L’addio di Carlos Tavares a Stellantis ha scosso l’intero settore dell’automotive. Un mercato già in difficoltà si trova a un ulteriore punto di svolta. Chi sarà il successore dell’ex ceo? John Elkann non ha ancora deciso ma i lavori sono già in corso. Tavares è stato criticato da praticamente ogni parte: dalla politica, con Matteo Salvini e Carlo Calenda che sono stati durissimi; da Michele Santoro, il quale ha puntato il dito verso gli extraprofitti degli azionisti; dai lavoratori, ovviamente, incerti sul futuro e sulla produttività degli stabilimenti italiani. Il capo Europa di Stellantis, Jean Philippe Imparato, ha parlato così della situazione: “Numero uno: non siamo in crisi, siamo solidi. Numero due: dobbiamo vendere più auto, ricambi, servizi e finanziamenti perché abbiamo bisogno di sviluppo. Oggi siamo troppo lenti, perché siamo un’organizzazione complessa”. Il problema di fondo, quindi, sarebbe la velocità dei processi. Imparato ha però detto che la centralità dell’Italia non è in discussione e che nessun impianto verrà chiuso. Per lo stabilimento di Mirafiori, invece, l’obiettivo è di 100mila macchine all’anno, in particolare la 500e e la 500 ibrida. Non ha però rinunciato a lanciare una frecciata ai dipendenti dell’ex Fiat.
“Non voglio più firmare fogli per ogni decisione da prendere. Siete adulti, assumetevi responsabilità, conoscete il vostro lavoro meglio di me. Se un’azione è buona per il cliente, per il gruppo e per il brand, decidete, per favore. Se lo farete io vi supporterò, perché abbiamo bisogno di una organizzazione snella ed efficace”: niente più blocchi, insomma. Una richiesta che, sottolinea ancora Imparato, arriva dai clienti. La questione più complessa è certamente il passaggio all’elettrico, che deve tener conto di problematiche legate alla componentistica, alla concorrenza delle auto provenienti dalla Cina e alla tecnologia. Ma il manager scommette: “L’Italia nel 2029 sarà il secondo mercato europeo per quanto riguarda la produzione”. Ora si attende l’incontro con i sindacati per vedere come a queste parole verrà dato concretamente seguito.