Ecco che la Serie A sta per ricominciare. Il 23 agosto si gioca la prima giornata della stagione 2025/26. Una pausa estiva che quest’anno, con il Mondiale per Club, è stata più corta del solito. Ma come arrivano le squadre ai blocchi di partenza? E cosa dobbiamo aspettarci dal campionato che sta per iniziare? Ne parla Paolo Ziliani sul Fatto Quotidiano: “Ma se sull'imparzialità degli arbitraggi non resta che accendere un cero alla Madonna, sul rispetto delle regole amministrative non c'è bisogno di aspettare che il pallone rotoli per sapere se tutto è in regola. Già oggi, per quanto riguarda la Juventus, sappiamo che di regolare non c'è niente”. Ziliani aggiunge che “ancora una volta si partirà con 19 club che hanno un regolamento da rispettare e il ventesimo (o il primo?) che le regole se le fa in casa. Senza che nessuno obietti”. “E a dirlo” – aggiunge – “non sono io, ma gli enti competenti e gli organi preposti ai controlli: anche se come sempre accade tutti fanno finta di niente”. A cosa si riferisce la firma del Fatto? Al bilancio della Vecchia Signora risalente al 2022, l’anno della penalizzazione e della squalifica dalle coppe europee. E spiega così: “Il 25 ottobre 2023, cioè 21 mesi fa, con una delibera ufficiale (la 22858) la Consob ha ufficialmente comunicato l'accertamento della ‘Non conformità del bilancio d'esercizio al 30 giugno 2022 e del bilancio consolidato semestrale al 31 dicembre 2022 della società Juventus’, la quale cambiò l’intero CdA, “ma senza cambiare il modo, illecito, di stilare i bilanci”. Questo prima che la Consob convocasse il club per ascoltare “le contro-deduzioni portate in discolpa”, ma “respinte in toto”.

“La nuova società presieduta da Ferrero si sta comportando come la vecchia, non rispetta i principi contabili basilari come lo Ias 38 relativo alle plusvalenze (e altri) ei suoi bilanci sono da considerare ‘non conformi’, cioè irregolari. Come quelli di Agnelli”. Dunque, a quel punto, cosa è cambiato? “È successo che nel più totale silenzio dei media sulla vicenda, che pure è la fotocopia di quella che nella primavera 2023 ha portato allo tsunami sportivo (e non solo: il processo penale a Roma è tuttora in corso) che tutti ricordiamo, il club bianconero ha fatto ricorso al Tar cristallizzando il procedimento. Sono passati ventun mesi e il Tar, udite udite, non si è ancora pronunciato”. Intanto la stessa Consob “ha sanzionato anche Deloitte”, la società incaricata per revisionare i bilanci della Juve. “Il tutto mentre al Tribunale di Roma il 27 giugno Andrea Agnelli e gli altri dirigenti juventini a processo per l'inchiesta Prisma hanno chiesto il patteggiamento: il 22 settembre il Gup Anna Maria Gavoni renderà note le sue decisioni. Inutile dire che anche se le delibere Consob sono atti pubblici e riguardano fatti nuovi, non compresi nelle carte dell'Inchiesta Prisma, la Procura Fige dorme il sonno dei giusti”. Ma non è tutto, perché “in un diverso processo in svolgimento a Roma, quello sull'eredità sottratta alla madre Margherita dai figli John, Ginevra e Lapo Elkann, sul banco degli imputati oltre a John, che della Juve è il proprietario, è finito anche Gianluca Ferrero, commercialista degli Elkann e nuovo presidente della Juventus”. Quest’ultimo è in “una posizione delicatissima”, dato che deve rispondere “oltre che di truffa ai danni dello Stato anche di ‘falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico’”. Ziliani infine chiude così: “Quel che è certo è che la sua vita da presidente della Juventus, come fu per Agnelli a fine 2022, è ormai giunta al capolinea. Avanti un altro”.

