Sono passati mesi dalla vittoria di Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi 2024. La medaglia d’oro più discussa di questa edizione ha continuato a far parlare di sì per la serie di querele inviate a molti personaggi noti per i loro commenti critici contro di lei, soprattutto su X; due casi su tutti: Elon Musk e J. K. Rowling, l’autrice di Harry Potter. Fin dall’inizio abbiamo seguito la storia, evidenziando gli errori di entrambe le parti: chi la attaccava da destra parlava di lei come di un individuo transgender, mentre a sinistra (come fatto per esempio da Maria Grazia Calandrone o Aldo Cazzullo), parlava di ragazza intersex (che non vuol dire avere un terzo sesso) o semplicemente di donna. Fin da subito avevamo spiegato (per esempio qui), in cosa potesse consistere il caso di Imane Khelif, spiegando cosa fosse il deficit della 5-alpha reduttasi, un disordine dello sviluppo sessuale (dsd) che riguarda gli uomini biologici (cromosomi xy) e che consiste nell’incapacità di convertire il testosterone in didrotestosterone (dhd), un ormone tra le due e le cinque volte più forte del testosterone stesso che permette, per esempio, al corpo maschile di sviluppare in modo normale i genitali maschili.
Questa restava un’ipotesi, ma potrebbero esserci delle prove. Un recente leak, infatti, avrebbe permesso a un giornalista francese di leggere i risultati degli esami fatti a Imane Khelif per stabilire quale tipo di dsd avesse. Il documento in questione risale al 2023 e il documento – che non è stato possibile verificare dalla nostra redazione – è stato redatto dall’ospedale Kremlin-Bicêtre di Parigi, Francia, e l’ospedale Mohamed Lamine Debaghine di Algeri, sotto la supervisione degli endocrinologi Soumaya Fedala e Jacques Young. Dopo esami biologici, radiologici e genetici, gli esperti avrebbero confermato la diagnosi per il dsd detto deficit della 5-alpha reduttasi. La diffusione del documento è stata curata dal giornalista francese Djaffar Air Aoudia a ottobre del 2023, che riporta nel suo primo articolo degli stralci di un documento scannerizzato con quello che sembra essere un timbro professionale. Secondo Aoudia, che tuttavia non ha pubblicato le parti del documento a cui fa riferimento, “questo quadro clinico si adatta al caso di Imane Khelif, cresciuta da ragazza. È nata da ‘genitori consanguinei’ e ‘ha cominciato a diventare virilizzata durante il periodo post-puberale’, con comparsa di ‘ingrossamento del seno e peli pubici’. È quanto afferma la relazione del professor Young, che lo ha sottoposto a una serie di esami, basati su tecniche di esplorazione di ultima generazione. Risultati? La ‘mri pelvica’ mostra ‘un’assenza di utero’ , una presenza di ‘gonadi nei canali inguinali’ ( testicoli nell’addome, ndr) , ‘una vagina cieca’ e un micropene a forma di ‘clitoride’”. Se la notizia venisse confermata, la diagnosi sarebbe compatibile con la storia olimpica dell’atleta, come raccontato approfonditamente qui. Che Imane Khelif abbia questo dsd non è inverosimile: infatti, questo genere di condizioni non vengono sempre diagnosticate e in paesi come l’Algeria non vengono riconosciute e fin dalla nascita di viene socializzati come un uomo o una donna.