image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Via al processo per l’omicidio Boiocchi: 150mila euro di risarcimento alla famiglia dello Zio, ma inizialmente dovevano essere 200. Intanto Maurino Nepi semina zizzania in carcere. E Bellebuono parlerà?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

  • Foto Ansa

10 dicembre 2025

Via al processo per l’omicidio Boiocchi: 150mila euro di risarcimento alla famiglia dello Zio, ma inizialmente dovevano essere 200. Intanto Maurino Nepi semina zizzania in carcere. E Bellebuono parlerà?
La famiglia di Vittorio Boiocchi è seduta in prima fila: è il giorno della prima udienza del processo per l’omicidio dello Zio. Una delle figlie, Roberta, è incinta, mentre la vedova di Vittorio stringe la mano al pm Paolo Storari prima dell’inizio. Mirko Perlino legge la prima proposta di risarcimento, fatta a nome dei Ferdico e di Pietro Andrea Simoncini: 150mila euro, ha già un assegno di 50mila a nome di Giovanna Pisu. Inizialmente si parlava di 200mila euro, ma l’offerta formalizzata è più bassa. In ogni caso, la famiglia ritiene “incongrua” quella somma, com’era prevedibile. Le prossime udienze sono già fissate tra aprile e maggio. Nel frattempo Maurino Nepi si comporta in modo strano in carcere e Perlino rimette il mandato come suo difensore. Resta poi un silenzio che pesa: quello di Daniel D’Alessandro “Bellebuono”

Foto Ansa

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Comincia così il processo per l’omicidio di Vittorio Boiocchi colpito da cinque colpi di pistola sotto casa sua, in via Fratelli Zanzottera, il 29 ottobre 2022. In Corte d’Assise, Tribunale di Milano, ci sono poche persone. In prima fila sono sedute le tre figlie, tra cui Roberta, che ora è incinta, e la moglie dell’ultrà, Giovanna Pisu. Gli imputati sono tutti collegati dal carcere: Andrea Beretta, il mandante; Gianfranco e Marco Ferdico, gli organizzatori; Pietro Andrea Simoncini e Daniel D’Alessandro “Bellebuono”, gli esecutori. La prima udienza comincia in ritardo, la gente entra ed esce dall’aula, ci sono anche delle studentesse venute ad assistere. Prima dell’inizio la vedova Boiocchi si avvicina al pm Paolo Storari e gli stringe la mano sorridendo. Storari ha l’aria stanca, ma l’atmosfera in generale è distesa: tutti sanno che è solo un inizio, che la vera partita si giocherà nelle prossime udienze. Non sono molti i giornalisti presenti, ma quelli che ci sono scambiano qualche parola sottovoce soprattutto con gli avvocati Jacopo Cappetta e Mirko Perlino. Beretta è diventato collaboratore di giustizia, ha parlato del piano ordito ai danni del vecchio capo ultrà; gli altri, chi più chi meno, hanno cominciato ad aprirsi con i pm Paolo Storari e Stefano Ammendola. Bellebuono invece no, lui continua a non parlare. In aula l’avvocato Mirko Perlino legge l’offerta formulata per il risarcimento: 150 mila euro a nome di tre ultras, Pietro Andrea Simoncini e Gianfranco e Marco Ferdico. La famiglia dello Zio, rappresentata dal legale Marco Ventura, ritiene la “cifra incongrua” e dunque rifiuta. Inizialmente la somma doveva essere di 200mila euro oltre alla richiesta di non presentarsi come parti civili. L’avvocato Perlino fa sapere che c’è già un assegno da 50mila euro intestato alla vedova di Vittorio e che gli altri 100mila saranno versati tassativamente entro il 30 gennaio 2026. Un’offerta iniziale il cui rifiuto era prevedibile. Il 9 aprile si procederà con l’esame degli imputati, mentre il 25 e 27 maggio ci sarà la requisitoria. I tempi saranno rapidi, quindi. Saranno ammesse le riprese televisive, ma non potranno essere inquadrati né i testimoni né i pubblici ministeri. Storari e Ammendola hanno comunicato che chiameranno a testimoniare solo un agente della polizia giudiziaria.

Andrea Beretta
Andrea Beretta

Arrivano anche Franco Caravita, uno dei grandi vecchi della curva nerazzurra, e Francesco De Nigris, detto Chiccone, l’uomo che ha accompagnato Boiocchi a casa prima dell’inizio di Inter-Sampdoria di quel 29 ottobre. Lo lascia in via Fratelli Zanzottera e riparte. Pochi istanti dopo i due killer raggiungono lo Zio e aprono il fuoco, ma Chicchone non vede niente, non sa niente, e infatti non è mai stato indagato. Caravita e De Nigris si siedono dietro alla famiglia di Vittorio, restano fino alla fine, poi si mettono defilati a parlare con Storari, lo seguono nei corridoi del Tribunale quando il pm si ritira: chiedono spiegazioni sulle blacklist, dicono che loro non c’entrano nulla con queste storie, che i “malandrini” (così li aveva chiamati Caravita il giorno della protesta fuori dalla sede dell’Inter) sono già tutti dentro. Il pm, però, non sembra intenzionato a fare passi indietro: si va avanti col pugno duro e gli uomini della curva subiranno le conseguenze di ciò che è accaduto. Beretta si vede a malapena nel monitor, Ferdico è a braccia incrociate con una felpa grigia Nike e lo sguardo fermo. Loro due, insieme ad Antonio Bellocco, avevano preso il potere in curva Nord negli ultimi tre anni. L’ipotesi, confermata dalle parole di Berro, è che l’omicidio di Boiocchi fosse propedeutico al controllo di tutti i business legati al mondo ultrà nerazzurro. La salita di Bellocco, invece, sempre secondo Beretta, serviva a mettere un freno alle possibili pretese di altre fazioni. Caravita dice che l’omicidio dello Zio non è servito a nulla, e il caos esploso nei successivi tre anni gli dà ragione, almeno in parte. Il 4 settembre e l’assassinio di Totò chiudono definitivamente il vecchio corso di curva Nord. In carcere per il processo Doppia Curva c’è anche Maurino Nepi, amico di lunga data di Beretta, colui che propose i Ferdico come “risolutori” del “problema” Boiocchi. Nepi si starebbe comportando in maniera strana: semina zizzania, rinnega i vecchi amici, ma i 15mila euro da Beretta se li è comunque presi. Un atteggiamento poco collaborativo che ha portato Mirko Perlino a rimettere il mandato come suo difensore.

Mauro Nepi, Andrea Beretta e Marco Ferdico
Mauro Nepi, Andrea Beretta e Marco Ferdico

Le domande sono sempre le stesse: perché Bellebuono non parla? Qualcuno gli ha promesso qualcosa? Pare che nella prossima udienza possa leggere un memoriale, in cui forse spiegherà meglio la sua posizione e magari manderà dei messaggi ai suoi ex amici. Anche perché si sente tradito: lui ha sempre dato tutto per la curva, ma i suoi compagni lo trattavano come uno che non contava niente, schiavo della sua dipendenza da cocaina. E poi si è messo nei guai per difendere Beretta, rischiando di inimicarsi la famiglia Bellocco. I parenti di Antonio lo chiamano “Danielino”, segno della fiducia che riponevano in lui. Altra questione: Ferdico ha sempre sostenuto che il rapporto tra lui e Totò era sincero, ma allora che fine hanno fatto quei 100mila euro in droga che sarebbero spariti poco tempo prima dell’omicidio? Ad aprile con ogni probabilità saranno presenti in aula Pietro Andrea Simoncini e Marco e Gianfranco Ferdico; più difficile, invece, che venga anche Bellebuono. Beretta si collegherà ancora una volta dal carcere.

Daniel D'Alessandro, "Bellebuono"
Daniel D'Alessandro, "Bellebuono" Ansa

More

Il silenzio assordante del Milan e l’attacco dei Banditi della curva Sud: “Vicenda vergognosa. Vietano lo striscione e non danno motivazioni”. E anche il vessillo dell’Old Clan non sarà esposto

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

No comment

Il silenzio assordante del Milan e l’attacco dei Banditi della curva Sud: “Vicenda vergognosa. Vietano lo striscione e non danno motivazioni”. E anche il vessillo dell’Old Clan non sarà esposto

Tre anni fa moriva Vittorio Boiocchi e proprio oggi la curva Nord torna a tifare: coincidenze, voci, celebrazioni fuori da San Siro e il passato che non passa. Mentre la magistratura punta sempre più in alto

di Domenico Agrizzi e Moreno Pisto

Tempeste

Tre anni fa moriva Vittorio Boiocchi e proprio oggi la curva Nord torna a tifare: coincidenze, voci, celebrazioni fuori da San Siro e il passato che non passa. Mentre la magistratura punta sempre più in alto

Mentalità ultras. Nino Ciccarelli e la curva Nord stanno con la tifoseria del Bologna. Ma cosa è successo? E cosa significa quello striscione esposto fuori da San Siro?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Braccia aperte

Mentalità ultras. Nino Ciccarelli e la curva Nord stanno con la tifoseria del Bologna. Ma cosa è successo? E cosa significa quello striscione esposto fuori da San Siro?

Tag

  • curva nord
  • Inchieste ultras
  • Inter
  • Andrea Beretta
  • Antonio Bellocco
  • Marco Ferdico

Top Stories

  • Delitto di Garlasco: l’avete capito che "sconvolgente" è il verbale e non il video di Andrea Sempio nel pc di Chiara Poggi? Anche gli orari lo raccontano (e fanno pensare)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: l’avete capito che "sconvolgente" è il verbale e non il video di Andrea Sempio nel pc di Chiara Poggi? Anche gli orari lo raccontano (e fanno pensare)
  • Delitto di Garlasco, il padre di Chiara intercettato: “C’è da salvare quello che resta”. L’atteggiamento dei Poggi è inspiegabile se si ignora il filtro dell’umanità (e alcune carte)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco, il padre di Chiara intercettato: “C’è da salvare quello che resta”. L’atteggiamento dei Poggi è inspiegabile se si ignora il filtro dell’umanità (e alcune carte)
  • Delitto di Garlasco: una corrispondenza tra Chiara Poggi e Andrea Sempio, altre telefonate e nuovi capelli trovati? Occhio signori, sono le ore più buie (e pericolose)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: una corrispondenza tra Chiara Poggi e Andrea Sempio, altre telefonate e nuovi capelli trovati? Occhio signori, sono le ore più buie (e pericolose)
  • Delitto di Garlasco: ma il servizio delle Iene che (per ora) non vedremo? Sì, c’entra una donna! Ecco cosa abbiamo scoperto

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: ma il servizio delle Iene che (per ora) non vedremo? Sì, c’entra una donna! Ecco cosa abbiamo scoperto
  • Delitto di Garlasco, Alessandro De Giuseppe, la Iena, è inca*zato più di una iena: “meglio che sto zitto” (ma dice comunque molto)

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco, Alessandro De Giuseppe, la Iena, è inca*zato più di una iena: “meglio che sto zitto” (ma dice comunque molto)
  • Delitto di Garlasco: è stata una notte di follia collettiva? Sì, ma l’unica bomba è il libro che l’avvocato Lovati sta scrivendo

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: è stata una notte di follia collettiva? Sì, ma l’unica bomba è il libro che l’avvocato Lovati sta scrivendo

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Foto

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Sapete chi compra davvero Repubblica? Bin Salman. Da Stellantis a Leonardo, vi spieghiamo cosa c'è dietro e che c'entra l'Arabia Saudita

di Federico Giuliani

Sapete chi compra davvero Repubblica? Bin Salman. Da Stellantis a Leonardo, vi spieghiamo cosa c'è dietro e che c'entra l'Arabia Saudita
Next Next

Sapete chi compra davvero Repubblica? Bin Salman. Da Stellantis...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Chi siamo
  • Privacy