Fedez non è mai stato indagato per l’inchiesta Doppia Curva. Le maggiori critiche sono arrivate per le colpe dei suoi amici. Luca Lucci, il capo della curva Sud, è stato arrestato per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, ma su di lui pendono accuse pesanti riguardanti il traffico internazionale di stupefacenti. E sembra che il Toro coltivasse rapporti con figure vicine alla ‘ndrangheta, come Antonio Rosario Trimboli e Rosario Calabria, amici di Domenico Papalìa, esponente della cosca omonima. Nella puntata di lunedì 24 marzo de Lo Stato delle cose di Massimo Giletti, Enrico Lupino ricorda gli altri “sbagli” dell’ultrà, tra cui l’aggressione a Virgilio Motta del 15 febbraio 2009, che perde l’occhio sinistro. Motta si suicida tre anni dopo. Questi fatti costano a Lucci quattro anni e mezzo di carcere. I legami dell’ultrà arrivano anche nel mondo musicale: Emis Killa, Guè Pequeno, Lazza e, appunto, Fedez. Come ricostruito da Lupino, per il business della musica Lucci si affidava alla Why Event e a Islam Hagag, che si sarebbe occupato dell’organizzazione di eventi in Calabria. “Ecco perché queste amicizie sono pericolose”, dice Giletti: e su Rai 3 vengono diffuse le immagini del pestaggio di Motta Visconti, a cui avrebbe partecipato anche lo stesso Hagag. Sul posto l’ultrà ci arriva con un’auto intestata proprio a Domenico Papalìa. Moreno Pisto, il direttore di MOW, ha intervistato Rosario Barbaro, membro della famiglia Barbaro, che insieme alla cosca Papalìa controlla gli affari criminali in Lombardia. Il legame tra Sara Papalìa e Salvatore Barbaro testimonia questa comunanza di intenti.


Rosario si è pentito, poi ha ritrattato. “Domenico lo conosco da quando era bambino. Quando ho nominato Domenico il magistrato si è accordo che avevo gli occhi lucidi”, dice Barbaro. Lo conosce così bene da dire con certezza che non avrebbe mai prestato la macchina a qualcuno per andare a picchiare una persona. E della vicinanza tra gli ambienti ultras e quello della ‘ndrangheta cosa pensa? “Può essere pure un’amicizia, come è successo nel nostro passato”. Insomma, solo affari ma non una vera e propria affiliazione. “Hanno arrestato persone solamente perché ho lavorato con loro”, aggiunge. “La ‘ndrangheta? Per me non esiste. Io non so nulla di queste affiliazioni”: ciò che sa, dice Rosario, deriva dai giornali, dalle ordinanze. Basta la parola, “’ndrangheta”, per rovinare le future generazioni. “Per il mio nome che dicono che sono ‘ndranghetista pagheranno i miei figli, e poi i figli dei miei figli”. Come una maledizione. “Come faceva Fedez a non capire chi aveva intorno?”, si chiede Giletti. Eppure, dice ancora il conduttore, il rapper pare abbia assistito al pestaggio di Cristiano Iovino, che però non ha sporto denuncia. Silvio Schembri ha intervistato un testimone, che ha assicurato che Fedez sotto casa di Iovino c’era: “Per questa caz*ata Federico ha perso tanto fatturato”. Giletti rivela che una cella telefonica ha intercettato il cellulare di Fedez e Iovino: dunque l’ex marito di Chiara Ferragni era davvero lì, nonostante lui abbia smentito? Fabrizio Corona sostiene di avere degli audio che certificherebbero la presenza di Fedez: “Cosa dirà la Procura quando verrà a bussare chiedendomi l’audio in cui lui si vanta di aver aggredito un uomo insieme a un gruppo di criminali”. Questa è la verità di Corona, non ancora confermata. Pare addirittura che ultras della Lazio, a cui Iovino è legato, siano stati chiamati da Roma per risolvere la questione. Orial Kolaj, un pugile di origine albanese, cerca di sistemare le cose. Per farlo chiama Andrea Beretta, un amico. A sua volta Berro parlerà con Lucci per evitare che la situazione degeneri. La trattativa tra le due parti, poi, sarebbe stata portata avanti da Fabrizio Corona. “Questa roba va fatta in maniera intelligente”, dice Fedez in un audio diffuso dall’ex re dei paparazzi. Intercettato da Lorenzo Rotella, l’ex Ferragnez ha risposto così: “Adesso che ci sono altri rapper indagati fate altri sei mesi di inchiesta anche per loro oppure no?”. Intanto, la chiamata promessa a Massimo Giletti non è ancora arrivata.
