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C'è ancora domani di Paola Cortellesi può vincere l'Oscar come miglior film? No, ma può ambire ad altri premi. Ecco perché

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

7 gennaio 2025

C'è ancora domani di Paola Cortellesi può vincere l'Oscar come miglior film? No, ma può ambire ad altri premi. Ecco perché
C’è ancora domani, il film d’esordio di Paola Cortellesi, è tra i 323 film eleggibili per gli Oscar 2025, ma non figura tra i 207 candidati per “Best Picture”. L’entusiasmo che è circolato in queste ore, quindi, è giustificato solo a metà. Certo, la pellicola può concorrere in altre categorie, ma la competizione è alta. Il film ha ottenuto un grande successo in Italia e all’estero, con un box office mondiale di 50 milioni. E la storia (anche visti i precedenti) può piacere al pubblico americano. Le nomination saranno annunciate dall’Academy Awards il 17 gennaio, mentre la cerimonia si terrà il 3 marzo a Los Angeles

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

No, C’è ancora domani non vincerà l’Oscar 2025 come miglior film. La notizia dell’inclusione dell’esordio di Paola Cortellesi nella lista dei papabili vincitori della statuetta è vera solo a metà. Il film, infatti, appare tra i 323 titoli eleggibili per la novantasettesima edizione degli Academy Award (“Productions elegible for the 97th Academy Awards”). C’è però da fare una precisazione. C’è infatti un’altra lista più ristretta di 207 film per “best picture”, il miglior film dell’anno. In quest’ultimo elenco non compare There’s still tomorrow (così il titolo è stato distribuito nelle sale americane). La pellicola di Paola Cortellesi, quindi, può correre in tutte le categorie dell’Academy, dato che rispetta i criteri di eleggibilità, come la presenza per sette giorni (non consecutivi) del film nelle sale americane. Non ci sarà, però, la corsa a miglior film in cui molti avevano cominciato a sperare.

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Il successo di C’è ancora domani è stato enorme, con 36,8 milioni al box office italiano, che diventano 50 considerando il botteghino mondiale. I David di Donatello dominati e una vita in sala decisamente più lunga rispetto al previsto. Una storia decisamente italiana, come quelle che piacciono agli americani. “Italians being italians”: oltre ai criteri dell’Academy, ci sono quelli del pubblico. Alcuni dei precedenti: La vita è bella con un Roberto Benigni un po’ giullare un po’ serio, Mediterraneo di Gabriele Salvatores (che con Napoli – New York ha rimesso in scena il rapporto tra italiani e americani), la dolce vita decadente de La grande bellezza e Nuovo cinema paradiso, anche quest’ultimo ambientato nel sud Italia che oltre oceano conoscono (o credono di conoscere – si veda Hey Joe) bene. E C’è ancora domani, come tutti i film sulla Seconda guerra mondiale, tiene insieme anche loro, “i liberatori”. Difficile, comunque, che il film di Paola Cortellesi possa emergere in categorie diverse da miglior film internazionale (per questa è in lizza Vermiglio di Maura Delpero). La concorrenza, infatti, è durissima. Si può comunque sperare in un destino diverso da quello vissuto da Io, capitano di Matteo Garrone. Il 17 gennaio l’Academy diffonderà le nomination. La notte degli Oscar è attesa il 3 marzo 2025.

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