image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo visto Il maestro di Di Stefano con Favino alla Mostra del cinema di Venezia: ma com’è? Un film sul tennis che ci dice che non tutti possono essere Sinner. E va bene così

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

1 settembre 2025

Abbiamo visto Il maestro di Di Stefano con Favino alla Mostra del cinema di Venezia: ma com’è? Un film sul tennis che ci dice che non tutti possono essere Sinner. E va bene così
No, non tutti possono essere come Jannik Sinner. Né nel tennis né nella vita. Il maestro di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino parla proprio di questo. C’è chi fallisce, perde e molla una carriera: ecco com’è il film presentato a Venezia

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Dire che lo sport è come la vita, forse, è un’esagerazione. Ci sono al massimo poche partite, una giocata, anche solo un set. Ecco, in quei momenti allora lo sport trascende se stesso. Lo diceva Carmelo Bene a proposito del rovescio di Stefan Edberg. Ma quello non era più nemmeno tennis. Il maestro di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, presentato fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia, di certo non aspira a quel “oltre” che intendeva Bene. Semmai a dare prova di come l’essere umano sia contraddittorio, fallibile, perdente, incompreso. La superficie di Raul Gatti (Favino, appunto) è quella del tennista dal talento sprecato, arrivato fino agli ottavi di finale al Foro Italico, ma più pronto ad ascoltare gli istinti, l’alcol e le donne, che a rispondere come si deve sul campo. È in una clinica privata per curarsi, indossa i polsini anche fuori dal rettangolo per nascondere il suo passato. Grazie a un annuncio pubblicato da una rivista viene contattato dal padre di Felice (Tiziano Menichelli), tredicenne tennista appena entrato nel circuito nazionale. Il genitore (Giovanni Ludeno) ha creato un atleta solido, pronto in difesa a martellare ma che non va mai in attacco. “Scendere a rete è roba da ricchi”, dice. Il maestro, invece, ha un’idea di tennis opposta: Guillermo Vilas è l’esempio, Ivan Lendl troppo robotico. I due partono per una serie di tornei in tutta Italia, si imparano a conoscere, capiscono i difetti e le mancanze reciproche. Il risultato non è l’unica cosa che conta: il valore di un percorso eccede la vittoria, anche quando la sconfitta brucia.

Già Luca Guadagnino, quando è uscito Challengers, aveva parlato della difficoltà di rendere cinematograficamente il tennis. La sfida ne Il maestro è perfettamente affrontata dal regista e da Giogiò Franchini al montaggio. C’è anche un aspetto autobiografico (Di Stefano ha raccontato di aver vissuto un’esperienza simile) a certificare di come i sogni d’infanzia, anche ossessivi, non per forza siano l’unica strada percorribile. La prova di Favino è efficace proprio perché non vuole essere monumentale: restituisce a Raul Gatti l’umanità stanca, ironica e disillusa di chi avrebbe potuto tutto e invece ha scelto altro. Non è un eroe, ma un uomo che inciampa, e Favino lo interpreta con misura, senza compiacimento. Non basta volere per potere: servono talento, ambizione, fortuna. Siamo circondati da vincenti, ultimamente (per fortuna) anche nel nostro tennis. Jannik Sinner è il numero uno, ma anche lui piange, anche lui perde il Roland Garros con tre match point a favore. Probabilmente, in futuro, anche su di lui vedremo un film. Ma non tutti possono essere Sinner. Ci sono gli sconfitti, quelli che non si rialzano dopo essere usciti al primo turno di un torneo, e che per questo decidono di mollare. E va bene anche così.

"Il maestro"
"Il maestro" di Andrea Di Stefano alla Mostra del cinema di Venezia "Il maestro"
https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo visto Frankenstein di Del Toro alla Mostra del cinema di Venezia: ma com'è? È davvero il film della vita del regista? E Jacob Elordi…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

I nuovi mostri

Abbiamo visto Frankenstein di Del Toro alla Mostra del cinema di Venezia: ma com'è? È davvero il film della vita del regista? E Jacob Elordi…

Abbiamo visto No Other Choice di Park Chan-wook alla Mostra del cinema di Venezia: ma com'è? Un film in cui si uccide la concorrenza pur di essere assunti

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Artigiani della qualità

Abbiamo visto No Other Choice di Park Chan-wook alla Mostra del cinema di Venezia: ma com'è? Un film in cui si uccide la concorrenza pur di essere assunti

Ma ne La Grazia, il film alla Mostra del cinema di Venezia, come recita Guè? Lui con Sorrentino sembrano come Smith & Wesson perché...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Tropici del Lido

Ma ne La Grazia, il film alla Mostra del cinema di Venezia, come recita Guè? Lui con Sorrentino sembrano come Smith & Wesson perché...

Tag

  • Pierfrancesco Favino
  • Cinema
  • Film
  • Mostra del cinema
  • Venezia

Top Stories

  • Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia demolisce Jay Kelly con Clooney: “Sentì dei problemi de questo troppo ricco, troppo famoso, troppo popolare non me ne frega un caz*o”. Lanthimos? “Una bomba atomica”. E su Emma Stone…
  • ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?

    di Riccardo Canaletti

    ESCLUSIVO: Ma al San Carlo ospitano e pagano uno spettacolo del Festival tirolese di Tzempetonidis (il direttore artistico della Fondazione) e del tenore Kaufman? E perché il cantante ha fatto così tante masterclass durante la Sovrintendenza Lissner?
  • Abbiamo ascoltato Questa domenica, nuovo singolo di Olly, ma com’è? Le prove generali come "nuovo Vasco" a forma di pop music. E in quel ristorante…

    di Emiliano Raffo

    Abbiamo ascoltato Questa domenica, nuovo singolo di Olly, ma com’è? Le prove generali come "nuovo Vasco" a forma di pop music. E in quel ristorante…
  • Paolo vs Sorrentino a Venezia su Israele? "Il genocidio c'è, ma non firmo appelli". Hanno tutti ragione?

    di Irene Natali

    Paolo vs Sorrentino a Venezia su Israele? "Il genocidio c'è, ma non firmo appelli". Hanno tutti ragione?
  • Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

    di Irene Natali

    Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...
  • Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…

    di Giulia Ciriaci

    Zerocalcare a Venezia asfalta Frankenstein di Guillermo del Toro: “Hanno speso un botto de soldi per fare Achille Lauro, non è quel mostro un po’ tozzo che se ricordavamo da ragazzini”. E su Lucio Corsi…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...

di Irene Natali

Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è? La storia (finalmente) di un adolescente che si ribella davvero...
Next Next

Abbiamo visto Enzo, il film con Pierfrancesco Favino, ma com'è?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy