Qual è il punto fondamentale da tenere presente nel dibattito sui presunti fuffa guru? Che molto spesso non si tratta di truffe finanziare, reati evidenti, falsi in bilancio o distruzione di dati contabili (talvolta, nel caso di Matteo Saba, sembra succedere anche questo). Ciò che conta è la modalità di comunicazione. E questa non è sempre portata avanti nella maniera più corretta possibile. I social, ovviamente, facilitano questa ambiguità di fondo, che porta molte persone (anche giovani) ad avvicinarsi a quel mondo che promette soldi facili e guadagnati in poco tempo. Le competenze iniziali? Inutili. O meglio: basta seguire il corso dell’Academy che di volta in volta viene proposto. Ma il mondo delle consulenze e dei broker è arrivato anche nel mondo delle automobili. È il caso di Gaetano Oglialoro, fondatore di AsteAutomobili srl e della CarAcademy, dove proprio il broker si occupa di formare nuovi venditori. Ma cosa c’è dietro?
La lezione gratuita esclusiva: davvero?
In alcuni video postati su Instagram Oglialoro lancia: “Commenta con la città (indovinando la città in cui si trova, ndr) e ti invierò personalmente la lezione gratuita sul mio business” o “commenta con ‘macchine’ e capirai come diventare anche tu un broker profittevole”. Questo messaggio, però, che vuole stabilire un contatto immediato (ed esclusivo, personale) con l’utente, in realtà è solo la superficie della strategia. Nella landing page a cui il link rimanda, infatti, a un video che è più una presentazione che una vera e propria lezione. L’unico elemento “didattico”, se così possiamo dire, è quello che riguarda il metodo di Oglialoro: le auto non vanno acquistate, ma solo vendute. Ovvero: è sufficiente che il broker faccia da tramite per i commercianti. A fine video l’utente viene invitato a candidarsi per un posto nella sua Academy. Di prezzi, piano di lavoro (strutturato) e scaletta dei temi, almeno in questa prima fase, non c’è traccia. Sempre nel video, Oglialoro parla di un mondo che esiste da “centinaia di anni” (forse parla del venditore?), un business che “non ha bisogno di competenze particolari” e zero costi di avvio: le auto da vendere, infatti, saranno disponibili al futuro broker senza spese. Ma il presunto esperto non è solo un formatore: la sua ricerca, piuttosto, è rivolta a nuovi partner che gli permettano di raggiungere tutte le parti d’Italia. Poi, però, si corregge: chi vuole agire in autonomia verrà “mangiato dagli squali”. Ecco, dunque, il suo ruolo: fornire il metodo necessario e imprescindibile alla sopravvivenza. Ma come, non era un mondo dove non erano necessarie competenze particolari? In seguito, Oglialoro parla di una garanzia: lo studente dovrà chiudere la vendita di almeno due auto nei primi novanta giorni. Una “garanzia”, dice, “scritta nero su bianco”. Subito dopo, però, aggiunge che, in caso di fallimento, lo studente sarà seguito “fino al raggiungimento dell’obiettivo”: qual è il valore di una garanzia se poi chi dovrebbe farla rispettare ammette che esiste la possibilità di un prolungamento dell’impegno? In breve: tra sottoscrivere o meno quella garanzia non c’è alcuna differenza. Dunque, la parola “garanzia” è usata in maniera impropria.
Le testimonianze dei broker formati dalla CarAcademy
Nel video (e sul sito) divulgato da Gaetano Oglialoro si fa riferimento ad alcuni “nuovi” broker formati dall’Academy: alla voce “profitto dell’ultimo mese” leggiamo cifre superiori ai 7mila euro. Ma il guadagno è indipendente dallo scorrere del tempo? In tre delle quattro testimonianze, infatti, si parla di un corso fatto a gennaio. “Ultimo mese” non ci sembra molto indicativo come finestra temporale. Inoltre, abbiamo cercato “Peter Effe”, nickname di uno degli intervistati da Oglialoro, rintracciandolo su Instagram: capiamo che fa il dj e tra i link in bio non c’è traccia della vendita di auto. Da dove viene il profitto millantato di 9800 euro? I dati forniti dai testimoni non vengono in alcun modo supportati (nemmeno dalle famose “dashboard”) o documentati: basta la propria voce a dare certezza dell’efficacia di un metodo?
Lo scontro con la community di Fufflix
Tra le community più attive e autorevoli per i temi relativi alla comunicazione, i guru e il digital marketing c’è Fufflix. E anche all’interno del gruppo Facebook si è parlato di Oglialoro, che a sua volta è intervenuto nelle discussioni. Al di là dello scontro personale (a cui Oglialoro risponde a tono, divulgando le foto dei membri della community e sfot*endo chi lo critica), alcuni riportano visure (parziali) della società del guru: il fatturato c’è ed è circa di dieci milioni. Allora viene da chiedersi: perché buttarsi sulla formazione? “Probabilmente è più semplice far soldi facendo sognare giovani ragazzi ossessionati dal soldo facile”, scrive qualcuno. C’è poi chi si sofferma sulla poca cura dell’account Facebook del presunto esperto: “‘Unico formatore dove ti portiamo...’. Un uso veramente sapiente del singolare e del plurale...”.
Nessun reato, quindi, solo una comunicazione con diverse lacune. Non mancano sui social i “flex” con auto di lusso, gli orologi in bella vista, i viaggi e l’esclusività della vita di chi dice di avercela fatta. Ci siamo abituati, ormai. Ma non dovrebbe esserci dell’altro, oltre alla voglia di scatenare l’invidia dei follower? Forse mancano quelli che, da tempo, sono spariti dalle bacheche dei presunti esperti: i contenuti reali, ripuliti dalla fuffa.