image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Molto più che groupie: perché senza Yoko Ono, Anita Pallenberg e Suzi Ronson, anche Mick Jagger, David Bowie e John Lennon non sarebbero gli stessi. E la musica rock?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

23 maggio 2024

Molto più che groupie: perché senza Yoko Ono, Anita Pallenberg e Suzi Ronson, anche Mick Jagger, David Bowie e John Lennon non sarebbero gli stessi. E la musica rock?
Ci sono donne che hanno segnato la storia dell’arte, della musica, del rock and roll: non solo “muse” e nemmeno semplici compagne: senza di loro Mick Jagger, Keith Richards, David Bowie e John Lennon non sarebbero stati gli stessi. Si tratta di Anita Pallenberg, Suzi Ronson e Yoko Ono. Tra la vita bohemien, il rosso dei capelli di Ziggy Stardust e l’ispirazione per “Imagine”, sono tra le figure più emblematiche (e meno ricordate) di un tempo che non c’è più. La storia di queste icone, al pari degli uomini che hanno amato…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

“Non credo che agli avvocati piacerà molto”: è Anita Pallenberg a dirlo nel manoscritto che ha lasciato, intitolato Black Magic. Anita ha avuto delle storie con Keith Richards, Brian Jones e Mick Jagger. È stata la loro “musa”. Le definizioni, però, le sono sempre state strette: “Mi hanno dato della strega, della sgualdrina, dell'assassina. Sono stata perseguitata dalla polizia e calunniata dalla stampa. Ma non ho bisogno di pareggiare i conti. Sto reclamando la mia anima”. Decisa a vivere la sua vita rock’n’roll, senza stare dietro alle stelle che aveva amato. Per il suo stile e il carisma, venne idolatrata da Kate Moss, e come le leggende del rock visse dipendenze e distruzione. E condivise le tragedie: la peggiore forse, quella che portò al suicidio una ragazza diciassettenne, che si sparò in testa nel letto di Keith Richards. È il Guardian che riporta la sua storia, mettendola in fila con quella di altre donne che hanno sconfinato i limiti della categoria “muse di”. Tra le testimoni di questa riduzione c’è anche Patty Boyd, moglie sia di George Harrison che di Eric Clapton (ha messo all’asta le lettere d’amore di quest’ultimo, ottenendo quasi tre milioni di sterline). L’esperienza che il Guardian decide di riportare, però, è quella di Suzi Ronson al seguito di David Bowie durante il Ziggy Stardust Tour. È lei, infatti, che propose di tingere i capelli di rosso a Bowie: prendendo ispirazione, per il taglio, da una sfilata dello stilista Kansai Yamamoto, Suzi decise che quello Schwarzkopf Red Hot (così si chiama quella particolare tinta) sarebbe stato il colore del Duca. Eppure, al contrario di quello che si potrebbe pensare, lei non condivise il letto con David. Fu una delle poche a non farlo: “Andava a letto con tutte”, ricorda, “cioè, tutte andavano a letto con David e Angie (la moglie di Bowie, ndr) sembrava incoraggiarlo”.

Anita Pallenberg e Mick Jagger
Anita Pallenberg e Mick Jagger
Anita Pallenberg
Anita Pallenberg
https://mowmag.com/?nl=1

Accanto al palco dove Bowie si esibiva, aspettava lei, “con una Gitanes in bocca e un calice di vino”, pronta a rimodellare l’immagine del cantante, i suoi vestiti, il trucco o i capelli. In poco tempo, era diventata una delle artigiane che costruivano le icone di quegli anni, testimone della voglia di Bowie di diventare famoso, anche a costo di “vendere la propria anima”. Ed era ancora lei che decideva quali ragazze potevano incontrare la band. Non tutte, purtroppo, raggiungevano la maggiore età. Su questo il Guardian sottolinea un fatto che turbò la stessa Suzi Ronson: “Ronson scrive di aver presentato a Bowie una ragazza di 16 anni. I due finiscono nella stanza d'albergo di Bowie e la madre della ragazza arriva in albergo arrabbiata chiedendo di sapere dove si trova la figlia”. Nel caos che dovevano essere quei tempi, non fu in grado di distinguere il lecito dal suo contrario: “Oh Dio. Riesce a immaginare se fosse stata mia figlia. Avrei dovuto controllare l'età delle ragazze quando salivano sull'autobus, ma quella ragazza era completamente truccata e sembrava una ventenne”. Se Anita Pallenberg ispirò Gimme Shelter dei Rolling Stones e Suzi Ronson colorò la figura di David Bowie, Yoko Ono è un’artista che va al di là della sua influenza sui Beatles e John Lennon. Arte e politica, estetica e visione del mondo si intrecciavano nelle sue opere, nelle sue parole. In un’intervista alla Bbc del 1980, è lo stesso Lennon a sottolineare come il libro di Ono, Grapefruit, fosse stato fondamentale per la realizzazione di Imagine. Il riconoscimento, però, fu omesso: “A quei tempi ero un po' più egoista, un po' più macho”, disse John, “e in un certo senso ho evitato di menzionare il suo contributo”. Il suo posto nella storia della musica, però, Yoko Ono se lo è preso lo stesso. Il potere era condiviso con loro: Yoko Ono, Suzi Ronson, Anita Pallenberg. Niente affatto ornamenti, ma icone. E la storia non le dimenticherà.

Suzi Ronson
Suzi Ronson
David Bowie durante lo Ziggy Stardust Tour
David Bowie durante lo Ziggy Stardust Tour
John Lennon e Yoko Ono
John Lennon e Yoko Ono

More

Ma che trip è Kinds of Kindness di Lanthimos? Più che una recensione, a Cannes serve una seduta da un analista. Ma che c'entra Ayrton Senna?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Visto in anteprima

Ma che trip è Kinds of Kindness di Lanthimos? Più che una recensione, a Cannes serve una seduta da un analista. Ma che c'entra Ayrton Senna?

Ma quanto spacca Maurizio Lombardi in Ripley. Elogio di un attore che in Italia viene considerato minore e invece...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

He is the man

Ma quanto spacca Maurizio Lombardi in Ripley. Elogio di un attore che in Italia viene considerato minore e invece...

Dal Doge a Giampaolo: Manca ci racconta un nuovo amore (vuole sposarsi), un altro film a Cannes e l’ultimo Sequestro a Manhattan (non con la Mala del Brenta)

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

oltre alla mala

Dal Doge a Giampaolo: Manca ci racconta un nuovo amore (vuole sposarsi), un altro film a Cannes e l’ultimo Sequestro a Manhattan (non con la Mala del Brenta)

Tag

  • John Lennon
  • Mick Jagger
  • Musica
  • Rock
  • Rolling Stones

Top Stories

  • Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema

    di Ilaria Ferretti

    Abbiamo visto il film La città proibita (ora su Netflix), ma com’è? Grazie a Dio, in Italia abbiamo Gabriele Mainetti. Ecco perché dovreste recuperarlo: per ricordarvi quanto può essere bello il nostro cinema
  • Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...

    di Giuditta Cignitti

    Siamo stati al concerto di Ultimo a San Siro, ma com'è andata? Pioggia, emozioni e sold out! Ecco come si è trasformato da artista emergente a leggenda in meno di 10 anni...
  • NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)

    di Clara Moroni

    NO VASCO, IO NON CI CASCO! Ultimo batte il record di biglietti venduti a un concerto? Ma i numeri nel pop non cancellano la storia del rock. La differenza tra Tor Vergata e Modena Park spiegato da chi c'era (sul palco)
  • Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati al concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico a Roma, ma com'è andata? È STATO BELLO DAVVERO: altro che finti sold out e cambi d’abito. Niccolò solo con la sua musica si è portato dietro sessantamila storie che gli assomigliano. E sull’annuncio…
  • Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…

    di Giulia Ciriaci

    Siamo stati SOTTO LA PIOGGIA al DECIMO concerto di Ultimo allo Stadio Olimpico, ma com'è andata? SOLO NICCOLÒ A ROMA PUÒ INDOSSARE IL NUMERO 10 DOPO TOTTI. Il raduno a Tor Vergata? Una chiamata a raccolta per chi non si è mai sentito primo…
  • ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

    di Ottavio Cappellani

    ESCLUSIVO: Rai e Ballando con le Stelle offrono a Cruciani una somma a sei cifre per litigare con Selvaggia Lucarelli, ma il conduttore de La Zanzara rifiuta, perché si sente (ed è) il vero intellettuale della nuova destra

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Dal Doge a Giampaolo: Manca ci racconta un nuovo amore (vuole sposarsi), un altro film a Cannes e l’ultimo Sequestro a Manhattan (non con la Mala del Brenta)

di Domenico Agrizzi

Dal Doge a Giampaolo: Manca ci racconta un nuovo amore (vuole sposarsi), un altro film a Cannes e l’ultimo Sequestro a Manhattan (non con la Mala del Brenta)
Next Next

Dal Doge a Giampaolo: Manca ci racconta un nuovo amore (vuole...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy