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Ma l'avete visto l'OnlyFans giapponese? È una bomba in confronto al nostro (che intanto in Cina viene bannato. E forse hanno ragione loro...)

  • di Federico Giuliani Federico Giuliani

  • Foto: Ansa

27 luglio 2025

Ma l'avete visto l'OnlyFans giapponese? È una bomba in confronto al nostro (che intanto in Cina viene bannato. E forse hanno ragione loro...)
Si chiama Myfans, è giapponese e consente agli utenti di creare contenuti privati come un fan club. La sua caratteristica principale? Raccoglie immagini e video, più soft di OnlyFans ma permette pagamenti senza carta di credito, offre una maggiore privacy per gli utenti e commissioni più alte ai creator. E soprattutto: non è focalizzato solo sull'esplicito e così alimenta un desiderio trasversale. Ma siamo sicuri che la dipendenza dal virtuale sia qualcosa di buono? La Cina si è rotta il caz*o di Of. Ha bannato completamente il servizio (lo era anche prima ma adesso proprio del tutto) per combattere “l'influenza occidentale immorale e degenerata”. Uomini, siamo davvero ridotti così?

Foto: Ansa

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Il nome è simile: MyFans da un lato, OnlyFans dall'altro. Sempre di “fans” e di “Adult Content” si parla, ma con importanti differenze. Mentre la app per adulti più nota del pianeta sta diventando un ricettacolo di fantomatiche sex worker pronte a vendere persino i loro liquidi corporei per ricavare somme a tre o quattro zeri - in una drammatica escalation di dipendenza hot che sempre meno a che fare ha con il sesso vero e proprio - stanno prendendo quota alcune interessanti alternative a Of. Come, appunto, MyFans. In Giappone ne vanno pazzi. La piattaforma è gestita dalla società Tokuneko Llc dal 2021 e la sua sede è a Tokyo. Nel giugno 2025 ha registrato circa 8,16 milioni di visite, con sessioni medie di 8 minuti e 26 secondi, in crescita rispetto alle 8 milioni del dicembre 2024. Visite per la cronaca provenienti quasi esclusivamente dal Giappone (64%), seguito da Corea del Sud (15%) e Stati Uniti (circa il 3%). In termini numerici Myfans non può (e non vuole) competere con la ben più nota OnlyFans che sempre a giugno ha totalizzato oltre 414 milioni di visite da tutto il mondo. E però, in un momento di crisi per la app bianca e azzurra, questa bizzarra alternativa Made in Japan può ritagliarsi una nicchia di aficionados...

App Myfans
Myfans è più soft di OnlyFans ma permette pagamenti senza carta di credito, offre una maggiore privacy per gli utenti e commissioni più alte ai creator...

In sintesi: perché MyFans rappresenta un'interessante alternativa a OnlyFans? Partiamo subito con un avvertimento: MyFans è progettata per il pubblico giapponese, con un’interfaccia interamente in lingua locale, supporto per kana e kanji, e metodi di pagamento compatibili con lo stile di vita nipponico (calma: in ogni smartphone esistono i traduttori). Allo stesso tempo non richiede l'utilizzo di carte di credito per gli utenti, che possono abbonarsi o acquistare video/immagini pagando tramite bonifico, Atm, o – solo in Giappone - in contanti nei konbini. Questo rende la piattaforma più accessibile a giovani o utenti attenti alla privacy, rispetto a OnlyFans, che obbliga all’uso di carte internazionali o PayPal. MyFans non è inoltre focalizzata solo sul por*o esplicito: molti creator sono cosplayer, idol digitali, doppiatori, illustratori, voice actor Bl. Il tono generale è spesso più “cute”, “moe” o legato alla cultura otaku, ampliando il bacino d’utenza oltre il mercato adult tradizionale. Ecco, è proprio questo il punto: OnlyFans sta perdendo il suo spirito originale. La sana trasgressione sessuale lascia spazio a vere e proprie dipendenze. Al contrario, MyFans punta su un rapporto quasi “da fan club” tra creatore e follower, e quindi su Dm, livestream, bonus a sorpresa, audio personalizzati (lo fa anche Of ma in modalità molto diversa). Gli utenti pagano spesso più per il rapporto che per il contenuto, creando community più affezionate. Poi, vabbè, lato content creator c'è da considerare anche un non indifferente aspetto economico: MyFans trattiene solo il 17,5% delle entrate contro il 20% di OnlyFans.

OnlyFans
La Cina si è rotta il caz*o di OnlyFans. E forse ha ragione a farlo...

Ok, è tutto bellissimo. Ma mentre noi siamo qui a parlare del declino di OnlyFans e della silenziosa ascesa del suo rivale giapponese MyFans, la Cina si è rotta il caz*o e ha deciso di bloccare definitivamente applicazioni del genere. Non che prima fossero fruibili, ma fino a poco fa qualche volenteroso poteva accedere a queste piattaforme usando una Vpn. Bene, sappiate che d'ora in avanti è impossibile. La decisione fa parte dell'impegno costante di Pechino per ripulire il suo spazio digitale, eliminando quella che considera “l'influenza occidentale immorale e degenerata”. La repressione dei canali ipersessualizzati e dei siti di contenuti per adulti non è una novità; la Cina è nota da tempo per le sue rigide leggi sulla censura e per l'attiva lotta contro i crimini legati alla vendita di materiale esplicito. Ha fatto bene il governo cinese a decapitare la “creator economy”? Rispondiamo con una provocazione: vedendo quello che sta accadendo alle nostre latitudini, probabilmente sì. La dipendenza sessuale è un danno sociale enorme, aggravato da piattaforme che non mirano più a soddisfare questo bisogno bensì a sfruttarlo per muovere bonifici e pagamenti. Il messaggio della Cina è chiaro: se volete fare sesso, fatelo dal vivo e lasciate perdere video e applicazioni. Un po' come ai vecchi tempi.

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