A Natale non siamo tutti più buoni, specialmente in Serie A. I Banditi della curva Sud stavolta se la prendono con il Cagliari, avversario del Milan nel primo turno di campionato dopo il Capodanno (si gioca il 2 gennaio): “Il Cagliari Calcio doveva mettere a disposizione 820 biglietti per gli ospiti come da delibera della Lega Serie A e invece come accade in deroga da anni ne concede solo 415, con gente che ha già comprato i voli, spendendo centinaia di euro che è rimasta puntualmente senza biglietto”. Da regolamento, infatti, ogni club dovrebbe dedicare ai tifosi ospiti il 5% dei posti totali disponibili: nel caso del Cagliari e dell’Unipol Domus, su 16.416 posti, circa 820 dovrebbero spettare ai tifosi in trasferta. Mancano dei biglietti all’appello, quindi, con un effetto a cascata che si traduce in altre spese per i milanisti. Oltre alla scarsità, però, i Banditi denunciano anche il prezzo: “A questo schifo va aggiunto il costo di 49 euro contro i 25 euro delle curve di casa, per uno stadio costruito con i tubi delle impalcature dei cantieri... Ulteriore beffa oltre al fatto di avere ben 405 biglietti in meno rispetto al dovuto, il costo del settore accanto alla modica cifra di 120 euro”. E in tutto questo “il Milan subisce come sempre passivamente senza battere ciglio”. Gli ultras rossoneri poi hanno mandato un appello a società e Lega: “Vediamo se Serie A e Milan si degneranno di cercare di risolvere il problema, chiedendo al Cagliari di rispettare le regole e dare i 405 biglietti che mancano all’appello, nel settore accanto agli ospiti allo stesso prezzo, o se per l’ennesima volta saranno complici di questo schifo”.
Ma non è finita, perché i gruppi della curva Sud chiedono, provocatoriamente, un passaggio in più al Milan: “Visto che il problema dei prezzi dei settori ospiti interessa a pochi, forse è il caso che la nostra società ripaghi con la stessa moneta i tifosi ospiti che vengono a San Siro. Non è sicuramente la soluzione normale da auspicare in un paese civile, ma arrivati a questo punto, dove ognuno continua a guardare il suo orticello, forse è opportuno coinvolgere nel vivo del problema tutti, per arrivare a una soluzione meritocratica e con prezzi calmierati, come negli altri campionati europei”. Una situazione già vista in altre trasferte come a Parma e Torino, che si aggiunge ad altre questioni aperte negli ultimi mesi: i divieti sugli striscioni, le blacklist, l’esclusione dal derby di Milano di Marco “Pacio” Pacini, vocalist e punto di riferimento del tifo organizzato rossonero. I costi del tifo sono diventati proibitivi. Gli ultras del Milan ormai non hanno più intenzione di stare a guardare. Ma cambierà davvero qualcosa?