Se c'è una cosa che X, l'ex Twitter, ci ha insegnato nell'era Musk è che l'imprevedibilità è l'unica costante. E oggi, lunedì 10 marzo 2025, lo abbiamo visto chiaramente: il social di Elon Musk è andato in tilt dalle 10:30 del mattino, lasciando milioni di utenti a fissare un feed immobile e inutilizzabile. Uno spettacolo imbarazzante per quella che un tempo era la piattaforma più affidabile per seguire le breaking news. La giornata è iniziata come tante altre: caffè, scroll infinito sui social e poi il colpo di scena. X ha smesso di funzionare. Sito web e app bloccati, impossibile aggiornare il feed, pubblicare o perfino cercare qualcosa. Il messaggio di errore "Si è verificato un problema, prova a ricaricare" è stato il triste epitaffio della giornata per gli utenti, che si sono riversati in massa su Threads per lamentarsi. Perché, ironia della sorte, quando X si spegne, la gente cerca conforto da Zuckerberg. Secondo i dati di DownDetector, in Italia le segnalazioni hanno superato quota 3.000, mentre a livello globale hanno sfondato il tetto delle 20.000. In altre parole, non era il solito glitch: era un disastro tecnico in piena regola. E mentre gli utenti impazzivano, X cosa ha fatto? Niente. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun tweet di aggiornamento (ah, già, non funzionava). La piattaforma di Musk ha mantenuto il solito approccio: ignorare il problema fino a quando non si risolve da solo o fino a quando la gente smette di parlarne. Ma a giudicare dalla quantità di utenti inferociti che hanno intasato i social rivali, questa strategia di comunicazione inizia a scricchiolare.

Non è la prima volta che succede. Dopo l'acquisizione di Twitter nel 2022 per la modica cifra di 44 miliardi di dollari, Musk ha rivoluzionato tutto, spesso con risultati discutibili. Ha licenziato interi reparti, compresi quelli che si occupavano della stabilità della piattaforma, e poi ha iniziato a lanciare aggiornamenti e modifiche al grido di "move fast and break things". Beh, complimenti, Elon: hai rotto tutto. Il blackout ha colpito Stati Uniti, Europa e altre parti del mondo, con utenti che segnalavano di non riuscire nemmeno a caricare la homepage. Il picco delle segnalazioni è stato registrato tra le 10:30 e le 11:30, con una parziale ripresa intorno a mezzogiorno. Ma alle 14:00, ecco di nuovo il crollo. X funzionava a intermittenza, alternando momenti di (apparente) normalità a nuovi down improvvisi. Bug? Server in fiamme? Un esperimento fallito del genio di Tesla e SpaceX? L'ultima grande interruzione era avvenuta nell'agosto 2024, e anche in quel caso X non aveva rilasciato dichiarazioni ufficiali. Alla fine, la domanda è sempre la stessa: Elon Musk riuscirà mai a far funzionare X in modo decente? Oppure continueremo a vivere nell'ansia che, da un momento all'altro, il social si spenga senza preavviso? Nel dubbio, conviene tenere Threads e Bluesky installati. Non si sa mai quando X deciderà di abbandonarci di nuovo.
