Jannik Sinner è pronto a scendere di nuovo in campo a Wimbledon. E intanto, sui social, è protagonista di un video diventato virale in poche ore: una scena ironica, montata ad arte, in cui il numero uno del mondo accende un fiammifero con un servizio. Nel filmato diffuso dai canali ufficiali dell’Atp, si vede Sinner in tenuta d’allenamento accendere un primo fiammifero a bordocampo, poi andare sulla linea di fondo e colpire la pallina con un servizio che, dopo aver sorvolato la rete, sfiora un secondo fiammifero, appoggiato a terra, accendendolo. Tutto troppo perfetto per essere vero, e infatti: per quanto molti l’abbiano rilanciato come se fosse reale, la scena è ovviamente montata ad arte e non ci spieghiamo come nessuno se ne sia accorto, anche perché può essere anche il più grande talento di sempre, ma colpire una palla simile è impossibile.

Ma va benissimo così. Perché Sinner dimostra di saper giocare con la propria immagine. Dopo il simpatico siparietto con Aryna Sabalenka in allenamento, e dopo una lunga serie di spot pubblicitari che hanno fatto discutere e non poco per la sua sovraesposizione fuori dal campo (motivo per cui Scanzi lo ha attaccato), l’altoatesino si diverte a prestarsi anche a sketch come questo. Sul campo, però, l’aria è un po’ diversa. Sinner arriva a Wimbledon dopo la delusione di Halle, eliminato da Bublik al secondo turno, e, soprattutto, dopo l’epica sconfitta al Roland Garros contro Carlos Alcaraz. Un confronto che pesa, e che forse gli ha tolto qualcosa in termini di sicurezza e percezione pubblica. Ma a Londra le gerarchie possono cambiare in fretta. Jannik è carico, ha lavorato sull’erba, e Wimbledon è il palcoscenico perfetto per ritrovare la sua versione migliore. Perché è anche vero che l’azzurro non gioca sulla sua superficie preferita, ma è altrettanto incontrovertibile che le insidie dell’erba non riguardano solo lui. Ci saranno le schegge impazzite come le ha chiamate Adriano Panatta, ma c’è anche la fame di chi oggi si sente messo in discussione dopo mesi e mesi di dominio totale.