I tre ultrà milanisti Christian Rosiello, ex bodyguard di Fedez, Francesco Lucci, fratello di Luca, e Riccardo Bonissi hanno ottenuto dalla giudice Ilaria Simi De Burgis il processo con rito abbreviato nell’ambito della maxi-inchiesta della Procura di Milano sulle curve di San Siro. Tutti e tre gli imputati, difesi dall’avvocato Jacopo Cappetta, hanno potuto chiedere il rito alternativo dopo che le accuse nei confronti di Luca Lucci si sono aggravate. Il Toro è infatti accusato di essere il mandante del tentato omicidio di Enzo Anghinelli e di essere ai vertici di un’organizzazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Il processo si svolgerà a porte chiuse e in caso di condanna è previsto lo sconto di un terzo della pena per i tre ultrà. Le prossime udienze sono fissate per il 20 maggio e il 5 giugno, mentre la sentenza è prevista per il 17 giugno, quando dovrebbe chiudersi il procedimento. Per Rosiello, Bonissi e Francesco Lucci il processo era cominciato il 20 febbraio, mentre per le altre 16 persone indagate (tra cui anche i capi ultrà interisti Marco Ferdico e Andrea Beretta e il re della curva Sud, Lucci) era iniziato il 4 marzo nell’aula bunker davanti al carcere di San Vittore a Milano.


Oltre alla discussione delle parti, è previsto l’intervento di un testimone. Ovviamente non ci sono dettagli a questo proposito, ma potrebbe trattarsi di Cristiano Iovino, il personal trainer aggredito dagli ultrà del Milan dopo una rissa al The Club con Fedez nella notte tra il 21 e il 22 aprile del 2024? Ricordiamo, come sempre, che il rapper non è in alcun modo indagato nell’inchiesta Doppia Curva e che Iovino (già inserito prima del 20 febbraio tra i 72 testimoni da sentire) non ha sporto denuncia nei suoi confronti. La procura di Milano ha anche chiesto l’archiviazione per l’ex marito di Chiara Ferragni. La motivazione fornita dalla pm Michela Bordieri è che “non ci fu uno scontro tra gruppi contrapposti, bensì un gruppo contro un’unica persona offesa”. Rosiello, Lucci (Francesco) e Bonissi, però, se considerati colpevoli il 17 giugno avranno diritto a uno sconto di un terzo della pena per i reati commessi.
