Melissa Satta è stata solo il punto di passaggio di quella che essere ormai una tradizione: quella di additare alcuni personaggi dello spettacolo come sex addicted, ossia malati di sesso. Dopo di lei, l'opinione pubblica ha fatto una scoperta devastante. Esiste un uomo che, dopo aver toccato con mano (nel vero senso del termine) le vette del piacere in un'amatissima serie Netflix, ha deciso di dichiarare apertamente la propria "dipendenza" dal sesso. Fluido, più sessuale che mai e incredibilmente venerato dal pubblico femminile (nonostante le sue grazie forse non siano bastate a eguagliare le dimensioni di Rocco Siffredi), l'attore in questione è proprio Alessandro Borghi. Difatti, stando alle anticipazioni dell'intervista a Francesca Fagnani a Belve, Alessandro Borghi, il Supersex italiano che ha vestito (e svestito) i panni del Rocco nazionale nella superdiscussa serie Netflix, si sarebbe improvvisamente fuso con il suo alter ego, rivelando quindi un lato hard inedito al suo pubblico.
"Eh si, il sesso mi piace, direi che ne sono ossessionato. Ci penso in media ogni 6 pensieri e soprattutto, penso al sesso in ogni sua forma": ecco le rivelazioni dell'attore, di fronte a una (forse per la prima volta) spiazzata Fagnani nello studio di Belve. Reduce dal successo di Supersex, Borghi non si risparmia: svela tante cose, la maggior parte delle quali inaspettate. Ammette di aver impugnato "il caz*o duro" di Siffredi (o meglio, il calco del pene di Rocco) e di averci giocato a scherma. Addirittura, dice alla Fagnani, con piglio deciso, di averlo utilizzato fuori dal set come clava: "Ammetto che quella protesi del pene di Rocco l'abbiamo sfruttata per scherzare tra di noi". Insomma, sono ben lontani i tempi in cui Borghi era "solo" Borghi: per quanti ruoli abbia portato in scena, quello che gli ha lasciato più il segno nel profondo è stato interpretare Siffredi, diventare Siffredi, poter vantare un calco gigante che ha ricordato al mondo che i sex addicted non sono sempre e solo le donne, ma possono (dichiaratamente) esserlo anche gli uomini, con tanto di fisse e perversioni. Parlando dei suoi sogni dopo Supersex, Borghi non ha risparmiato una critica ai David di Donatello.
“Mi dispiace che il sistema di votazione non preveda l'obbligo di vedere tutti i film, si finisce per votare sempre per gli amici degli amici.” E sul rapporto con gli uomini, quando la conduttrice (in maniera pungente) gli ha ricordato che al festival di Giffoni aveva ammesso di non far fatica ad amare un suo amico, Borghi si esprime così: "Non ho mai provato innamoramento nei confronti di un uomo. Però, secondo me qualcosa che ci è andato molto vicino sì, l'ho provato. L'affetto che provo per alcuni miei amici è una cosa che arriva all'innamoramento. Poi non so, non siamo mai andati a letto, però mai dire mai, che ne so”. Alessandro Borghi affronta l'argomento mostrando quanto il Siffredi mostrato in Supersex non sia tanto lontano dalla sua fluidità (anche fuori dal set). Staremo a vedre se Alessandro Borghi sarà aspramente criticato per le sue dichiarazioni da "sex addicted", come successe a Melissa Satta, o se l'opinione pubblica (o la stampa inglese) sarà più clemente con la sua ossessione per il sesso...