I vicini non si scelgono. E non li ha scelti nemmeno Islam Hagag, tornato a casa pochi giorni fa per scontare i domiciliari dopo la condanna a 3 anni e 4 mesi nel processo Doppia Curva. Stessa sorte per Fabiano Capuzzo, condannato a 4 anni e 4 mesi e anche lui tornato a casa. Il primo giorno di rientro, però, Hagag si è reso protagonista di una vicenda che sembra uscita da una commedia all’italiana, da film dei fratelli Vanzina. Peccato che i personaggi non fossero interpretati da Christian De Sica o Massimo Boldi. L’ultrà avrebbe litigato dal balcone di casa sua con una signora, anche se al momento non sono chiari i motivi. La vicenda ha assunto rilievo giudiziario perché un vicino, un Carabiniere, ha ripreso la scena e trasmesso il materiale alla Procura, che ha disposto il ritorno di Hagag in carcere. Ora Islam è stato richiuso a Monza. Dai Tribunali però arrivano novità anche per la curva Nord. È stato infatti richiesto il riesame per Renato Bosetti e Mauro Nepi, entrambi condannati in primo grado rispettivamente a 4 anni e 4 mesi e 4 anni. La decisione spetterà al giudice, che valuterà la richiesta. La curva Nord tramite un comunicato ha annunciato che la protesta proseguirà “fino a data da destinarsi”. Niente tifo a San Siro, per ora. Le ragioni sono le stesse che abbiamo più volte ricordato: le blacklist adottate da società, Procura e Questura per la vendita degli abbonamenti, i divieti sugli striscioni, le misure restrittive nei confronti degli ultras e i prezzi elevati per i posti in curva. I gruppi temono che ad essere sacrificati saranno i valori ultrà, l’identità e il senso di appartenenza alla maglia e ai colori dell’Inter. Queste norme, comunque, valgono solo per le partite casalinghe e non per le trasferte.

Mercoledì 17 settembre l’Inter affronterà l’Ajax ad Amsterdam nella prima partita di Champions League. Per Christian Chivu, reduce da due sconfitte pesanti in campionato contro Udinese e Juventus, si tratta di un’occasione importante per dare una svolta alla stagione. E la curva Nord ci sarà: fonti interne al tifo organizzato confermano che anche i tifosi finiti in blacklist hanno acquistato i biglietti, assicurando il sostegno della tifoseria in un momento delicato. Cori e bandiere saranno dunque presenti. Serve anche questo a Chivu e alla squadra. Ma per San Siro la soluzione sembra ancora lontana.
