Novella Calligaris, oltre a essere oggi giornalista e commentatrice per Rai News24, è stata una sportiva con le contropalle. Metaforiche ovviamente, ma purtroppo occorre specificare, visti i tempi che corrono. Novella è nata nel 1954, calcolate voi l’età, è stata la prima atleta italiana a vincere un oro olimpico nel nuoto, era il 1972, ai giochi di Monaco di Baviera. per poi staccare un record mondiale negli 800 stile libero l’anno seguente ai campionati del mondo di Belgrado. Sul caso di Imane Khelif sono intervenuti praticamente tutti quelli che non capiscono una mazza né di sport né di biologia, da Donald Trump fino a Maddalena Corvaglia, trasformando la discussione nel solito squallido circo politico in cui bisogna per forza stare da una parte o dall'altra. Novella Calligaris, prima in una lettera a Repubblica, poi intervistata da Libero, ha voluto raccontare le sue esperienze personali alle Olimpiadi e dire la sua, raccontando alcuni particolari interessanti sulla questione del testosterone, sui controlli che effettua il Cio e su Angela Carini.
Novella Calligaris è una leggenda vivente dello sport italiano, e fino all’anno scorso, all’età di 68 anni, attraversava a nuoto lo Stretto di Messina. Nell’intervista racconta però che non è stato facile farsi strada nel mondo dello sport, e che all’inizio ricevette un trattamento non dissimile da quello che è stato riservato a Imane Khelif. Anche in quel caso, c’entrava il testosterone. La nuotatrice racconta che alle Olimpiadi in Messico, all’età di solo 13 anni, non aveva ancora il fisico formato e sviluppato, e che le sue stesse compagne di nazionale la bullizzavano. Le dicevano che era un maschietto. All’epoca c’erano già i test per misurare i valori ormonali nel sangue, e lei in virtù dell’età non aveva ancora il progesterone e il testosterone del tutto stabiliti. Poi tutto è andato a posto, e alle Olimpiadi successive, quelle di Monaco, ha vinto ben tre medaglie, oro compreso, battendo anche le nuotatrici della Germania Est, le quali avevano un metodo terrificante per aumentare i livelli di testosterone.
Come ricorda Novella Calligaris, le atlete tedesche venivano fatte mettere incinta, in modo da alzare il livello di progesterone ed equilibrare quello di testosterone. Poi, prima delle gare, venivano costrette ad abortire con l’obiettivo di mantenere alto il livello di testosterone. Altroché le polemiche sull’intersex, aggiungeremmo, ma Novella ci tiene ad aggiungere che nonostante questi trucchi abominevoli lei le ha battute lo stesso. Una frecciatina alla rinuncia di Angela Carini? Probabilmente sì, perché poi aggiunge che certo, un livello di testosterone più alto può determinare l’esito di una gara, dando più forza e più coraggio, ma che Imane Khelif ha agito seguendo le regole del Cio, che già nel 2020 ha innalzato “senza motivo il livello di testosterone ammesso”. Il colpevole è dunque il Comitato Olimpico, ma anche della Carini, aggiunge Novella, perché già alle Olimpiadi di Tokyo aveva “evidenziato una strana paura del dolore, un timore di farsi male. Io dico; se fai boxe, o sali sul ring senza problemi oppure te ne stai a casa”. Sarà l’opinione definitiva? Sicuramente no, ma fino a ora è una di quelle più equilibrate.