Le dimissioni del Ceo di Stellantis Carlos Tavares, John Elkann che ha preso in mano il timone al gruppo italo-francese, poi la possibile fusione con Renault. Questo è quanto sta accadendo nel settore dell'auto, oggi fortemente in crisi, motivo per cui il 17 dicembre al Mimit ci sarà un tavolo tecnico con il Governo per decidere quali strategie mettere in atto. Gli operai dell'azienda stanno già accusando il colpo: 97 sono quelli licenziati da Trasnova, la società che si occupa della logistica dei piazzali di diversi stabilimenti. Dopo aver sentito le voci autorevoli di Bianca Carretto, quella di Valerio Berruri, e quella di Cesare Fiorio, direttore sportivo di Ferrari in Formula 1 dal 1989 al 1991, colui che tentò di portare Ayrton Senna nella scuderia, abbiamo parlato della famiglia Agnelli con un uomo che la conosce molto da vicino. Si tratta di Gelasio Gaetani d'Aragona Lovatelli, “giramondo” e profondo conoscitore del mondo del vino, immortalato sul magazine del Financial Tinte come icona di stile, che ha potuto scorgere da vicino i segreti e le abitudini della famiglia più famosa d'Italia. Amico intimo di Edoardo, il figlio dell'Avvocato Gianni Agnelli, ci racconta, quello che ha visto negli anni, i retroscena, il rapporto di Lapo Elkann e dell'Avvocato con la droga, il suicidio di Edoardo Agnelli, la possibile fusione con Renault e il destino di Stellantis fuori dall'Italia.
Dimissioni di Tavares e crisi Stellantis. Lei conosce bene l’ambiente, l'Avvocato Gianni Agnelli avrebbe permesso che si arrivasse a una situazione del genere?
Il mio legame con gli Agnelli è dovuto all'amicizia con Edoardo, il figlio dell'avvocato che è morto tanti anni fa. Finché non è morto lui, frequentavo la famiglia Agnelli. Lui viveva nella casa dei genitori, poi ha vissuto per conto suo. Siamo sempre sulla famosa collina di San Vito, nella villa Frescot a Torino dove ora vive John Elkann. Agnelli tutto ciò non lo avrebbe permesso, ma è un problema che ha avuto la fortuna di non doversi porre nella sua vita perché l'avvocato era il capo carismatico nonché l'imperatore, l'uomo più potente. Questo non solo nell'ambito familiare come autorità, ma anche fino al giorno della sua morte. Non ha avuto questi problemi, perché finché c'era lui tutto rimaneva nascosto, queste cose non venivano fuori, ora è tutto cambiato. John Elkann si è trovato a gestire da una parte i litigi sull'eredità e dall'altra Stellantis che dà dei dividendi pazzeschi alla famiglia e lui non vuole andare in Parlamento.
E cosa diceva l’avvocato di suo nipote John?
L’avvocato aveva consiglieri di alto livello come Romiti, l'avvocato Chiusano, Gabetti, quindi è stato sempre abbastanza militare nelle scelte, potremmo dire cinico. Appena è morto Giovanni Agnelli, figlio di Umberto, che doveva essere l’erede perché forse sarebbe stata la persona migliore; invece, hanno scelto in 48 ore John Elkann. Gli azionisti della Fiat che conosco, sono tutti contentissimi perché guadagnano un sacco di soldi con John a capo. Non sono certo contenti gli operai, e da qui si capisce molto. Io sono molto d'accordo con quello che dice Moncalvo, l'unico che dice la verità.
Che vita conduce John Elkann?
Una vita che non è la mia, vive nei suoi jet privati, è in giro dalla mattina alla sera. Però sono ancora legato a un'epoca dove vedevo l'avvocato, andavo sempre a Frescot, facevo colazione con l'avvocato. L’ho sempre trovato troppo rude, non è mai stato un buono.
Addirittura?
L'avvocato era forse il più grande uomo egocentrico che esiste al mondo, ha sempre pensato a sé stesso, alla sua immagine, usando questo potere economico assoluto da cui questa lotta per l'eredità. Mi fa tristezza pensare che persone così ricche per di più non parlano nemmeno con la madre.
Lei ha detto che in 48 ore l'erede scelto è stato John.
Da quando ha saputo che l'erede designato era John Elkann (è entrato alla Fiat successivamente, tra il 2003 e il 2004, ndr), questo ha portato alla morte di Edoardo Agnelli. Si è sentito come se fosse stato schiaffeggiato in pubblico, talmente umiliato che poi forse è stato quello il vero motivo per cui lui si è suicidato. Tutte le trame sulla sua morte sono stupidaggini. Ciò ha creato seri imbarazzi alla Fiat. Ma Edoardo aveva una visione particolare di come doveva essere la Fiat. Secondo lui i profitti dovevano andare ai poveri, ai deboli, a chi davvero ne aveva bisogno. Tutte cose bellissime, ma chiaramente aveva una visione del mondo che non si inquadrava perfettamente con un'idea di profitto. Poi purtroppo ha avuto il problema della droga, cosa che lo ha indebolito non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Ha vissuto momenti di depressione, di malinconia, di solitudine, quando era sorvegliato.
Sorvegliato?
Sì, gli ultimi anni era sorvegliato a vista nella villa in cui era, si trovava a 200 metri dalla villa dove viveva l'avvocato.
Lei ha detto che solo Mario Draghi ha avuto il potere di Agnelli.
Sì, è così. Ha avuto, e ha, il potere di Agnelli, anche se in maniera diversa, perché bastava che alzasse il telefono per cambiare le cose e poteva parlare con chiunque volesse al mondo subito. Draghi è l'unico uomo italiano, ancora ora, che può permettersi di fare questo. Poi mi diverte molto vedere come tutto il mondo femminile fosse innamorato pazzo di Draghi, ha sempre affascinato il potere che ha, perché è un potere vero. L'avvocato per di più faceva una vita che non faceva sicuramente Draghi: faceva colazione a New York, la sera stava a Londra, il giorno dopo in Sud America. Insomma, uno che si godeva la vita.
Prima ha parlato degli eccessi di Edoardo, ma cosa pensava l’avvocato Agnelli del comportamento del nipote Lapo?
Su Lapo non mi sembra che abbia mai espresso giudizi su quel tipo di problemi, e non mi riferisco solo alla droga. Ma non credo che avrebbe potuto rilasciarne perché anche l'avvocato, e tutti lo sanno, ha avuto certe predilezioni durante la sua vita insieme ad altri personaggi importanti. Era un vizio di famiglia. Ma ognuno di noi ha predilezioni o tentazioni.
L'avvocato non interveniva neanche sui vizi del figlio?
Povero Edoardo, ha avuto anche le cosiddette cattive compagnie, e tutti i personaggi importanti le hanno, è anche per quello sono molto protetti. Ma lui ci è cascato profondamente nel mondo dei pusher della droga, è stato aiutato anche da miei fratelli. Edoardo era controllato a vista da autisti e guardie del corpo proprio perché non finisse nelle mani dei pusher in cui poi è finito anche Lapo.
Che futuro vede per il gruppo Stellantis?
Sparirà dall'Italia, gli Agnelli già non ci sono più. L'unico che oggi ne beneficia veramente a 360 gradi è Alain Elkann, che vive del fatto che è padre di John e di tutti i libercoli che lui scrive. Lui è stato bravissimo nella sua vita, ha sposato Margherita nel momento in cui lei cercava marito. Tutti questi matrimoni sono combinati, sono sempre stati combinati dai genitori o dalle lobby genitoriali.
Un’ultima domanda, è vero che Lapo adesso dopo il matrimonio con Joana Lemos, si è rimesso in riga?
Sta in Portogallo di base, fa una vita molto più privata. Lei è una donna che ha le palle quadrate, è un matrimonio ottimo per tornare un po' nel silenzio. Lui lì ha tanti amici e con la fondazione Laps si è dedicato totalmente al bene del prossimo. Mi auguro che stia bene, perché è simpaticissimo, è la persona più umana che c'è nella famiglia. È l'unico che ha carisma, lo stesso carisma che aveva l'avvocato ce l’ha Lapo. Poi lui sì che ha un rispetto pazzesco per le persone che lavorano, e tante cose che si dicono di lui non sono vere, perché è amico di tutti, ha aiutato amici, conoscenti, persone in difficoltà.