Ripresi dal Ferragosto, con settembre che già ci chiama, debutta in prima serata su Canale 5 una serie in prima tv: si tratta di Watson, versione contemporanea del celebre medico braccio destro di Sherlock Homes. Basata sull'opera di Sir Arthur Conan Doyle, la serie è ambientata nell'ospedale Holmes Clinic di Pittsburgh, in Pennsylvania.
Questa la trama. Il veterano di guerra John Watson torna alla sua professione di medico: sono passati sei mesi dalla morte di Sherlock Holmes, avvenuta per mano di Moriarty alle Cascate Reichenbach in Svizzera. Senza più il suo sodale, Watson riprende in mano la vecchia vita e ricomincia ad esercitare: apre quindi la Holmes Clinic, con l'intenzione di offrire aiuto ai pazienti più difficili, quelli i cui sintomi richiedono vere e proprie indagini.
Presto però, Watson scoprirà che Moriarty è ancora vivo e il passato tornerà a bussare alla porta.
A metà tra un medical drama e una serie investigativa, Watson si è fatta amare negli Usa ed è stata rinnovata per una seconda stagione. Tutto molto bello, ma la domanda è: che c'entra con Canale 5? La rete dei reality, di Temptation Island, del trash di Uomini e Donne in prima serata, delle soap turche a nastro; la rete che a Ferragosto trasmette una fiction come Fragili.

Da tempo Pier Silvio Berlusconi sembrerebbe voler imprimere un nuovo corso a Canale 5: se non un cambiamento totale, rivederne alcuni aspetti. Va in questa direzione la scelta di imprimere un'impronta più giornalistica al fu Pomeriggio 5, a settembre Dentro la nozizia con Gianluigi Nuzzi, la chiusura della prima serata in anticipo, il cambio dell'access prime time e del preserale. Stesso discorso potrebbe valere per fiction e serie tv: da un lato le soap turche che tanto piacciono alla madre di Pier Silvio, dall'altro cercare un equilibrio con prodotti diversi. Non necessariamente alti, ma con una narrazione più strutturata rispetto a quella di una telenovela.
Potrebbe essere in questo filone che si inserisce Watson; non tanto trovare il proprio Doc, o forse si, quanto provare a variare la programmazione. A questo proposito, se cosa ci fa Watson su Canale 5 possiamo provare ad intuirlo, va ricordato che c'è un'altra serie internazionale rimasta a prendere polvere.
Che fine ha fatto Those about to die, arrivato in Italia con il titolo di Gladiatori?

La serie, disponibile su Prime, vanta nel cast Anthony Hokins e sarebbe dovuta andare in onda lo scorso 22 luglio, poi rinviata alla settimana successiva. Sanguinolenta sin dalla sigla, Those About To Die è poi scomparsa dai radar: perché nel frattempo l'ultima edizione di Temptation Island si è rivelata un successo da oltre 4milioni di telespettatori, si è imposta con tre serate di seguito quasi fosse Sanremo e ha finito col fagocitare la programmazione di Canale 5.
Della serie ora si sono perse le tracce, mentre è comparsa Watson. Scorrendo i palinsesti, l'ipotesi è che la rete voglia provare a rinnovarsi e crescere laddove possibile. Una serie internazionale che non sia una soap, se ottenesse buoni risultati, potrebbe aprire la via ad altri acquisti o produzioni: difficile pensare che Pier Silvio Berlusconi voglia che Canale 5, la rete principale dell'azienda, venga identificata esclusivamente con le dizi turche.
