Vi abbiamo raccontato una storia, ma se fosse solo la superficie? Vi abbiamo raccontato come nell’ultimo periodo di Sovrintendenza, quando alla guida della Fondazione San Carlo di Napoli c’era Stephane Lissner, siano state fate assunzioni controverse, alcune volte platealmente in contrasto con le indicazioni generali dell’Autorità nazionale anticorruzione, alcune volte favorendo, senza il bisogno di indicare graduatorie, figli di o amici di (uno su tutti, Michele Sorrentino Mangini, figlio della Direttrice generale, altra carica inventata, Emmanuela Spedaliere). Per mesi abbiamo cercato di ricostruire queste nomine, ma ce n’è una di cui ancora non vi abbiamo parlato e che, tuttavia, potrebbe essere molto importante, al punto che anche l’ex magistrato Catello Maresca, che da settimana sta lavorando parallelamente alla nostra inchiesta, si sarebbe interessato alla questione. Bene, ve la raccontiamo ora.
Viviana Jandoli si è laureata in Giurisprudenze all’Università Suor Orsola Benincasa con un voto finale di 105 su 110. La tesi aveva questo titolo: Le Fondazioni Lirico Sinfoniche: finanziamenti ed accordi di valorizzazione del patrimonio culturale. Il caso del Teatro di San Carlo. Proprio per questo, nel 2017 lavorò per un breve periodo al San Carlo di Napoli. E da quel momento i legami con la Fondazione sarebbero diventati sempre più forti. Dopo la laurea Jandoli farà qualche esperienza in altre realtà come consulente legale, per esempio nella Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee-Museo Madre (incarico che otterrà nel 2020). Ma l’obiettivo, evidentemente, era tornare al Teatro Regio di Napoli, come dimostrano non uno, ma due tentativi di vincere un posto negli uffici legali della Fondazione.

Il primo bando parte a luglio del 2022 e a novembre dello stesso anno vedrà cinque candidati convocati per l’assunzione per un colloquio previsto il 20. Tra questi c’è anche Viviana Jandoli, che tuttavia, come da graduatoria firmata da Lissner il 7 dicembre 2022, arriverà terza, con un punteggio di 21,75 punti, contro i 24,5 punti del secondo classificato, Carla Boccadifuoco, e i 25,00 del primo classificato, Elia Corrado. Corrado vince e ottiene il posto, ma prima della scadenza dello scorrimento delle graduatorie prevista dopo 12 mesi dalla pubblicazione dei risultati, Corrado si dimette e cambia lavoro. Di norma, il posto dovrebbe passare così al secondo classificato e in effetti Carla Boccadifuoco otterrà il posto, ma solo con un contratto part-time e a tempo determinato. Risultato? Alla scadenza del contratto, la Fondazione si trova ancora una volta, nel giro di neanche due anni, con una posizione scoperta negli uffici legali.
Un’ottima occasione per un nuovo concorso per lo stesso posto, bandito l’8 gennaio 2024 e firmato sempre da Lissner. Il ruolo è lo stesso: assistente ufficio affari legali della Fondazione San Carlo. Stavolta i candidati convocati sono diciassette e ancora una volta c’è Jandoli. Ma anche stavolta non vincerà. Nella graduatoria finale risulta seconda dopo Chiara Ucchello, rispettivamente con un punteggio di 14,25 e di 17,60. Sarà Ucchello a ottenere il ruolo, riempendo così il vuoto per cui era stato indetto il bando. Fine? Non proprio. Il posto è stato occupato, ma Stephane Lissner sceglie comunque di dare una terza occasione a Jandoli, assumendola a chiamata diretta per un posto come consulente legale della Fondazione, ma spostata alle Officine San Carlo di Vigliena, sì, quella in cui era stato piazzato il figlio della Direttrice generale e in cui si tenevano (e forse si tengono ancora) degli spettacoli senza le autorizzazioni necessarie.

Che fortuna! Ma ci sono alcune domande che ci siamo posti. La prima: come funzionano le assunzioni all’ufficio legale della Fondazione? Tranne casi molto specifici, dovrebbero essere organizzati dei concorsi pubblici o dei procedimenti che garantiscano la trasparenza dell’assunzione e che dunque prevedano, per esempio, delle graduatorie di merito. Ma la nomina di Jandoli successivamente a una manifestazione d’interesse firmata da Lissner vede solo lei come unica candidata al posto. Possibile che nel 2022 fossero in cinque a puntare a quel ruolo e che nel 2024 fossero addirittura diciassette, ma al momento dell’assunzione diretta Jandoli fosse l’unica papabile come “Assistente Ufficio Affari Legali connessi ai progetti speciali”? C’è anche un altro aspetto. È vero, come sostengono alcune voci interne al San Carlo, che l’assunzione di Viviana Jandoli potrebbe essere legata a delle donazioni fatte tra il 2022 e il 2024 per un totale di 80 mila euro a favore della Fondazione napoletana? Sono domande cruciali che avremmo voluto porre alla Responsabile delle Risorse Umane (e Responsabile alla Trasparenza), Maria Pia Gaeta, e alla Responsabile dell’Ufficio legale, Maria Gabriella Grazioli. Purtroppo, nonostante avessimo preso contatto e dopo essere stati invitati a richiamare, nessuno ci ha più risposto.
