La strategia difensiva di Gennaro Sangiuliano ruota tutta intorno a un punto: i soldi pubblici. Il ministro della Cultura, aiutato spudoratamente in questo dal Tg1 e dall’agenzia di stampa Adnkronos, ha affermato e riaffermato che i viaggi di Maria Rosaria Boccia li ha pagati lui, di tasca propria. Sarebbe questo a renderlo non ricattabile. La bionda sedotta e abbandonata ha commentato in diretta l'intervista al Tg1, dando del bugiardo all'ex fedifrago. Ammesso e non concesso che i viaggi li abbia pagati Sangiuliano nella veste di Gennaro, e non in quella di ministro, rimane il problema dei rimborsi che spettano ai deputati della Repubblica. Sul sito del Mic è tutto documentato, anche se al momento i dettagli dei rimborsi si fermano al 30 giugno del 2024. Sangiuliano ha detto, nell'intervista al telegiornale, che ha cominciato a frequentare la Boccia a maggio. A quanto risulta dall'elenco dei rimborsi, nero su bianco, da maggio in poi sono stati effettuati ben 6 viaggi in due mesi soltanto nella zona del napoletano. Ischia, Procida, la costiera amalfitana, Napoli, San Giugliano, Pozzuoli, Portici, Santa Maria Capua Vetere e poi ancora. La domanda è: come mai questo incremento di viaggi a Napoli proprio a partire da maggio? Erano tutti viaggi istituzionali o una scusa per stare vicino all'amante? Entriamo nel dettaglio.
Dal 2022 al 2024, nell'arco quindi di due anni, il ministro Sangiuliano ha chiesto rimborsi per viaggi a Napoli e provincia soltanto 6 volte. Lo stesso numero di viaggi effettuati in due mesi, tra maggio e giugno di quest'anno. Alla luce della data di inizio della sua relazione con Maria Rosaria Boccia, suona quantomeno sospetto. Vediamo le spese. Per le date del 10 e 11 maggio Gennaro Sangiuliano ottiene un rimborso di 300 Euro, relativi a un viaggio a Sorrento(NA), Angri(SA), Furore(SA), Atrani(SA), Positano(SA), Vico Equense(NA) e Napoli. Dal 17 al 19 maggio è di nuovo in zona, e carica un rimborso di 429 Euro per una trasferta a Eboli(SA), Padula(SA), Baronissi(SA), Pellezzano(SA), Napoli-Casapesenna(CE), Sessa Aurunca(CE), Caserta, Nola (NA) e Giugliano in Campania (NA). Il 21 maggio è ancora di ritorno a Napoli, dopo un giorno a Firenze, e per le due città riceve 179 Euro. Può bastare? No, perché il 24 maggio, passati solo 3 giorni, è di nuovo a Procida: 43,40 Euro di rimborso spese. Poi gira per l'Italia, ovviamente facendo di nuovo scalo nel napoletano. Dal 26 al 28 maggio Sangiuliano compie un vero tour de force di due giorni, dal Friuli al Veneto fino alla solita lista partenopea: Napoli, Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Sant'Anastasia, Portici, Santa Maria Capua Venere e Aversa. Miracoli dell'amore? Il rimborso in questo caso è di 511,60 Euro. Fine? No, perché complice la bella stagione ci escono fuori ancora due gitarelle a Ischia. La prima il 6 giugno, per 41,70 di spesa, la seconda il 14 e 15 giugno, costata 63 Euro.
Importi non eccessivamente alti rispetto alla tipologia di viaggio, come si vede, ma una parte di rimborso spese c'è stata, e l'abbiamo pagata noi cittadini. Motivo per cui sarebbe giusto, oltre che interessante, sapere i motivi esatti delle spese e dei viaggi, la cui frequenza verso Napoli e dintorni è aumentata vertiginosamente a partire da maggio, tanto da coprire in soli due mesi la quantità di visite effettuate nei due anni precedenti. Se non altro questi numeri danno nell'occhio, e ricordano un po' la scena della Pina, la moglie di Fantozzi, che aveva la casa piena di sfilatini perché innamorata del panettiere Abatantuono. Chissà se il ministro spiegherà anche questo in un'intervista lacrimevole, o se lascerà guardare gli scontrini a qualche altra agenzia stampa, o se magari nel frattempo sarà Maria Rosaria Boccia a tirare fuori la verità. Rimane il fatto che se fughe romantiche sono state, almeno una piccola parte gliela abbiamo offerta noi. Viva l'amore.