La situazione è quella che è: ci si fa forza, ma nessuno è contento. In casa KTM cisi aspettava di più dalla MotoGP e non era mancato chi aveva visto proprio nelle corse, e soprattutto nel talento di Pedro Acosta, la possibilità di aiutare il marchio a rilanciarsi dopo la tremenda crisi in cui è piombato e dopo il piano di ristrutturazione approvato dall’assemblea dei creditori nello scorso mese di febbraio. Solo che dopo due fine settimana di gara il quadro è quasi desolante: Brad Binder ci ha messo una mezza pezza, Pedro Acosta ha sbagliato troppo e già riportato a casa uno zero e Maverick Vinales e Enea Bastianini si sono ritrovati a faticare più del sospettabile dopo aver fatto i conti con qualche promessa non mantenuta. Il responsabile del racing di KTM, Pit Beirer, a cui bisogna riconoscere di averci messo la faccia, ha parlato chiaro: “Dobbiamo dare di più ai nostri piloti e dobbiamo fare in modo che Pedro Acosta resti nel nostro progetto. Serve una moto competitiva”.

I guai aziendali, però, hanno di fatto “bloccato” lo sviluppo del progetto MotoGP fino alla fine dello scorso mese di febbraio e anche il racing ha dovuto pesantemente fare economia se non altro per dimostrare ai creditori che qualche taglio rispetto alla spesa preventivata di cento milioni di Euro per due stagioni è possibile. E pare che ora qualche risorsa sia stata sbloccata, con KTM che ha annunciato proprio in queste ore che Dani Pedrosa e il test team saranno a Misano come previsto inizialmente per lavorare sulla RC16. Quando? Nella seconda settimana di aprile, su due giornate: verosimilmente il 9 e il 10, anche se la decisione sarà presa solo all’ultimo pure sulla base delle previsioni meteo. Non è del tutto escluso, visto il feeling che Pedrosa ha sempre avuto con il Marco Simoncelli World Circuit e considerata l’esigenza di visibilità che comunque KTM ha, che se il piccolo samurai dovesse far segnare tempi importanti nel test di Misano si possa ipotizzare per lui anche una wildcard, con il pilota spagnolo che però è rimasto molto freddo sulla questione, lasciando intendere che al momento non è ciò che interessa a lui e neanche alla stessa KTM.
In attesa del test che potrebbe far segnare una svolta verso la soluzione dei problemi che la RC16 ha messo in evidenza in questo inizio di stagione, però, c’è un mondiale da portare avanti. E, soprattutto, c’è chiarezza da fare su quanto e come la squadra satellite Tech3 sarà realmente equiparata in tutto e per tutto a quella ufficiale o se, come si mormora, ormai KTM ha deciso di fare all in su Pedro Acosta e basta. Lo scenario perfetto per capire quale è realmente la situazione in questa chiave è proprio Austin, dove in questo fine settimana si scenderà in pista per il GP delle Americhe. Sul circuito del COTA, infatti, entrambi i piloti Tech3 hanno già vinto: Enea Bastianini con la Ducati del Team Gresini nel 2022 e Maverick Vinales lo scorso anno con l’Aprilia. Entrambi, però, sembrano più che consapevoli che quel “sogno americano” resterà difficilmente ripetibile, tanto che nelle dichiarazioni che precedono il primo turno di prove libere hanno provato a mettere le mani avanti, spiegando che si accontenterebbero di non trasformare quel sogno in un incubo.
“L’Argentina è stata sfortunata per me – ha detto l’italiano – Nonostante partissi molto indietro avevo fatto uno start decente e la storia finale avrebbe potuto essere diversa. Ora c’è Austin, una delle mie piste preferite del calendario. Sarà interessante vedere quale sarà il mio potenziale sulla KTM al COTA. Ho molti bei ricordi del Texas e spero di essere competitivo”. Parole, quelle di Enea Bastianini, riprodotte quasi in fotocopia dal suo compagno di squadra, che però aggiunge pure un appello alla pazienza forse indirizzato più a se stesso che all’esterno. “Non vedo l’ora di esplorare i setting provati in Argentina sul circuito di Austin – ha detto Maverick Vinales – è una pista che mi piace molto, molto impegnativa dal punto di vista fisico, dove ho avuto un grande successo la scorsa stagione, ma siamo realisti. Arriveremo con una moto nuova per me, che sto ancora cercando di capire, quindi l’obiettivo finale sarà diverso”.