Le attività di beneficenza della Fondazione Specchio dei Tempi vanno avanti dal 1955. Un progetto che continua da decenni e di cui la famiglia Elkann era parte integrante. Nel 2022, poi, Lapo Elkann era stato indicato come presidente della Fondazione. Tra gli altri membri del consiglio di amministrazione, tra l’altro, c’è anche Andrea Gavosto, già direttore della Fondazione Agnelli. Insomma, un affare di famiglia. Il 2022 si era chiuso con una compensazione tra attivo e passivo di 12 milioni e 700 mila euro, in cui rientravano anche i contributi pubblici, in particolare 124mila euro dal 5 per mille, 140mila dal Consiglio dei ministri, 37mila dalla Regione Piemonte. Ora però Lapo è stato costretto a rassegnare le sue dimissioni dalla presidenza dalla Fondazione. La causa, come riportato da Dagospia, dovrebbe essere la denuncia di sua madre, Margherita Agnelli, nell’ambito dell’indagine sulla gestione dell’eredità della nonna, Marella Caracciolo. Tra gli indagati risultano anche Ginevra e John Elkann.
Si conferma un periodo complicato per la famiglia torinese, con la questione Stellantis ancora aperta. Chi sarà il successore di Carlos Tavares, ex ceo criticatissimo dalla politica (Carlo Calenda e Matteo Salvini su tutti) e dai lavoratori, deve ancora essere stabilito, ma gli indicatori non fano ben sperare: le quote di mercato sono scese, la produttività limitata, il passaggio complicato all’elettrico. Per quanto riguarda Lapo, invece, altre difficoltà erano state riscontrate nel business del suo ristorante, Garage Italia Milano, in rosso per il secondo anno di fila (e scaricato da Carlo Cracco). E ora anche il suo ruolo nella beneficenza di famiglia (la Fondazione Specchio dei Tempi è il prolungamento della rubrica nata su La Stampa) sembra esser venuto meno.