Qualche risposta è arrivata, ma le domande continuano a essere tante. Silvio Schembri, inviato di Rai 3 per il programma Lo Stato delle cose di Massimo Giletti, ha incontrato Beppe Sala per parlare dell’inchiesta Doppia Curva sugli ultras di San Siro. Il sindaco di Milano, però, è stato chiaro: bisogna lasciar lavorare la Procura, chi ha sbagliato deve pagare. “Quando avremo un quadro completo prenderemo provvedimenti”, ha detto il primo cittadino. Il ruolo di Pino Caminiti nella gestione dei parcheggi, la presunta corruzione di Manfredi Palmeri, i business paralleli degli ultras, la mafia in città: per tutto questo serve aspettare. I tifosi milanisti, come emerso dall’indagine, coltivano rapporti stretti con Emis Killa e Fedez. Il primo è indagato per associazione a delinquere e già diverse settimane fa erano state trovate delle armi in casa sua. Fedez, invece, è amico di Luca Lucci: da lui ha cercato protezione (un bodyguard “pirotecnico”), un aiuto per l’introduzione della bibita Boem a San Siro e il supporto nella vicenda legata al pestaggio di Cristiano Iovino (per il quale Fedez non è indagato). E a proposito di questa storia da Giletti emergono delle novità: sembra che Fabrizio Corona abbia in mano il bonifico che lui stesso avrebbe fatto - per conto di Fedez – sul conto del personal trainer aggredito dopo il litigio al The Club. Dopo i fatti della notte tra il 21 e il 22 aprile Iovino non denunciò il rapper. Di questi soldi parlerà Corona nella prossima puntata di Falsissimo. Ma c’è un’altra notizia, e stavolta la dà il direttore di MOW, Moreno Pisto.


Pare che Fedez abbia minacciato l’ex re dei paparazzi: “Fabrizio Corona mi ha detto che Fedez continua a minacciarlo”, sottolinea Pisto. E sembra che abbia addirittura detto “ti veniamo a prendere”. Di questo, però, dovrà rendere conto Corona a Falsissimo. Il motivo dello scontro, oltre al gossip e alle rivelazioni sulla storia del rapper con Chiara Ferragni, sarebbero delle chat di Fedez, che non è accusato di nulla dalla Procura, con Luca Lucci. Il Toro della Sud, ormai è chiaro, è uno dei cardini dell’inchiesta della Procura: lo è per i rapporti con i calabresi, per il carisma e il dominio che esercitava in curva. E lo è per le amicizie che contano.
