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Caso ultras, alla festa degli Irriducibili uno striscione per Boiocchi con la famiglia presente: “Lealtà e amicizia i nostri valori, Vittorio sempre nei nostri cuori”. E dopo il racconto di Beretta si va verso il rito immediato a processo: ecco le novità

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

  • Foto: Benedetta Minoliti

23 giugno 2025

Caso ultras, alla festa degli Irriducibili uno striscione per Boiocchi con la famiglia presente: “Lealtà e amicizia i nostri valori, Vittorio sempre nei nostri cuori”. E dopo il racconto di Beretta si va verso il rito immediato a processo: ecco le novità
Nelle aule i processi, fuori la vita da ultrà. Alla festa degli Irriducibili della curva Nord, a cui Boiocchi era molto legato, il gruppo ha esposto uno striscione con la famiglia lì presente. Il messaggio è questo: “Lealtà e amicizia i nostri valori, Vittorio sempre nei nostri cuori”. E ora, dopo le confessioni di Andrea Beretta e i dettagli sull’omicidio, si va verso il rito immediato. Ecco le novità in merito

Foto: Benedetta Minoliti

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

La giudice Rossana Mongiardo ha deciso: dieci anni in primo grado a Luca Lucci e Andrea Beretta nel processo Doppia Curva. Seguiranno l’Appello e la Cassazione, con i Banditi della Sud che si sono detti fiduciosi rispetto al possibile ribaltamento della sentenza. Fuori dalle aule e dal carcere però la vita va avanti, gli ultras continuano a incontrarsi, a stare uniti. Vale anche per la Nord. Gli Irriducibili sono uno dei gruppi storici della curva interista, in cui militano diversi simpatizzanti per l’estrema destra. Non lo hanno mai nascosto. Vittorio Boiocchi, il fondatore dei Boys San, era un loro amico, il capo ultras rispettato da tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica. Ieri si sono riuniti per una festa a cui ha partecipato anche la famiglia dello Zio e hanno esposto uno striscione con un messaggio molto chiaro: “Lealtà e amicizia sono i nostri valori, Vittorio sempre nei nostri cuori”. Questo segnale arriva in un momento particolare. Tra pochi giorni sapremo se la gip Daniela Cardamone ordinerà il rito immediato nel processo a carico degli autori dell’omicidio avvenuto il 29 ottobre 2022 in via fratelli Zanzottera. Gli imputati vedono di buon occhio questa possibilità. Come per i riti alternativi, infatti, il rito immediato garantisce uno sconto di pena di un terzo in caso di condanna. Lo sappiamo: a sparare è stato Daniel D’Alessandro “Bellebuono”, mentre Pietro Andrea Simoncini, suocero di Marco Ferdico, si è tirato indietro all’ultimo. O almeno così ha detto a colloquio con i magistrati per ottenere una pena meno grave. Anche Cristian Ferrario ha deciso di parlare, e come Simoncini spera in una sentenza non troppo pesante. Ferrario era il custode dell'arsenale della curva Nord e l’intestatario del Gilera con cui i due killer hanno raggiunto Lo Zio. Lui, però, non sapeva a cosa sarebbe servito lo scooter: “Ma se avessi saputo che il Gilera sarebbe servito per ammazzare Boiocchi, me lo sarei mai intestato? L’ho saputo solo dopo che quello era il piano”. Dunque la sua difesa proverà a chiedere il riconoscimento del favoreggiamento e non del concorso in omicidio. Il mandante dell’azione è Andrea Beretta e gli organizzatori Marco e Gianfranco Ferdico. A fare da ponte i Ferdico e Berro è stato Mauro Nepi, suo amico da una vita. Uno di quelli che più di tutti si è sentito tradito dal compagno di transenna. Non l'unico, però, ad essere stato preso alle spalle.

Lo striscione degli Irriducibili
Lo striscione degli Irriducibili

Vittorio Boiocchi si era guadagnato il rispetto di tutti grazie agli anni di curva e ai ventisei di carcere, perché aveva dei valori forti dal punto di vista umano, come l'attenzione per la famiglia. La prima cosa che ha fatto una volta libero è stato tornare allo stadio con i suoi compagni ultrà. Il giorno della sua morte si giocava Inter-Sampdoria a San Siro, ma una volta arrivata la notizia dell’omicidio hanno tirato giù gli striscioni. A fine primo tempo, però, sono usciti. Senza lo Zio non si tifa. Ora Vittorio manca a tutti, sia in transenna che fuori. Manca anche alla famiglia. Dai verbali di Beretta sembra che nell’ultimo periodo Boiocchi si fosse avvicinato ancora di più agli Irriducibili, tanto da far credere a Berro che sarebbero stati loro gli eredi del comando in curva Nord. Uno dei leader, Giacomo Pedrazzoli, ultrà nerazzurro e militante del gruppo di estrema destra Lealtà e Azione, secondo Beretta era destinato a diventare il nuovo capo. Lo dice nonostante abbia assistito a un episodio controverso, che risale a quando Boiocchi era stato arrestato per tentata rapina. Un calabrese degli Irriducibili, un certo “Arduino”, era andato al centro sportivo di Cambiago per parlare con Beretta. Arduino dice chiaramente: “Noi Vittorio lo parcheggiamo”. “Non parcheggiate nessuno, poi quando uscirà vediamo”, risponde l’altro. Un gesto isolato che non rispecchia il sentimento del gruppo verso il leader scomparso. Ma le parole di Beretta stonano sapendo quello che è successo dopo, e cioè che è stato lui a incaricare Marco e Gianfranco Ferdico di organizzare l’omicidio dello Zio. La curva, gli affari, il potere: Andrea voleva prendersi tutto e per questo era disposto anche a far fuori un vecchio amico.

Vittorio Boiocchi, ucciso il 29 ottobre del 2022
Vittorio Boiocchi, ucciso il 29 ottobre del 2022

Fedeltà e amicizia. I valori degli Irriducibili sono sempre quelli. Nelle aule si decide il destino dei vecchi capi ultrà, fuori la curva prova a lasciarsi alle spalle i fatti degli ultimi mesi. L’epilogo della stagione poteva essere leggendario, invece è stato disastroso: cinque a zero a Monaco di Baviera. Una delle peggiori prestazioni di sempre in una partita di quel livello. Nei giorni precedenti la finale la Nord era scesa in strada per dire in faccia al club che gli ultras in partenza per la Germania non avevano niente a che fare con il sistema messo in piedi dal trio composto da Beretta, Ferdico e Bellocco. Lo hanno urlato in via della Liberazione Franco Caravita, Christian Lembo e Nino Ciccarelli. Lo hanno fatto presente, per l’ennesima volta, anche gli Irriducibili.

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