A poche ore dal quarto di finale contro Ben Shelton, su Jannik Sinner regna l’incertezza. Nessun allenamento sull’erba dell’All England Club, nessuna comunicazione ufficiale. I dubbi sulle condizioni del numero uno del mondo restano, e con ogni probabilità verranno sciolti solo al momento in cui proverà a scendere in campo. La stampa era già posizionata per assistere alla sessione programmata nel primo pomeriggio di ieri, ma pochi minuti prima delle 16 locali è arrivata la notizia: allenamento cancellato. Una scelta che può avere mille letture: precauzione strategica o fastidio ancora troppo intenso al gomito destro, quello che già durante il match contro Dimitrov lo aveva messo in difficoltà. Nonostante l’assenza dal campo, il coach Darren Cahill ha provato a spiegare che “starà bene. È impossibile per lui prendersi un giorno di riposo”. Poi però ha aggiunto un dettaglio: “Ha perso circa 9 chilometri e mezzo sul dritto”. Un modo forse per ridimensionare l’allarme mediatico, ma anche un’ammissione indiretta: il colpo più potente e importante di Sinner, quello che dovrebbe fare male, al momento è limitato.

E allora l’ipotesi che Sinner riesca comunque a presentarsi in campo contro Shelton resta aperta, ma non è una certezza. Proprio per questo motivo, l’organizzazione di Wimbledon ha preso una decisione clamorosa: il match di Sinner non si giocherà sul Centre Court, ma è stato spostato sul Campo 1. Una scelta mai vista per un numero uno del ranking ancora in corsa nel torneo, soprattutto in una fase avanzata come i quarti di finale. Dietro la decisione, c’è il timore che l’azzurro possa ritirarsi prima dell’inizio della partita, o magari durante il match? In entrambi i casi, gli organizzatori vogliono evitare che il pubblico del Centrale rimanga deluso. Così, al posto di Sinner è stato programmato Djokovic contro Flavio Cobolli, sfida che promette spettacolo e che, almeno sulla carta, offre maggiori garanzie di regolarità. Intanto resta un fatto: Sinner non si è allenato, se non un po’ indood, non ha parlato, non ha dato segnali ufficiali di miglioramento. La risonanza magnetica ha escluso lesioni gravi, ma il dolore persiste. Il gomito farà la differenza. Ma anche il coraggio, la gestione del dolore e l’adrenalina di un match che può valere molto più di una semifinale.