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In spiaggia si può portare da mangiare oppure no? E i divieti negli stabilimenti balneari sono leciti? Risponde l'avvocato Massimiliano Dona: “Cibo sotto l’ombrellone? Ecco la verità”

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

18 agosto 2024

In spiaggia si può portare da mangiare o no? E i divieti negli stabilimenti balneari sono leciti? Risponde l'avvocato Massimiliano Dona: “Cibo sotto l’ombrellone? Ecco la verità”
Che fare con il proprio cibo quando si entra in uno stabilimento balneare? Dopo che una donna è stata respinta da un lido di Gallipoli a causa della borsa frigo piena la domanda se la sono fatta in tanti. Occorre capire poi le diverse situazioni: qualora, per esempio, il lido sia dotato di un ristorante come ci si deve comportare? E se invece le indicazioni (e i divieti) non sono chiare? Ma, analizzando la questione più a monte: è davvero lecito vietare il cibo negli stabilimenti? A queste domande l’avvocato dei consumatori, Massimiliano Dona, dà delle risposte

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Si può portare il cibo in uno stabilimento balneare? Se fino a poco tempo fa la risposta sembrava scontata, dopo che una donna è stata respinta da un lido a Gallipoli perché si era portata da mangiare in una borsa frigo ora i dubbi sono legittimi. Cosa occorre fare, per esempio, se nello stabilimento sono presenti dei servizi di ristorazione? E se le indicazioni non sono chiare, si può mangiare tranquillamente sotto il proprio ombrellone? Massimiliano Dona, l’avvocato che si occupa di tutela dei consumatori, ha analizzato la questione partendo dal problema più fondamentale: è lecito vietare alle persone di portarsi il cibo nei lidi? “All’ingresso troviamo spesso ad accoglierci dei cartelli con scritto: “Divieto di accesso con alimenti e bevande, ma questi cartelli sono del tutto illegali”. Già a inizio video, dunque, Dona sgombera il campo da equivoci: quei cartelli non sono legali, quindi non possono imporre niente ai frequentatori della spiaggia. Chiunque può portare del cibo all’interno dello stabilimento e “nessuno può perquisirci, né tantomeno ispezionare il nostro zaino”. La signora a Gallipoli, dunque, stando a quanto sostenuto dall’avvocato, sarebbe stata respinta ingiustamente. Ma qual è la ragione di questa impossibilità dei divieti che invece incontriamo alle entrate delle spiagge? Perché gli stabilimenti si occupano solo “dei servizi spiaggia, cioè lettini, ombrelloni e non quelli della ristorazione, per cui il gestore non può impedirci l’accesso del cibo, anche qualora abbia un’autorizzazione alla somministrazione di cibo e bevande”.

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L’avvocato Dona prosegue chiarendo che le persone “devono avere rispetto del luogo e anche degli altri bagnanti”, preoccupandosi quindi di non sporcare e di non infastidire i vicini con le borse frigo, per esempio (Dona infatti dice che, in quel preciso caso, “il divieto di introdurre ingombranti” potrebbe essere legittimo). Esistono invece delle zone in cui il consumo di cibo non è consentito? “Sarebbe legittimo vietare di farlo sotto l’ombrellone per evitare di sporcare, ma in questo caso il gestore deve prevedere appositi spazi dove i consumatori possono mangiare il loro cibo”. E se gli spazi sono occupati dai tavoli del bar o del ristorante? “Anche in questo caso deve esserci un’area dedicata. Altrimenti il consumatore ha tutto il diritto di mangiare il proprio cibo sotto l’ombrellone”.

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