Diamanti, catene, occhiali da sole, macchine, vestiti e orologi: l’estetica dei trapper è basata su tutto ciò che può essere considerato appariscente. Ma se parliamo di orologi, si sa che possono diventare una passione. Il trapper numero uno in Italia, Sfera Ebbasta, ha in repertorio anche una canzone dedicata agli orologi, e ha confermato questa sua fissa durante gli Orafix Talks, portando con sé i suoi orologi preferiti e spiegando il suo rapporto con i brand e il mondo dei cronografi in generale. La passione degli orologi per Sfera è cominciata quando ha potuto permettersene qualcuno. Nel 2017, per la precisione. Il suo primo orologio fu un Rolex Datejust, vecchissimo, i ci tiene a precisare Sfera, del 1990. Aveva un budget limitato, ed era agli albori della sua fortunatissima carriera nel mondo della trap. Adesso la musica è cambiata, infatti l’ultimo orologio che ha comprato è un Rolex Oyster Perpetual da 41mm. Il king della trap lo ha scelto perché è un pezzo abbastanza raro, a prescindere dal valore in sé: “è la rarità che ti fa venire gola”, dice. Sull’eterna diatriba degli orologi come investimento, il Vasco Rossi della trap va giù deciso: è così, basta guardarsi intorno. I prezzi di listino sono lontani anni luce dai prezzi di mercato, anche se c’è chi utilizza la scusa dell’investimento per coprire la propria smania di voler comprare tutti gli orologi che vede. Oltre al Rolex Oyster, Sfera ha portato da Orafix altri orologi della sua collezione personale. Vediamo quali.
Il secondo orologio passato in rassegna da Sfera Ebbasta è un Royal Oak Calendario Perpetuo con cassa in ceramica bianca. Un pezzo raro che ha fatto innamorare il trapper. La prima volta che lo ha visto ce l’aveva addosso il suo amico e collega Rvssian. Erano a Dubai insieme, e la ceramica bianca dell’Audemars Piguet ha subito convinto Sfera a ordinarne uno identico. Il Royal Oak è stato il suo primo orologio costoso, sopra i 300mila euro. Al polso Sfera indossa un Audemars Piguet Royal Oak Frosted Gold: cassa in oro bianco 18 carati martellata, lunetta con 32 pietre preziose colorate “Rainbow”, bracciale con finitura Frosted in oro bianco e movimento scheletrato grigio ardesia. Il valore si attesta intorno al mezzo milione di euro. Un orologio luccicante, che porta il discorso sui bussdown, gli orologi personalizzati e riempiti di diamanti, molto usati dai personaggi della musica rap e trap. Sfera Ebbasta spiega che i custom vengono usati per la resa, ma che i factory sono decisamente meglio. Tradotto: un orologio personalizzato con diamanti sopra è molto appariscente, vistoso. Letteralmente, brilla. E costa anche meno, intorno ai 40mila euro, rispetto a un orologio come il suo, con pietre preziose da listino, da almeno trecentomila. I bussdown, spiega Sfera, vanno bene per i neofiti del mondo degli orologi, ma i veri intenditori comprano da listino. Lo stesso succede in America. I custom vanno bene all'inizio, quando vuoi solo apparire.
Il terzo orologio portato da Sfera Ebbasta è un Patek Philippe Nautilus 5712 in oro rosa, circa 80mila euro a listino. Non sarà diamantato ma il Patek è come se avesse un radar sopra: quando ce l'hai addosso, tutti lo vedono, racconta la star di Cinisello. Poi c'è il Richard Mille: l'orologio status symbol per eccellenza, spiega $€. I prezzi non sono sicuramente abbordabili, ma come dice Sfera: “la resa vale la spesa”. Il modello del trapper è un Richard Mille RM11 Le Mans, il cui valore si aggira intorno ai 270mila euro. Simboli a parte, il suo brand preferito è Audemars Piguet, tanto che ne ha anche uno tatuato sulla spalla. Il motivo è semplice: il brand gli piace da sempre, tanto che quando non era ancora famoso sognava già di comprarne uno. Poi è stato anche il primo brand di orologi ad aprirgli le porte. Se dovesse scegliere un solo brand da indossare sempre sarebbe proprio Audemars, anche per un discorso di varietà di colori e modelli. Visto che Sfera Ebbasta è il king della trap, il Royal Oak gli si addice per definizione.