Pecco Bagnaia, neo Campione del mondo di MotoGP, è stato invitato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. Noi di MOW eravamo presenti all’incontro che, insieme a Pecco, ha visto la partecipazione di una delegazione della Ducati composta da manager e tecnici, oltre a Giovanni Malagò (presidente CONI) e Giovanni Copioli, numero uno di FMI. Nella sala d’onore un Pecco visibilmente emozionato è stato il primo a prendere la parola, dopo un breve inceppo per la momentanea scomparsa del discorso sul suo smartphone. Qualche risata generale e poi il suo intervento: “Egregio signor presidente, innanzitutto desidero ringraziarla a nome mio, e di tutta la Ducati, per averci ricevuto qui al Quirinale", le parole di Bagnaia. "Per noi è un vero onore, sia professionale che personale. Quest’anno siamo riusciti ad ottenere dei risultati fantastici, aggiudicandoci una tripletta MotoGP: titolo costruttori, titolo team e titolo piloti. Quest’ultimo ci rende davvero tanto orgogliosi, perché è la massima ambizione nel nostro sport e vincerlo da italiani, con moto italiana, è sicuramente qualcosa che ci rende ancora più fieri, considerando i cinquant’anni dall’ultimo avvenimento di Giacomo Agostini”.
Bagnaia ha tenuto a sottolineare quanto il successo sia arrivato grazie al lavoro di squadra, perché dietro alla figura del pilota c’è un team di professionisti che troppo spesso rimane nell’ombra: “E’ stato un anno frutto di molti anni di duro lavoro, sia da parte mia che da tutta la squadra. Insieme siamo riusciti a rendere me stesso e la moto il punto di riferimento del nostro campionato, dimostrando di essere i più competitivi sia in qualifica che in gara, ottenendo il record di prime file e di podi. Due settimane fa a Valencia ho coronato il mio sogno, e gli ultimi metri prima di arrivare al box li ho percorsi portando con me la bandiera italiana. Da italiano ho sentito ancora di più questo grande risultato. Risultati così importanti si raggiungono solo in team, perché è vero che il pilota è da solo in pista, ma senza la squadra dietro non si arriva da nessuna parte”. Uno scroscio di applausi ha accompagnato la fine del discorso di Bagnaia che ha poi consegnato al Presidente il casco speciale usato al Mugello, in segno di ringraziamento per l’invito arrivato il giorno della vittoria a Valencia, a dimostrazione di quanto l’obbiettivo raggiunto sia storico sia per la Ducati che per l’Italia. Poi, a prendere la parola Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati: “È un vero onore oggi essere al Quirinale ricevuti dal Presidente della Repubblica. Ducati è un’azienda globale con salde radici nel nostro Paese. A dimostrazione del livello raggiunto dagli atenei nazionali e della competenza tecnologica del nostro Paese, la maggior parte degli Ingegneri Ducati proviene dalle università italiane. Siamo orgogliosamente ambasciatori del Made in Italy e onoriamo questa responsabilità quotidianamente, apponendo un piccolo tricolore su ogni moto Ducati venduta nel mondo”.
Immancabile il discorso del Presidente Sergio Mattarella, che si è congratulato con tutto il team, non solo per il successo ottenuto, ma anche per l’immagine che hanno reso dell’Italia nel mondo: “Benvenuti al Quirinale, è un gran piacere avervi qui. Avere Pecco Bagnaia, per ringraziarlo di questo successo, e per sottolineare quanto sia importante il fatto che abbia coinvolto tutti i nostri concittadini. Credo che Valentino Rossi sia felice di vedere che la storia del successo continua con altri protagonisti. Complimenti a tutti, perché il successo in pista si ottiene con il lavoro di tante persone. Il successo di quest’anno è particolarmente importante, avere un campione del mondo italiano su moto italiana è molto soddisfacente. Mi auguro che questi successi continuino, e ci sarà sempre posto al Quirinale per sottolinearli. Grazie per l’immagine che rappresentate del nostro paese”. A fine intervento, e dopo le consuete foto di rito, la delegazione si è spostata nel cortile d’onore del Palazzo, dove ad attenderli c’era la Desmosedici di Pecco, la moto con cui ha vinto il titolo mondiale a Valencia. Abbandonati i toni più formali, il presidente ha indossato le vesti del fan, esprimendo delle piccole curiosità sul mondo delle corse, a cui ha risposto l'ingegnere Gigi Dall'Igna, che ha spiegato le caratteristiche della Desmosedici con cui ha trionfato Bagnaia, e non solo: "Stiamo già proggettando la moto del prossimo anno, debutterà a febbraio".