Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, sulle polemiche sul cibo e le tradizioni culinarie ha sempre avuto un sacco di idee (ed esternazioni) originali: fra l’imperativo caseario di imporre formaggi (e vini) italiani nei menù di tutti i ristoranti, all’ultima dichiarazione di natura geopolitica in cui, di fronte ai microfoni dell’agenzia Vista evidenziò quanto fosse importante, anche in politica “Stare a tavola discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino, dialogare…” non mancando di sottolineare “Quante guerre non ci sarebbero state di fronte a cene ben organizzate”. Definire se ci sarebbero state più o meno guerre, organizzando grandi cene eleganti fra politici che notoriamente si odiano – immaginiamo per esempio un gran gala con Putin e Zelensky, Biden e Trump, ma anche Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, perché no – non è ad oggi un’impresa facile. Ma tralasciando le cene eleganti, dove forse l’unico vero predecessore in grado di dare loro un senso non è più fra noi, come reagirebbe il Ministro Lollobrigida di fronte a un bel piattone a base di insetti? Magari locuste fritte o perché no, una zuppa bruchi come quella degli Umpa Lumpa del La Fabbrica di cioccolato.
![La disgustosa zuppa di bruchi degli Umpa Lumpa in una scena del film La fabbrica di cioccolato (2005)](https://img.stcrm.it/images/37498638/2000x/20240522-121108109-9228.jpg)
Proprio sugli insetti a tavola, rispetto alla commercializzazione anche in Italia approvata dall’Unione Europea, lo scorso gennaio Lollobrigida aveva dichiarato alla Camera: “La possibilità di usare la farina di larva gialla, di locusta migratoria, di grillo domestico, di verme della farina minore, ha destato non poca preoccupazione e allarme. Se l’Europa dice che è lecito acquistare e nutrirsi di insetti, il governo italiano sostiene che dev’essere garantita anche la possibilità di non farlo” aggiungendo anche quanto fosse importante conoscere “l’origine dell’insetto” servito (forse perché è meglio che sia italiano? Vien da chiedersi).
![Il Ministro Francesco Lollobrigida](https://img.stcrm.it/images/37498651/2000x/20240522-121319063-1688.jpg)
Peccato che la commercializzazione e il cibo a base di insetti è ormai realtà, non solo per le varie “leccornie” che da tempo si trovano sugli scaffali dei supermercati nelle grandi città – come i prodotti della Nutrinsect, azienda italiana che recentemente aveva dichiarato di produrre alimenti con “farina di grilli sostenibile e made in Italy” – ma anche per il Guru Food Festival, in corso dal 22 al 26 maggio a Grugliasco, comune nell’area metropolitana di Torino. Il festival, che propone un viaggio gastronomico e numerosi stand espositivi sulle cucine del mondo, ha infatti fra i suoi espositori anche Entonote, un foodlab che crea eventi sui cibi tabù, fra cui, ovviamente, spiccano proprio gli insetti, come grilli e formiche; oltre a questo si aggiunge poi anche l’azienda Small Giants, che presenta diverse campionature di insetti commestibili, intesi come il nuovo vero cibo del futuro.
![Piatti a base di insetti](https://img.stcrm.it/images/37498657/2000x/20240522-121715740-5684.jpg)
Certo, non siamo ancora ai livelli dei temutissimi wet market asiatici, dove pullulano insetti giganti, croccanti e soprattutto vivi, esposti insieme a molti altri poveri animali ingabbiati; eppure, per quanto l’idea possa non convincere, gli insetti in tavola sono un fatto e sempre più spesso faranno parte della nostra alimentazione. Ma il Ministro Lollobrigida lo sa? Consigliamo una visita al Guru Food Festival, che fra le altre cose, è gratuito.
![https://mowmag.com/?nl=1](https://img.stcrm.it/images/37498693/2000x/20240418-075205883-6359.jpg)