Nell’inchiesta “Doppia curva” della procura di Milano su Inter e Milan al centro c’è San Siro. Il tifo è solo un elemento dei molti che costituiscono il mondo ultras. E forse nemmeno quello più importante. I nomi coinvolti sono pesanti, sia per la Nord che per la Sud. Andrea Beretta, Luca Lucci, Antonio Bellocco, Marco Ferdico, Islam Hagag, Christian Rosiello: persone che avevano il dominio delle curve. Lo stadio Meazza, però, è solo il punto di partenza per un progetto più grande. I leader ultrà, infatti, hanno intessuto rapporti che vanno dall’imprenditoria, ai locali notturni, fino alla sicurezza personale. Emblematico il nome di Fedez in questo senso. Ma non è l’unico esponente del mondo musicale coinvolto: ci sono anche Emis Killa e Lazza di mezzo. Nessuno di questi è comunque indagato. Tutti e tre, però, coltivavano rapporti con la curva Sud del Milan. Qual è la chiave per comprendere questi legami? Nella puntata di stasera de Lo Stato delle cose su Rai Tre, programma condotto da Massimo Giletti, verrà mostrato un servizio realizzato da Enrico Lupino, in cui l’inviato intervista anche il direttore di MOW, Moreno Pisto: immagini e documenti esclusivi che descrivono la realtà della Why Event, società di eventi creata dalle compagne di Lucci e Matteo Norrito (anche lui in carcere). Grazie alla Why Event e alla mediazione di Islam Hagag, inserito da tempo nelle famiglie di ‘ndrangheta, gli ultrà organizzavano concerti e serate in diversi locali della Calabria.
Il direttore Pisto e Lupino sono andati nella sede legale della società di eventi, per vedere cosa si nasconde dietro a quel nome. È reale oppure solo una copertura? E cosa c’entrano i rapper Emis Killa, Lazza e Fedez? Quanto conta la Calabria in tutto questo? A Lo Stato delle cose, Moreno Pisto ed Enrico Lupini cercheranno di trovare un filo che colleghi i vertici della ‘ndrangheta, le curve di San Siro e il panorama musicale milanese.