Come mai sulla locandina dei concerti di Fedez e di altri rapper nel roster di Vivo Concerti c’è il logo della Why Event? Perché l’agenzia Montecristo, che ha organizzato le serate dell’ex di Chiara Ferragni, sostiene che sono stati quelli di Vivo a dare indicazioni in merito? E che ruolo aveva Islam Hagag nella gestione delle date del rapper? A Lo Stato delle cose di Massimo Giletti su Rai 3 si riparte da queste domande. Enrico Lupino è andato in Puglia per trovare informazioni relative alla serata del 22 settembre 2024 a Deliceto. Né la proloco, né la Montecristo conoscono la Why Event. Loro si sono interfacciati con la Vivo Concerti di Clemente Zard. Un promoter rivela che in quel periodo “Alex Cologno (Islam Hagag, ndr) era il personal di Fedez”. Non solo: stando a quanto rivelato dalla fonte l’ultrà milanista faceva da manager a molti altri artisti. Vengono mandati in onda i messaggi vocali di Hagag in cui chiede informazioni sui concerti così da mettere in agenda. Si è parlato pure di un tariffario: si va dai 30 ai 70mila euro. Enrico Lupino ha provato a chiamare Zard diverse volte, scrivendo anche all’ufficio stampa di Vivo. Per ora non sarebbe arrivata nessuna risposta.


Massimo Giletti ha detto di aver ricevuto minacce per quello che Lo Stato delle cose ha mostrato: “Mi hanno anche chiuso un programma perché parlavo di mafia”, dice il conduttore, “la mia vita è segnata, non mi importa. Vado avanti”. “Noi continueremo a fare le domande”. E lancia un altro servizio, in cui un inviato di Rai 3 va di nuovo in Puglia a cercare Fedez, che si trova lì con Clara per un evento (insieme hanno pubblicato Scelte stupide). Dopo l’esibizione, però, il rapper se ne va senza rilasciare dichiarazioni sulla relazione lavorativa con la Why Event. Dice solo: “Non mandate in onda quello che dico”.
