vera farsa: da più parti è stato chiesto di rinviare la partita a causa dell’alluvione con le Istituzioni, Presidente della Regione Toscana e Sindaco di Firenze, in prima fila. Si è dovuto scomodare l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – ebbene sì, esiste un Osservatorio di questo tipo, apparati dell’ex Cortina di Ferro scansatevi - che ha respinto la richiesta, specificando che per la partita erano state destinate risorse delle forze dell'ordine non sottratte in alcun modo da quelle impegnate nelle attività di soccorso alla popolazione colpita dall'alluvione.
Non poteva essere altrimenti e ogni dubbio l’ha levato l’endorsment di Matteo Renzi, che prima della partita ha iniziato a twittare in maniera compulsiva chiedendo il rinvio della stessa. Visto che dal Referendum del 2016 non ne ha quasi più azzeccata una, non poteva certo trovarsi dalla parte giusta nemmeno stavolta. Renzi stai sereno, una volta per tutte anche tu.