Prime pagine, seconde, terze; poi foto ovunque, elogi, celebrazioni della squadra, di Julio Velasco e dello staff, del talento dei singoli e della forza del gruppo. Lo hanno fatto tutti (pure noi di MOW: colpevoli) appena è arrivata la notizia dell’ultimo punto della Nazionale femminile di volley nella finale del Mondiale contro la Turchia. Il tie break finisce così, con due muri di Sara Fahr e Myriam Sylla e poi il delirio. Peccato che la pallavolo non gode della stessa popolarità del calcio, altrimenti le strade sarebbero state piene un secondo dopo. Come sempre, per il volley ma non solo, serve una prestazione leggendaria per attirare l’attenzione del pubblico più largo e popolare. Serviva un Mondiale, oppure un’Olimpiade o una striscia di trentasei vittorie consecutive, con in mezzo due Nations League. Risultati che fanno tremare gli avversari e sperare in futuro altrettanto vincente per le azzurre: ci sono molte giocatrici giovani su cui costruire le squadre che verranno. Poi, il resto dell’anno, nulla. Le competizioni per club sono sicuramente poco seguite nonostante i grandi risultati. Le prime tre classificate della Champions League di volley sono tre italiane. Una mancanza di attenzione che ci deve far riflettere. Forse è anche per questo che alcune delle star della nostra pallavolo hanno deciso di lasciare l’A1 italiana.

Alessia Orro, capitana della Numia Vero Volley Milano per cinque stagioni, ha rappresentato uno dei saluti più significativi del mercato 2025. La palleggiatrice italiana ha accettato l'offerta del Fenerbahce Istanbul, club turco di vertice, lasciando Milano dopo aver contribuito ai successi della squadra lombarda. Il trasferimento di Orro è stato particolarmente sentito dai tifosi milanesi, che hanno visto partire non solo una giocatrice di talento ma anche un simbolo della società. Al suo posto, Milano ha ingaggiato Francesca Bosio dall'Igor Gorgonzola Novara. Il trasferimento più discusso però è stato quello di Myriam Sylla dal Vero Volley Milano al Galatasaray Istanbul. La schiacciatrice azzurra ha firmato un contratto biennale con il club turco nell'agosto 2025. Sylla ha dovuto affrontare diverse critiche per la sua scelta, con alcuni che l'hanno accusata di essere una “mercenaria”. La giocatrice ha risposto così: “Ho trent'anni, sono grande. La gente dice ‘vai per i soldi’? Non mi interessa. E se anche fosse? Forse mi dovevo svegliare prima e fare la mercenaria, come mi chiamano ora”. Alcuni rumor poi ipotizzavano che il trasferimento avesse a che fare con dei dissidi avuti con l'allenatore Stefano Lavarini, che Sylla ha categoricamente smentito: “Stefano è e sarà sempre una persona di cuore. Le mie scelte non dipendono da lui e non accetto che si provi a rovinare un rapporto prezioso”. Al Galatasaray, Sylla ritroverà Massimo Barbolini come allenatore, attuale assistente del ct Julio Velasco in Nazionale.
