Ma qualcuno si è accorto che questi Europei di calcio stanno solamente tirando fuori il meglio (o il peggio) di noi? Il torneo che si sta svolgendo in questi giorni in Germania, infatti, spesso ci ha mandato in crisi, una crisi nervosa visto le ultime partite al cardiopalma della nazionale italiana, in alcuni casi addirittura una crisi depressiva visto le deludentissime prestazioni degli azzurri. Insomma, la squadra di Luciano Spalletti, se proprio vogliamo essere sinceri, proprio non convince, e nemmeno vince. E forse in questi casi andrebbe bene anche un “semplice”, ma nevrotico, corto muso alla Massimiliano Allegri. E come se non bastasse, Lele Adani e Marco Mazzocchi litigano in diretta, Fabio Caressa quasi si strozza durante la telecronaca e la voce rotta dall’emozione di Alberto Rimedio che quasi scoppia a piangere, sono altri esempi di questa nevrosi tutta italiana. Poi ci sarebbero anche altre strane ossessioni che vengono pizzicate quando guardiamo le partite alla tv, Rai o Sky che sia. Delle ossessioni a luci rosse, dalla paura (o il desiderio) di essere “calcioses*uali”, al pene di Riccardo Calafiori, forse l’unico (insieme a Gigio Donnarumma) a tenere alto l’onore dell’attuale squadra campione d’Europa. Ed è proprio a lui, il giovane difensore del Bologna, che dovremmo dire grazie se adesso ci ritroviamo, quasi per incantesimo, o per culo, o, come direbbero qualcun altro, per “garra”, ai quarti di finale, dove incontreremo la Svizzera. Già, Calafiori negli ultimi secondi del mega recupero alla fine della partita con la Croazia, fatidica sfida da dentro-fuori, è stato protagonista di una cavalcata trionfale, e poi dell’assist definitivo, quello del gol (segnato da Mattia Zaccagni, una rete “alla Del Piero) che è valso l’agognata qualificazione. Un’azione che ha mandato in estasi un’intera nazione, e incluso Lele Adani che ha deciso di racacontarla nel parcheggio di un benzinaio: “Testa alta, petto in fuori e…”. Ma avete capito come fanno i campioni?
“E facciamo calcio” scrive Adani su Tiktok nella descrizione del suo ultimo video, quello in cui racconta, nel suo indistinguibile modo, la corsa di Calafiori, arrivando addirittura ad interpretare movimenti e pensieri del calciatore classe 2002, divenuto già un idolo sui social per la sua capigliatura (e la fascetta in fronte) che riporta alla mente i giovani Paolo Maldini e Alessandro Nesta, un predestinato insomma? Beh, andiamoci con cautela, e intanto godiamocelo questo baby campione che ci ha portato ai quarti contro la Svizzera; partita che Richy, come si fa chiamare sui social, ahinoi non giocherà perché diffidato. Comunque sia, il suo assist pare aver galvanizzato Lele, e il telecronista non ha perso tempo per riprodurre e narrare la sua azione contro la Croazia. Così, nel parcheggio di un benzinaio, ecco che Adani, libero dai paletti della Rai, si sbizzarrisce. “Perché quando Calafiori riceve palla – comincia a raccontare mimando i movimenti del difensore – e comincia con questa corsa interlocutoria. Lui va, a un certo punto scambia con Frattesi – continua Lele –, ma il grande giocatore va avanti, va avanti, non butta la palla”. Insomma su Calafiori in questa estate i rumors di calciomercato sono (e saranno) tanti. Rimarrà al Bologna? Andrà in una big come la Juventus? Tenterà il salto in un campionato estero? Chissà, ma intanto arriva l’investitura di Adani, che lo definisce un “grande giocatore”. Comunque sia, il racconto via Tiktok non è mica finito: “A un certo punto – continua la descrizione della corsa di Calafiori – stringe la difesa della Croazia, e lui col destro in spaccata la dà a Zaccagni […] che deve solo aspettare la palla, tranquillo e metterla là. Ma la giocata da campione – assicura Adani – è di Calafiori: testa alta, petto in fuori, conduce nel traffico da grande campione. Così fanno i campioni. E fanno calcio”.