Chiara Ferragni come Maria Rosaria Boccia? Capelli biondi a parte, una cosa in comune le due ragazze ce l'hanno: prendere un prestito le foto di altri per pubblicarle sul proprio profilo. Dopo le polemiche sugli #adv mancanti e le sponsorizzazioni più o meno occulte, entriamo nella sfera dell’appropriazione indebita (digitale) di una foto. La vittima? Iris de Richemont, una creator francese che, suo malgrado, si è ritrovata protagonista di un post sul profilo dell’influencer più famosa in Italia. Andiamo con ordine. Chiara pubblica un carosello su Instagram. Tra le varie immagini, spunta una foto di una donna di spalle con in braccio una bambina e, chissà se per caso, una borsa Chanel rossa. Un’immagine apparentemente innocente, che però ha fatto scattare i radar dei follower. “È Chiara con Vittoria?”, pensano in molti. Spoiler: no, non era lei. La donna nella foto era Iris, insieme a sua figlia. Ma il dettaglio che fa storcere il naso non è tanto il fraintendimento del pubblico, quanto il fatto che la Ferragni abbia preso e postato la foto senza chiedere permesso, né taggare l’autrice.
Iris, ovviamente, non l’ha presa benissimo. “La gente continua a dirmi che abbia finto di essere me, non so cosa pensare”, racconta a Fanpage. Addirittura il catfish? Sostituzione d'identità? La Ferragni che finge di essere un’altra persona? Con quale logica? Ma torniamo ai fatti. Iris riceve una valanga di messaggi privati, tag e notifiche. Confusa, decide di andare a controllare. Ed ecco la sorpresa: lei e sua figlia sono sul profilo di Chiara, senza alcun riconoscimento. C'è da dire che non è la prima volta: Ferragni era già stata oggetto di polemiche riguardo al “pensati libera” sfoggiato al Festival di Sanremo, rubato a Cicatrici nere, un'artista bolognese che aveva denunciato la cosa sui social. Un po' come Iris Richemont, che commenta: “Non mi ha chiesto il permesso di prendere la foto, ma Internet è uno spazio libero, quindi le ho scritto un Dm chiedendole di taggarmi”. E qui arriva il colpo di scena: Chiara risponde. Non con scuse, non con un semplice “oops, errore mio”, ma con una spiegazione tanto elegante quanto discutibile: “Era una fonte di ispirazione”.
Ispirazione? Le parole sono importanti: ispirarsi a qualcuno vuol dire prendere spunto e creare qualcosa di personale. Altrimenti chiediamo all' Accademia della Crusca se può inserire “screenshottare” tra i sinonimi di ispirazione. Iris, comunque, cerca di mantenere la calma. “Le ho ricordato gentilmente che sarebbe sempre meglio taggare gli autori delle foto”, spiega. Insomma, una lezione di netiquette che probabilmente non cambierà il mondo, ma almeno ci prova. Poi, in un moto di sorprendente empatia, aggiunge: “So che ha avuto un anno difficile, ma credo che il suo post parlasse di redenzione”. Insomma, tutto è bene ciò che finisce online, Chiara ha taggato Iris e pace fatta. Senza nemmeno aver dovuto indossare il pigiama grigio.