L’affaire Boccia non accenna minimamente a placarsi, ma anzi, mentre la mancata “Consigliera dei grandi eventi” di Pompei, Maria Rosaria Boccia, è stata persino “ingaggiata” come ospite di Bianca Berlinguer a “È sempre Cartabianca” su Mediaset, per la puntata del 10 settembre (e chissà cosa ne pensa Giorgia Meloni…), l’ormai ex ministro Sangiuliano ha ben altro a cui pensare dato che è ufficialmente indagato per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio dalla procura di Roma. L’iscrizione nel registro degli indagati è dovuta in particolare a una denuncia presentata dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra Angelo Bonelli, per cui Gennaro Sangiuliano sarà costretto a dare maggiori spiegazioni sull’effettivo ruolo ricoperto da Maria Rosaria Boccia all’interno del suo ministero, non essendo lei stessa mai, di fatto, nominata, ma avendo – presumibilmente – collaborato col ministro senza avere alcun titolo o diritto. Come se non bastasse, anche la Corte dei Conti del Lazio ha aperto un fascicolo a carico di Sangiuliano per danno erariale legato alle (eventuali) spese sostenute dal ministero – dunque fondi pubblici – per gli spostamenti e le attività di Boccia, a proposito dei quali lei stessa ha “testimoniato”, postando sul suo profilo Instagram numerose fotografie, video, oltre alle famose e-mail in copia, dimostrando il suo “coinvolgimento” nell’organizzazione del G7 Cultura, che si terrà tra 19 e il 21 settembre, dove, se le e-mail fossero vere, ha avuto accesso a materiale riservato.
Mentre la 41enne di Pompei, dopo la prima intervista rilasciata a La Stampa, seguita da quella con La7, sembra non riuscire a stare lontana dalle telecamere, diventata ormai una vera e propria “influencer”, passando in pochi giorni da qualche migliaio di follower a ben 129mila, sia l’ex ministro che palazzo Chigi, e in particolare Giorgia Meloni, sarebbero – pare – in allarme per ciò che la donna potrebbe ancora rivelare in tv, aggravando ulteriormente la posizione di Sangiuliano. Se la relazione affettiva tra i due - confermata da lui nel corso dell’intervista al tg1, su cui invece lei è stata molto più vaga – resta un affare “privato”, Sangiuliano dovrà dimostrare alle autorità che non ha davvero sborsato “neanche un euro per la dottoressa Boccia”, in particolare per i numerosi eventi, cene, viaggi tra Puglia, Liguria, Napoli, Ischia e Procida, e persino alcuni concerti a cui Maria Rosaria Boccia si sarebbe recata, a suo dire, accompagnata a spese del ministero (si parla di concerti dei Coldplay e de Il Volo). L’ipotesi è infatti quella che Sangiuliano possa aver inserito tutte le spese nei rimborsi che gli spettavano in qualità di ministro per le sue missioni e attività, che sarebbero però incompatibili con il ruolo e l’attività della 41enne di Pompei. Chi tra i due ha insomma detto la verità, Maria Rosaria Boccia o Gennaro Sangiuliano? Ancora difficile da determinare con certezza, ma indubbiamente la situazione non sembra mettersi bene per Sangiuliano. Staremo a vedere.