Chi è abituato a partire per le vacanze in aereo lo sa bene che ogni estate ci sono gli stessi problemi: voli cancellati, ritardi, scioperi. Ansia su ansia, stress. Soldi e giorni di ferie buttati, come se ce ne fossero molti di entrambi. Prenotazioni consequenziali da rimandare e magari altri voli o traghetti da ripianificare. La colpa di tutto questo? Secondo Ryanair, una delle principali compagnie di viaggi low cost, tutto è da imputare al controllo del traffico aereo. Se avete mai viaggiato con il vettore irlandese, molto probabilmente sarà arrivata anche a voi una mail in cui Ryanair accusa gli ATC, i centri di controllo del traffico, come principali responsabili dei disservizi. La mail rimanda a un sito creato appositamente il cui nome è programmatico: atcruinedmyholiday. ATC ha rovinato le mie vacanze. Aprendo la pagina ci sono foto di bambini in lacrime assistiti dal personale di terra, famiglie scocciate che bivaccano in un’area di attesa dell’aeroporto e una call-to-action: manda anche tu una mail al Presidente della commissione UE per chiedergli di intervenire. Il messaggio è chiaro: noi non abbiamo nessuna responsabilità in tutto questo. Sarà davvero così?
Ce lo spiega l’avvocato Massimiliano Dona, una delle voci più sensate e chiare nel campo dei diritti dei consumatori. Secondo lui la mail inviata da Ryanair è fuorviante perché cercherebbe soltanto di scaricare la colpa altrove, prendendosela con la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e con il DG di Eurocontrol, Raul Medina, con un duplice vantaggio, a livello economico e di immagine. Mettersi dalla parte dei consumatori danneggiati e fare in modo che questi non cerchino di rivalersi su di loro. Ma è davvero tutta colpa degli ATC? Secondo Dona tra le cause dei disservizi ci sono in primis i comportamenti delle compagnie aeree, che per massimizzare i profitti e cavalcare i trend turistici annunciano nuove rotte con scarsissima programmazione, mettendo in difficoltà i centri di controllo che già sono a loro volta in carenza di personale. Poi è vero, prosegue l’avvocato, che quest’anno i problemi sono stati molteplici. La guerra, il maltempo, le eruzioni vulcaniche, i blocchi informatici e gli scioperi, però bisogna ricordare che se ci sono tanti scioperi è sempre colpa delle condizioni che le compagnie aeree low cost come la stessa Ryanair impongono ai lavoratori.
Anzi, continua Massimiliano Dona, il problema è esattamente l’opposto di quanto afferma Ryanair, perché in caso di cancellazioni, ritardi o bagagli smarriti, gli strumenti per rivalersi ci sono già, compresi dei rimborsi automatici. Il bello è che questi strumenti li prevede proprio il regolamento dell’Unione Europea che Ryanair cerca di screditare e colpevolizzare. Come dice Dona: “Una mossa per portare i clienti dalla loro parte. Invitiamo, però, i consumatori a non farsi fuorviare e a continuare a far valere i loro sacrosanti diritti e ad avanzare le loro giuste pretese. In primo luogo perché in caso di cancellazione del volo o ritardi il consumatore ha sempre diritto all’assistenza e al rimborso o alla riprotezione su un volo alternativo, indipendentemente dalle ragioni del disservizio”. Quando si addossano le colpe all'Unione Europea, è sempre meglio stare attenti. La fregatura è dietro la porta.