image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

UFFICIALE! Gennaro Gattuso è il nuovo ct della Nazionale. Tra l’operazione nostalgia del 2006 per lo staff tecnico e (solo) un anno di contratto. Cosa manca? La programmazione, come sempre

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

15 giugno 2025

UFFICIALE! Gennaro Gattuso è il nuovo ct della Nazionale. Tra l’operazione nostalgia del 2006 per lo staff tecnico e (solo) un anno di contratto. Cosa manca? La programmazione, come sempre
Gennaro Gattuso è ufficialmente il nuovo ct della Nazionale italiana - con un contratto di un anno - per sostituire Luciano Spalletti, affiancato da uno staff che potrebbe includere campioni del mondo 2006 come Andrea Barzagli, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta. L'obiettivo immediato è la qualificazione al Mondiale, sperando in passi falsi della Norvegia e migliorando la differenza reti contro avversari più deboli come Estonia e Moldavia. Per Ringhio la maglia azzurra è “una seconda pelle”, si legge nel comunicato. Ma la programmazione? “Portaci al mondiale, poi vediamo”. E invece del progetto, come sempre, rimane la speranza

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Un anno di contratto a Gennaro Gattuso. Ora è ufficiale: sarà lui a sostituire Luciano Spalletti come ct della Nazionale. Nello staff ci potrebbero essere Leonardo Bonucci, Andrea Barzagli, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta. Tutti (tranne Bonucci) campioni del mondo nel 2006. Alla scrivania sempre Gigi Buffon. La speranza è che, quasi per osmosi, possano infondere mentalità vincente agli azzurri di oggi, le cui ambizioni sono decisamente meno importanti: al mondiale, prima di vincerlo, bisogna andarci. La speranza è che la “corazzata” norvegese possa fare qualche passo falso, che i nostri possano farsi forti di qualche “goleada” con Estonia e Moldavia per migliorare la differenza reti. Ma quando le speranze sono troppe si finisce per rimanere delusi. Il tono degli ultimi giorni è quello dei momenti drammatici: bisogna rifondare, serve l’uomo giusto, una scossa. Ogni tanto spuntava una parola: programmazione. Quest’ultima esclude le altre cose. Per programmare non basta una rifondazione, serve un obiettivo; per programmare è inutile scegliere l’uomo giusto (anche se fosse stato il “santo” Claudio Ranieri); per programmare le scosse non sono per forza necessarie. Visione, obiettivi a lungo termine, investimenti sui settori giovanili: mantra ripetuti allo sfinimento. Cose banali, probabilmente, ma comunque vere.

Il comunicato della Figc
Il comunicato della Figc

Gigi Buffon lo aveva anticipato, ora c’è anche il comunicato: “Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale”. Già nel linguaggio si guarda al passato, il concetto di seconda pelle ormai talmente abusato da aver perso ogni presa con il reale. L’affezione a una maglia è secondo molti un sentimento difficile da ritrovare nelle nuove generazioni. Forse è davvero così. Dove non arriva il fuoco patriottico, deve arrivare il progetto tecnico. Anche qui: dopo il 3 a 0 ecco l’invidia per la Norvegia che può contare “su uno come Nusa”, beati loro; il problema è la rosa; troppa poca tecnica, nelle nostre scuole calcio. E, ancora, quella parola: programmazione. Gennaro Gattuso si trova in mano una squadra spenta, demotivata, con poche certezze tattiche e la paura del fallimento. E un solo anno di contratto. “Portaci al mondiale, poi vediamo”, l’intenzione, tra le righe, di Gabriele Gravina e della Figc. Troppo tardi per andare per il sottile: prima i risultati. Alla faccia della programmazione.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Caso ultras, parla per la prima volta l’avvocato di Lucci. Ecco cosa ha detto nel video: “Luca stigmatizzava la violenza in curva”. E i Banditi della Sud del Milan attaccano Giletti e Corona: “Processo mediatico da quattro cialtroni”. Ma come sono messi?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Open mic

Caso ultras, parla per la prima volta l’avvocato di Lucci. Ecco cosa ha detto nel video: “Luca stigmatizzava la violenza in curva”. E i Banditi della Sud del Milan attaccano Giletti e Corona: “Processo mediatico da quattro cialtroni”. Ma come sono messi?

Abbiamo letto “Dare tutto, chiedere tutto” di Antonio Conte, ma com’è? Le parti interessanti sono i dialoghi con Berruto. E quell’aneddoto su Buffon…

di Federico Vergari Federico Vergari

Calcio

Abbiamo letto “Dare tutto, chiedere tutto” di Antonio Conte, ma com’è? Le parti interessanti sono i dialoghi con Berruto. E quell’aneddoto su Buffon…

Perché De Zerbi non parlava da due anni ma va da Cattelan a Supernova? “Mi usavano per colpire Lele Adani”. La finale di Champions? “Meglio Vasco, ma non voglio incontrarlo”. E su Nazionale, Brescia, Inter, Maradona e il Papa…

di Jacopo Tona Jacopo Tona

dopo il silenzio

Perché De Zerbi non parlava da due anni ma va da Cattelan a Supernova? “Mi usavano per colpire Lele Adani”. La finale di Champions? “Meglio Vasco, ma non voglio incontrarlo”. E su Nazionale, Brescia, Inter, Maradona e il Papa…

Tag

  • Calcio
  • Figc
  • Gabriele Gravina
  • Gennaro Gattuso
  • Gianluigi Buffon
  • Italia
  • Luciano Spalletti
  • Mondiale
  • Mondiali
  • Mondiali 2006
  • Nazionale

Top Stories

  • Le tasse di Jannik Sinner a Montecarlo? Mario Giordano vuole la resa dei conti: “È già il re del mondo, diventi il principe dei contribuenti”

    di Redazione MOW

    Le tasse di Jannik Sinner a Montecarlo? Mario Giordano vuole la resa dei conti: “È già il re del mondo, diventi il principe dei contribuenti”
  • MA COME CAZ*O SIAMO FINITI AD AVERE BALDINI allenatore della Nazionale dopo Gattuso? Ringraziamo Buffon per l’Italia vietata ai minori, perché sarà tutto bellissimo (anche il calcio? Ma chissenefrega…)

    di Matteo Cassol

    MA COME CAZ*O SIAMO FINITI AD AVERE BALDINI allenatore della Nazionale dopo Gattuso? Ringraziamo Buffon per l’Italia vietata ai minori, perché sarà tutto bellissimo (anche il calcio? Ma chissenefrega…)
  • Ci voleva la brutta Balaton Park per scatenare una lite clamorosa tra Petrucci e Iannone. Danilo: "Non venga a scusarsi, ne ha stesi sei, mandandone due all'ospedale"

    di Tommaso Maresca

    Ci voleva la brutta Balaton Park per scatenare una lite clamorosa tra Petrucci e Iannone. Danilo: "Non venga a scusarsi, ne ha stesi sei, mandandone due all'ospedale"
  • Ma davvero con Martìn che resta in Aprilia e Acosta che ha messo in stand by VR46 e Ducati è già finito il mercato piloti della MotoGP? No, Honda ne ha pensata un’altra…

    di Emanuele Pieroni

    Ma davvero con Martìn che resta in Aprilia e Acosta che ha messo in stand by VR46 e Ducati è già finito il mercato piloti della MotoGP? No, Honda ne ha pensata un’altra…
  • La clemenza non è uguale per tutti: su Andrea Iannone, il Mercante di Venezia e una miserabile considerazione (che no, non riguarda solo il motorsport)

    di Emanuele Pieroni

    La clemenza non è uguale per tutti: su Andrea Iannone, il Mercante di Venezia e una miserabile considerazione (che no, non riguarda solo il motorsport)
  • 41 anni, 40 gradi e una fascetta di Michael Jordan per fermare i capelli (e il tempo): quella volta che Valentino Rossi ci ha fatto uscire dalla pandemia

    di Tommaso Maresca

    41 anni, 40 gradi e una fascetta di Michael Jordan per fermare i capelli (e il tempo): quella volta che Valentino Rossi ci ha fatto uscire dalla pandemia

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Toprak, Bulega, Petrucci? No, il vero eroe di Misano è Paolo: 75 anni, una Panigale gialla, passione da lacrimoni e questa storia potente

di Emanuele Pieroni

Toprak, Bulega, Petrucci? No, il vero eroe di Misano è Paolo: 75 anni, una Panigale gialla, passione da lacrimoni e questa storia potente
Next Next

Toprak, Bulega, Petrucci? No, il vero eroe di Misano è Paolo:...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy