Niente ultras, solo turisti. A San Siro per Milan-Bari di Coppa Italia dalle tribune i cori erano bassi, la curva inesistente. La squadra di Massimiliano Allegri ha vinto 2 a 0 con i gol di Rafael Leao e Christian Pulisic. Ma c’è comunque qualcosa che non va. Sono tanti i milanisti che lo hanno fatto notare sui social. Tra questi c’è ancora Marco “Pacio” Pacini, che solo ieri aveva pubblicato alcune storie in cui criticava la società e la scelta di metterlo in blacklist nonostante i 26 anni di fedeltà ai colori rossoneri. “E mentre c’è gente a casa in blacklist in curva Sud compaiono altri grandi milanisti per un sold out di turisti”, ha scritto sui social. Sono circolate diverse immagini in cui sugli spalti di San Siro appaiono tifosi con maglie di altre squadre, dal Galatasaray al Psg, e i commenti che lo fanno notare sono tanti: “Nel primo blu c’era qualsiasi tipo di maglia che non c’entrava niente con il Milan. Stiamo toccando proprio il fondo, speriamo di tornare come prima”, “Oggi lo stadio pareva un supermercato, gente con maglie di Real Madrid, Barcellona… Nessun senso di appartenenza verso la nostra storia. Che tristezza”. Senso di appartenenza, identità, fedeltà ai propri colori: valori ultras che a San Siro potrebbero mancare nella prossima stagione e chissà per quanto altro tempo. Questo, almeno, è quello che temono le curve di Milan e Inter.


Anche Luca Mastrangelo, youtuber e tifoso nerazzurro, ha evidenziato il clima di Milan-Bari: “Si sentono solo i tifosi del Bari. Ci sono 65mila persone a San Siro, 4mila del Bari e sembra che si giochi al San Nicola”, e “questo sarà quello che succederà tutta la stagione, sia quando gioca il Milan che quando gioca l’Inter. Nonostante uno stadio pieno, l’atmosfera è tristissima”. La caption ironica di Mastrangelo è la stessa di molti ultras: “Bello il teatro”. Ma tornando alle storie di Pacini della curva Sud. Il problema, suggerisce Pacio, non è solo l’operato della società, il trattamento irrispettoso nei confronti di una tifoseria che ha sempre sostenuto la squadra e dalla quale ha tratto profitto (per la promozione dell’immagine, per i contenuti da spingere su sito e social, per la capacità di cambiare le partite); il problema è anche la copertura di certa stampa. E infatti nelle storie dell’ultrà si parla anche della Gazzetta e del sito Noi Milan, entrambi incapaci di rappresentare, secondo Pacio, la situazione del tifo a Milano per quella che è. All’orizzonte nessuna soluzione, a San Siro il silenzio.


