La “Fondazione Alleanza Nazionale”, facente capo a Fratelli d’Italia, avrebbe versato 30 mila euro all’associazione Acca Larenzia. Proprio quella, sì, il cui nome ogni anno salta sulle cronache dei giornali per le polemiche sul raduno dedicato ai fascisti uccisi durante gli anni di piombo, con tanto di saluti romani, apologie del fascismo potenziali o reali e quant’altro. Secondo quanto riportato da un’inchiesta di Domani, i soldi sarebbero stati versati per acquistare l’ex sede del Movimento Sociale Italiano, il partito di Giorgio Almirante dal quale è derivato Fratelli d’Italia. L’immobile di 50 metri quadrati in via Acca Larentia, a Roma, nel quartiere Tuscolano, è stato di proprietà dell’Inail fino al 2023, quando venne acquistato dall’associazione di estrema destra per 68 mila euro, 30 mila dei quali sarebbero stati elargiti proprio dalla fondazione facente capo a Fratelli d’Italia. Si tratta di un edificio molto caro al partito di Giorgia Meloni in quanto ne rappresenta la storia, e questo può spiegare il fatto che la “cassaforte di FdI” avrebbe deciso di donare parte della somma necessaria all’acquisto, anche se quanto scoperto da Domani va di fatto apparentemente contro ogni tentativo da parte della premier di dichiararsi lontana da ogni estremismo.
Nel documento del rogito viene riportato che 30 mila euro arriverebbero appunto da un’elargizione liberale fatta dalla fondazione Alleanza Nazionale, risalente al 19 maggio 2023. Nel consiglio di amministrazione della fondazione ci sono, tra gli altri, anche Arianna Meloni e Fabio Rampelli. Ora potrebbe risultare ben difficile potersi dissociare, soprattutto a livello di immagine, anche se qualcosa per mettere le mani avanti ovviamente è stato fatto. Nonostante la donazione, infatti, l’unico proprietario risulterebbe essere l’associazione Acca Larenzia: la Fondazione Alleanza Nazionale avrebbe soltanto un diritto di prelazione in caso di vendita, tale da riprendere indietro i soldi versati nel momento in cui Acca Larentia decidesse di vendere l’immobile. Inoltre, sempre per non immischiarsi troppo, i soldi della donazione non comparrebbero esplicitati nel bilancio 2023 della Fondazione, Domani, che avrebbe contattato la fondazione stessa senza ricevere risposte, ipotizza che la somma sia confluita in altre voci di bilancio (ipotesi chiaramente tutta da verificare).
Eppure è uscito tutto allo scoperto, e si attendono ovviamente dichiarazioni a riguardo da parte dei pezzi grossi del partito di Giorgia Meloni. Il motivo principale risiede nei destinatari della somma, ovvero l’associazione Acca Larenzia, che sui social si segnala per commemorare i camerati caduti al grido di “Presente!”, e della quale farebbero parte diversi personaggi, come scrive Domani, di CasaPound, ex parlamentari Msi e Alleanza Nazionale e altri nostalgici. Visto che gli esponenti di Fratelli d'Italia hanno sempre avuto una certa riluttanza nel rinnegare i legami con quella specifica, anche se piccola, fetta di elettorato, viene difficile pensare che si espongano proprio ora, ma...